Meteo Settimana di Pasqua 2025, in Arrivo Ciclone con Nubifragi e Grandinate

Un profondo ciclone atlantico porterà maltempo intenso nella Settimana di Pasqua con nubifragi e grandinate al Centro-Nord dal 13 al 17 aprile. Dopo una breve tregua, Pasqua e Pasquetta potrebbero vedere un miglioramento con temperature miti.

Un radicale cambiamento dello scenario meteorologico si prepara a caratterizzare la Settimana di Pasqua 2025, con l’Italia che sarà interessata da una fase di intenso maltempo originata dall’arrivo di un profondo ciclone. Gli ultimi aggiornamenti confermano il rischio concreto di eventi estremi, con nubifragi, grandinate e potenziali allagamenti che potrebbero verificarsi proprio nel periodo che precede le festività pasquali. I meteorologi avvertono che in alcune zone del Centro-Nord potrebbe cadere, in pochi giorni, una quantità di pioggia normalmente attesa nell’arco di un intero mese.

La Prima Perturbazione: Domenica delle Palme

Secondo le previsioni più recenti, il deterioramento delle condizioni meteorologiche avrà inizio già dalla Domenica delle Palme, il 13 aprile, quando un fronte freddo di origine polare inizierà la sua discesa dal Nord Europa verso il bacino del Mediterraneo. Questo sistema frontale sarà responsabile di un marcato peggioramento, con precipitazioni abbondanti che interesseranno inizialmente il Nord Italia, prolungandosi fino alle prime ore di lunedì 14 aprile. Gli esperti sottolineano come questa prima perturbazione rappresenti solo l’avvio di una fase atmosferica più ampia e duratura, capace di alterare significativamente gli equilibri meteorologici dell’intero continente.

In questa prima fase, la Lombardia appare come una delle regioni potenzialmente più colpite, con particolare attenzione alle zone montuose e collinari, dove il rischio di fenomeni intensi potrebbe tradursi in allagamenti urbani e smottamenti. La saturazione dei terreni, già compromessa da precedenti eventi piovosi, potrebbe amplificare l’impatto delle nuove precipitazioni, creando condizioni particolarmente critiche in aree già vulnerabili.

L’Apice del Maltempo: Il Ciclone Atlantico

La perturbazione della Domenica delle Palme, pur significativa, costituirà soltanto il preludio a un più severo deterioramento delle condizioni atmosferiche. A partire dal 16 aprile, una vasta saccatura di origine nord-atlantica potrebbe penetrare con notevole vigore nel Mediterraneo centrale, generando un ciclone ben strutturato nei pressi della Corsica, con valori di pressione che potrebbero scendere fino a 990 hPa, indice di un sistema depressionario particolarmente intenso.

I giorni compresi tra martedì 15 e giovedì 17 aprile rappresenteranno l’apice di questa fase perturbata, con precipitazioni che si preannunciano particolarmente copiose sulle regioni centro-settentrionali. Il meccanismo alla base di questi fenomeni sarà lo scontro tra masse d’aria di origine diversa, che potrebbe innescare manifestazioni meteorologiche di eccezionale intensità, tra cui nubifragi localizzati e pericolose grandinate.

La posizione di questo vortice ciclonico risulterà determinante per comprendere quali saranno le aree maggiormente esposte al maltempo. Se dovesse effettivamente collocarsi nei pressi della Corsica e del Mar Ligure, come suggeriscono gli attuali modelli previsionali, il sistema potrebbe favorire la risalita di temporali intensi, talvolta stazionari, su numerose regioni italiane.

Le Zone Più a Rischio: Accumuli Eccezionali in Vista

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici indicano che le zone più esposte al rischio di fenomeni intensi saranno principalmente Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e l’alta Toscana. In queste aree, gli accumuli pluviometrici potrebbero raggiungere valori eccezionali, con punte locali superiori a 100-150 litri per metro quadrato in intervalli temporali relativamente brevi. Per comprendere la portata di tali quantitativi, si consideri che essi equivalgono alle precipitazioni normalmente attese nell’arco di un intero mese.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta alle zone alpine e prealpine, tra Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino e Veneto, dove le precipitazioni potrebbero risultare particolarmente persistenti e abbondanti. L’orografia di queste aree, infatti, tende ad amplificare gli effetti delle perturbazioni atlantiche, con conseguente intensificazione dei fenomeni e aumento del rischio idrogeologico.

Anche il versante tirrenico, in particolare Lazio, Sardegna e Toscana, potrebbe essere interessato da precipitazioni significative, con temporali localmente intensi e persistenti, capaci di determinare criticità legate al deflusso delle acque superficiali, soprattutto nelle aree urbane e nei bacini idrografici minori.

Pasqua e Pasquetta: Incertezza tra Anticiclone e Nuove Perturbazioni

Le proiezioni per le giornate di Pasqua (domenica 20 aprile) e Pasquetta (lunedì 21 aprile) presentano ancora margini di incertezza, tipici delle previsioni a medio-lungo termine in un periodo caratterizzato da elevata variabilità atmosferica come la primavera. Tuttavia, gli scenari attualmente più probabili suggeriscono un contrasto tra diverse figure bariche che si contenderanno il dominio sul Mediterraneo.