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Meteo, ecco l’intelligenza artificiale che prevede i temporali con ore di anticipo

Un nuovo modello AI, basato su tecniche di diffusione e dati satellitari, promette previsioni fino a 4 ore prima dei temporali convettivi, aprendo la strada a un nowcasting globale più preciso.

La meteorologia operativa sta attraversando una fase di profonda trasformazione grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di previsione a brevissimo termine. Prevedere i temporali convettivi è una delle sfide più ardue della meteorologia moderna. Si tratta di fenomeni atmosferici rapidi, spesso violenti, capaci di svilupparsi e dissolversi nel giro di poche ore, con conseguenze potenzialmente devastanti per le popolazioni e le infrastrutture. La loro natura imprevedibile ha reso finora difficoltoso offrire allerte efficaci con sufficiente anticipo. Ma un nuovo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) apre prospettive radicalmente nuove: un modello di intelligenza artificiale, addestrato su dati satellitari, potrebbe permettere di prevedere questi eventi estremi con ore di anticipo e su scala globale.

Il sistema si chiama Deep Diffusion Model for Satellite data (DDMS) ed è stato sviluppato da un team di ricercatori guidato da Kuai Dai e Xutao Li. A differenza dei metodi tradizionali basati su modelli numerici o semplici correlazioni statistiche, DDMS sfrutta una tecnica emergente nel campo dell’IA: i modelli di diffusione. Nati inizialmente per generare immagini realistiche, questi algoritmi sono in grado di simulare l’evoluzione spazio-temporale di sistemi complessi, come appunto la formazione e lo sviluppo delle nubi convettive. Applicato ai dati forniti dai satelliti geostazionari, DDMS riesce a cogliere con maggiore precisione i segnali precoci che precedono lo scoppio di un temporale, superando uno dei principali limiti degli attuali sistemi di previsione: l’incapacità di offrire indicazioni affidabili oltre i 30-60 minuti.

Il cuore del modello è la capacità di integrare dati satellitari grezzi, come la temperatura di brillanza — un indicatore termico legato alla formazione delle nubi — con la conoscenza meteorologica codificata, ossia i pattern noti agli esperti che permettono di interpretare quei segnali nel contesto atmosferico. Questo approccio ibrido consente non solo di rafforzare la precisione delle previsioni, ma anche di rendere il sistema più robusto, mitigando il rischio di falsi positivi o di previsioni mancate.

Per valutare le prestazioni del DDMS, il team ha utilizzato i dati del satellite cinese FengYun-4A, testandolo su una superficie di circa 20 milioni di chilometri quadrati, con una risoluzione spaziale di 4 km e temporale di 15 minuti. I risultati, validati su un ampio set temporale, dimostrano che il modello è in grado di prevedere con successo l’insorgenza e l’evoluzione dei temporali convettivi con un anticipo fino a 4 ore, mantenendo elevati livelli di accuratezza su vaste aree. Si tratta di un risultato senza precedenti, che potrebbe ridefinire gli standard del nowcasting, il settore della meteorologia dedicato alla previsione di brevissimo termine.

Un aspetto ancora più promettente dello studio è la potenziale adattabilità del modello a livello globale. Poiché il sistema non dipende da un singolo satellite, ma può essere tarato per operare con diverse piattaforme geostazionarie — come i satelliti Meteosat, GOES o Himawari — si apre la possibilità concreta di implementare un sistema di allerta rapido su scala planetaria. Una tale rete, se integrata con i sistemi nazionali di protezione civile, potrebbe rivoluzionare il modo in cui i governi e le comunità si preparano ai fenomeni meteorologici estremi.

In un’epoca in cui i cambiamenti climatici rendono sempre più frequenti e intensi gli eventi atmosferici violenti, l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla meteorologia non è soltanto una frontiera scientifica, ma una necessità operativa. Strumenti come il DDMS dimostrano che è possibile trasformare enormi quantità di dati osservativi in previsioni utili e tempestive, offrendo una risorsa strategica per salvare vite, ridurre danni economici e migliorare la resilienza dei territori. Un’ulteriore prova che l’AI, se impiegata con rigore scientifico, può diventare una leva decisiva per affrontare le sfide del nostro tempo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!