Meteo, In Arrivo Venti forti di Burrasca con Raffiche ad Oltre 90 km/h: ecco le Zone a Rischio

Un sistema ciclonico colpirà l’Italia da domenica 13 aprile portando venti di scirocco fino a 90 km/h su diverse regioni, mari agitati con onde fino a 4 metri e rischio di nubifragi al Centro-Nord. Temperature in aumento con valori quasi estivi.

Una severa perturbazione meteorologica si prepara a colpire l’Italia nel fine settimana, con l’arrivo di una intensa burrasca di vento che porterà raffiche superiori ai 90 km/h in numerose regioni. Il quadro meteorologico subirà un drastico deterioramento a partire da domenica 13 aprile, giornata delle Palme, quando un flusso d’aria fredda e instabile proveniente dal Nord Europa favorirà la formazione di un profondo sistema ciclonico sul Mediterraneo, destabilizzando la situazione atmosferica che nelle ultime ore aveva garantito condizioni di stabilità e temperature miti sulla maggior parte del territorio nazionale.

L’analisi dei modelli previsionali rivela che l’anticiclone che ha dominato nei giorni scorsi inizierà a indebolirsi significativamente già da sabato, lasciando progressivamente spazio alla perturbazione numero 2 del mese di aprile, la quale raggiungerà le regioni nord-occidentali nella mattinata di domenica. Questa configurazione atmosferica determinerà un marcato rinforzo dei venti di Scirocco che spireranno con particolare intensità, generando raffiche impetuose che potranno superare i 90 km/h in diverse aree del paese, specialmente lungo i litorali esposti e nelle zone di montagna.

Attualmente, nella giornata di venerdì 11 aprile, le condizioni meteorologiche si presentano complessivamente stabili e soleggiate su gran parte della penisola, con temperature in graduale aumento e clima generalmente gradevole, ideale per attività all’aperto. In Sicilia, in particolare, la giornata si caratterizza per cieli sereni e temperature in netto rialzo, con venti deboli e mari poco mossi, condizioni che invitano alla pianificazione di escursioni e gite fuori porta in vista dell’inizio del fine settimana.

La situazione comincerà tuttavia a deteriorarsi progressivamente nella giornata di sabato 12 aprile, quando si manifesteranno i primi segnali di cambiamento con un aumento della nuvolosità, specialmente nelle aree interne e settentrionali della penisola. Nonostante la giornata si manterrà ancora prevalentemente asciutta e mite, i venti inizieranno a ruotare dai quadranti meridionali, annunciando l’imminente arrivo della perturbazione che modificherà radicalmente lo scenario meteorologico nelle successive 24-48 ore.

Il momento cruciale di questo cambiamento si verificherà nella giornata di domenica 13 aprile, quando il flusso d’aria fredda e instabile proveniente dal Nord Europa favorirà la formazione di un ciclone sul Mediterraneo. Attorno a questo minimo depressionario soffieranno correnti di Scirocco particolarmente intense, con raffiche che raggiungeranno e supereranno i 90 km/h su numerose regioni italiane. Le aree maggiormente esposte a questi venti impetuosi comprendono la Sicilia, la Calabria, la Campania, il Lazio, i settori adriatici, il Mar Ligure, la Sardegna e il Canale d’Otranto, dove le raffiche potranno risultare particolarmente violente, creando potenziali disagi alla popolazione e danneggiamenti alle infrastrutture più vulnerabili.

In Sicilia, le previsioni indicano raffiche comprese tra gli 80 e i 90 km/h, specialmente lungo le coste e nelle zone più esposte, con possibili ripercussioni sui collegamenti marittimi e sulle attività portuali. Questi venti, caratterizzati da temperature elevate e alto contenuto di umidità, contribuiranno significativamente all’intensificazione del ciclone mediterraneo, alimentando una pericolosa ondata di maltempo che investirà principalmente le regioni del Centro-Nord, dove si registreranno le precipitazioni più abbondanti e persistenti.

