Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Meteo, Dicembre Inizia con Pioggia e NEVE: ecco le previsioni per la prossima settimana

Dicembre esordisce con piogge abbondanti, venti forti e neve: l’Italia nel mirino delle perturbazioni atlantiche per tutta la prima settimana del mese.

L’avvio del mese di dicembre sarà segnato da una nuova e intensa fase di maltempo sull’Italia, causata dalla persistenza di una vasta area depressionaria attiva sul Nord Atlantico. Si tratta di un sistema ciclonico di grandi dimensioni, alimentato da aria molto fredda di origine polare, che continuerà a veicolare una sequenza di perturbazioni verso il Mediterraneo, sfruttando la persistente apertura della “porta atlantica”. La risultante sarà un flusso umido e instabile che investirà il nostro Paese a più riprese, generando condizioni meteorologiche particolarmente avverse già dai primi giorni del mese.

Il peggioramento prenderà corpo a partire da lunedì 1 dicembre, con piogge diffuse sul Nord-Est, dove la neve potrà scendere intorno ai 900-1000 metri, e su buona parte del Centro-Sud. Tuttavia, sarà da mercoledì 3 dicembre che la situazione subirà un’ulteriore e più marcata evoluzione: un impulso perturbato di matrice nord-europea raggiungerà l’Italia, attivando una fase di maltempo diffuso e persistente.

Il contesto sinottico atteso favorirà la formazione di un ciclone secondario in sede mediterranea, alimentato dal contrasto tra le masse d’aria polare in discesa e le correnti calde e umide preesistenti. Tale ciclone richiamerà intensi venti meridionali che, impattando contro le Alpi e gli Appennini, contribuiranno ad accrescere il potenziale precipitativo soprattutto sui versanti esposti. Le precipitazioni potranno risultare localmente molto abbondanti, in particolare sul Nord-Est, dove è attesa neve sulle Dolomiti oltre i 600-700 metri, e su gran parte del versante tirrenico, con picchi pluviometrici che potranno superare i 100 mm in poche ore su Campania, Lazio, Toscana, Sardegna occidentale e Sicilia.

In considerazione dell’attuale saturazione dei terreni, conseguenza di un novembre piovoso, non si escludono allagamenti e criticità idrogeologiche legate al rapido innalzamento dei livelli idrici nei principali bacini fluviali. Contestualmente, i venti soffieranno con intensità di burrasca lungo i litorali tirrenici e adriatici, con raffiche che localmente potranno superare i 70-80 km/h, causando mareggiate e problemi alla navigazione costiera.

Il maltempo non si esaurirà con la prima perturbazione: secondo le più recenti simulazioni modellistiche, a partire da venerdì 5 dicembre un secondo impulso instabile, anch’esso di origine atlantica, potrebbe raggiungere il Mediterraneo centrale, mantenendo condizioni perturbate su larga parte della Penisola. Questo secondo sistema potrebbe trovare nuovamente sbocco attraverso un corridoio instabile tra il Golfo di Biscaglia e il Golfo del Leone, continuando a veicolare masse d’aria umide verso il bacino italiano, alimentando così la fase di instabilità.

Le condizioni anticicloniche resteranno assenti o comunque marginali, con un flusso prevalente occidentale o sud-occidentale che continuerà a interessare il Paese per buona parte della prima settimana di dicembre. Alcuni settori più riparati, come le aree del medio Adriatico, il Nord-Ovest padano e alcune zone della Sardegna, potrebbero beneficiare di temporanee finestre di tempo asciutto, ma si tratterà di pause brevi e non generalizzate.

Le anomalie pluviometriche attese per la settimana confermano un surplus di precipitazioni rispetto alla media del periodo, stimato tra il 10 e il 20% per gran parte del Centro-Nord, con punte fino al 30% sopra la norma su Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia orientale. Dal punto di vista termico, la predominanza di correnti atlantiche, umide e relativamente miti, comporterà temperature complessivamente nella norma o leggermente superiori alla media del periodo, senza però scostamenti termici significativi.

La neve sarà protagonista a tratti sulle Alpi, con quota neve mediamente compresa tra i 1200 e i 1300 metri, ma con possibili cali localizzati fino a 900-1000 metri in occasione delle irruzioni più fredde. Sull’Appennino centrale le nevicate potranno avvenire tra i 1400 e i 1600 metri, con possibili sconfinamenti intorno ai 1200 metri nei momenti più favorevoli.

La prima settimana di dicembre si conferma dunque sotto il segno dell’instabilità e del maltempo, con piogge frequenti, venti forti, rischio idrogeologico e nevicate sui rilievi: uno scenario pienamente invernale, anche se privo di vere ondate di gelo, in linea con una dinamica prettamente atlantica e tipica della stagione.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!