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Meteo Natale 2025, cambia radicalmente la previsione: svolta artica in arrivo

Le ultime proiezioni ECMWF indicano una possibile irruzione artica sull’Italia tra il 25 e il 26 dicembre: termometri in picchiata e neve anche a bassa quota, ma servono conferme.

Dopo settimane dominate da un vasto campo di alta pressione che ha garantito condizioni meteorologiche stabili, temperature oltre la media stagionale e cieli spesso sereni, iniziano ad emergere segnali di un possibile cambio di scenario proprio in prossimità delle festività natalizie. Le ultime emissioni dei modelli numerici a media e lunga gittata, in particolare quelle del Centro Europeo per le Previsioni a Medio Termine (ECMWF) con sede a Reading, tracciano un’evoluzione che potrebbe riportare l’Italia entro una dinamica atmosferica ben più invernale.

Già all’inizio della prossima settimana si intravede l’ingresso di una prima perturbazione di origine atlantica, che cercherà di indebolire il blocco anticiclonico posizionato sul bacino del Mediterraneo. Tale disturbo, pur non determinando un cambiamento drastico, potrebbe favorire un temporaneo aumento della nuvolosità, qualche precipitazione sparsa, in particolare al Nord e sui settori tirrenici, e un lieve calo termico nelle aree interessate dal passaggio del fronte.

Tuttavia, il focus si sposta sulle giornate immediatamente successive e, in particolare, sul periodo compreso tra il 24 e il 26 dicembre dove le proiezioni modellistiche più aggiornate delineano la possibilità di una discesa di aria molto fredda di origine artico-continentale, in grado di coinvolgere buona parte del continente europeo e successivamente l’Italia. In base all’attuale tracciato previsto, la colata fredda potrebbe penetrare nel cuore del Mediterraneo proprio tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano, portando con sé un sensibile abbassamento delle temperature su tutte le regioni, in particolare al Nord e nelle aree interne del Centro-Sud.

Se tale dinamica venisse confermata si potrebbe assistere a un Natale dalle caratteristiche pienamente invernali, con valori termici ben inferiori alla media del periodo, gelate diffuse in pianura e, non è escluso, il ritorno della neve a quote collinari, soprattutto lungo l’Appennino centro-settentrionale e occasionalmente anche su alcune pianure settentrionali, laddove si creassero le condizioni di umidità e convergenza favorevoli.

Va però sottolineato che le previsioni a dieci giorni, pur supportate da modelli affidabili come ECMWF, restano soggette a margini di incertezza non trascurabili. L’esatta traiettoria della saccatura fredda, la sua intensità e il coinvolgimento dell’Italia saranno elementi da monitorare con attenzione nei prossimi aggiornamenti modellistici, attesi nelle prossime 48-72 ore. L’interazione tra l’aria fredda in discesa e le correnti più miti e umide preesistenti potrebbe infatti generare scenari anche molto differenti da regione a regione.

In sintesi, il Natale 2025 potrebbe finalmente riportare l’inverno sul Mediterraneo centrale, con un’evoluzione che promette un cambio di passo tanto atteso da appassionati e operatori del settore neve. La conferma di un simile assetto barico, però, richiede ancora cautela e analisi approfondite nei prossimi giorni.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!