Le correnti di Scirocco, cariche di calore e umidità, interagendo con l’aria più fredda di origine polare in discesa dal Nord Europa, determineranno condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi, con elevato rischio di nubifragi localizzati e potenziali episodi alluvionali, soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali della penisola. La Lombardia risulta tra le regioni potenzialmente più colpite, con particolare attenzione alle zone montuose e collinari, dove il rischio di fenomeni intensi potrebbe tradursi in allagamenti urbani e smottamenti, aggravati dalla saturazione dei terreni dovuta a precedenti eventi piovosi.

I modelli matematici indicano che in alcune zone del Centro-Nord potrebbe cadere, in pochi giorni, una quantità di pioggia normalmente attesa nell’arco di un intero mese, circostanza che impone un attento monitoraggio dell’evoluzione meteorologica e dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, specialmente in Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, dove sono attese le precipitazioni più copiose e intense, con possibili criticità idrogeologiche diffuse sul territorio.

Anche il mare risentirà notevolmente di questa configurazione atmosferica, presentandosi molto mosso o agitato su gran parte dei bacini italiani, con onde che potranno raggiungere altezze comprese tra i 3 e i 4 metri, paragonabili all’altezza di un primo piano di un edificio. Queste condizioni marine particolarmente severe potranno creare significativi disagi nei collegamenti marittimi, soprattutto con le isole minori, e situazioni potenzialmente pericolose per la navigazione e le attività costiere, con rischio di erosione dei litorali più esposti e mareggiate intense.

Parallelamente all’intensificazione del maltempo e dei venti, si registrerà un deciso aumento delle temperature, specialmente nelle regioni centro-meridionali e nelle isole maggiori, dove i valori termici potranno raggiungere livelli tipici dell’inizio dell’estate, con punte fino a 27°C in Sicilia e Sardegna. Questo incremento termico, apparentemente in contrasto con la natura tempestosa del tempo, è direttamente correlato all’afflusso di masse d’aria calda trasportate dalle correnti sciroccali provenienti dal Nord Africa, le quali determineranno un sensibile rialzo dei valori minimi e massimi su gran parte del territorio nazionale.

Le temperature più elevate si registreranno soprattutto nelle aree esposte ai venti meridionali, in particolare lungo le regioni tirreniche centro-meridionali e nella Sicilia orientale, dove non si escludono picchi prossimi ai 30°C, valori decisamente anomali per il periodo primaverile. Tuttavia, questo rialzo termico risulterà effimero nelle zone settentrionali, dove l’arrivo della perturbazione determinerà un progressivo calo delle temperature a partire già dalla giornata di domenica, con valori che si porteranno su livelli più consoni alla stagione in corso.

Prospettive per la settimana di Pasqua

L’instabilità meteorologica non si esaurirà con la giornata di domenica, ma proseguirà nella settimana successiva, che coincide con il periodo pasquale, preannunciandosi particolarmente dinamica dal punto di vista atmosferico. Le proiezioni dei modelli previsionali indicano la persistenza di condizioni perturbate almeno fino a giovedì 17 aprile, con piogge intermittenti che interesseranno principalmente il Nord, le regioni centrali tirreniche e la Sardegna, mentre non si esclude un coinvolgimento progressivo anche delle regioni meridionali.

Lunedì 14 aprile, la settimana di Pasqua inizierà con condizioni di maltempo diffuso su molte regioni, con la perturbazione che continuerà a colpire il Nord Italia, estendendo i suoi effetti anche alle regioni centrali tirreniche e alla Sardegna. I fenomeni più intensi sono attesi in Liguria e sull’alta pianura del Nord-Ovest, dove si temono nubifragi localizzati e criticità idrogeologiche. Solo da venerdì 18 aprile le proiezioni mostrano uno scenario più stabile, con un possibile miglioramento delle condizioni atmosferiche in vista del weekend pasquale, quando potrebbe instaurarsi un clima più clemente, con temperature in progressivo aumento e assenza di precipitazioni significative.