A Capiago Intimiano, comune di circa cinquemila abitanti della provincia di Como, è stato registrato un caso di dengue, conosciuta anche come febbre gialla, innescando un’immediata risposta sanitaria da parte delle autorità locali. L’allarme è scattato venerdì 2 maggio 2025, dopo che un residente rientrato da un viaggio all’estero ha manifestato i sintomi caratteristici della malattia ed è stato prontamente ricoverato in sorveglianza sanitaria presso l’ospedale Sant’Anna di Como.
Il contagio, come ha spiegato il sindaco Emanuele Cappelletti in una nota diffusa ai cittadini, non avviene per trasmissione interumana ma esclusivamente attraverso la puntura di zanzare tigre che abbiano precedentemente punto una persona infetta. Nonostante in questo periodo dell’anno, nel Nord Italia, la proliferazione di questi insetti non sia ancora nel pieno della stagione, le autorità sanitarie hanno ritenuto opportuno adottare misure precauzionali significative per scongiurare qualsiasi rischio di diffusione.
In collaborazione con l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) Insubria, l’amministrazione comunale ha immediatamente predisposto un intervento straordinario di disinfestazione che interesserà un raggio di 200 metri dalla zona in cui ha soggiornato la persona infetta, nella località di Olmeda, comprendendo parte delle vie San Carlo, Canturina, Olmeda e Roncaccio. La persona contagiata, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, non si sarebbe mai allontanata dall’abitazione situata nelle vicinanze della Chiesa di Olmeda durante il periodo di permanenza.
Le operazioni di bonifica, affidate a una ditta specializzata con il supporto della Protezione Civile locale, prevedono tre interventi consecutivi che si svolgeranno nelle ore notturne, dalle 02:00 alle 06:00, nei giorni 3, 4 e 5 maggio. I trattamenti includono sia azioni adulticidi che larvicide, mirate a eliminare eventuali esemplari di zanzara tigre che potrebbero potenzialmente veicolare il virus dopo aver punto la persona infetta.
Nell’ordinanza emanata dal Comune sono state fornite precise indicazioni ai residenti delle aree interessate dagli interventi. Nonostante i prodotti utilizzati siano approvati dal Ministero della Salute e caratterizzati da una bassissima tossicità per l’uomo, gli animali e l’ambiente, il primo cittadino ha raccomandato ai residenti di mantenere chiuse le finestre durante le ore di trattamento, tenere il bucato all’interno delle abitazioni e non far uscire gli animali domestici. Particolari precauzioni sono state indicate anche per chi possiede orti: si consiglia di astenersi dal consumo dei prodotti coltivati per almeno 72 ore dall’ultimo trattamento e di sottoporli ad accurato lavaggio prima dell’utilizzo.
La dengue, malattia virale trasmessa principalmente dalla zanzara Aedes aegypti e, in misura minore, dalla zanzara tigre asiatica Aedes albopictus, è endemica in oltre cento paesi del mondo, principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali. Esistono quattro sierotipi diversi del virus, tutti in grado di causare l’infezione. I sintomi tipici includono febbre alta improvvisa, intensi dolori muscolari e articolari, cefalea, eruzioni cutanee e, nei casi più gravi, possono manifestarsi complicanze come la febbre emorragica o la sindrome da shock, potenzialmente letali.
Non esistendo un trattamento antivirale specifico, la gestione clinica della dengue si concentra principalmente sul controllo dei sintomi attraverso il riposo, un’abbondante idratazione e l’assunzione di farmaci come il paracetamolo per alleviare febbre e dolore. I casi più severi richiedono ospedalizzazione per monitoraggio continuo e terapie di supporto come trasfusioni o somministrazione di fluidi per via endovenosa.
L’episodio registrato a Capiago Intimiano si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso questa patologia anche nei paesi a clima temperato. Nel 2025, fino al 28 aprile, in Svizzera risultavano già 53 casi di dengue, tutti importati da viaggi all’estero. Nel 2024, il totale dei casi registrati nella Confederazione Elvetica aveva raggiunto quota 443, con un significativo incremento rispetto ai 301 del 2023 e ai 110 del 2022. Anche se in Europa finora non sono stati segnalati casi autoctoni nel corso del 2025, le autorità sanitarie mantengono alta la vigilanza, considerato che le condizioni stagionali favorevoli all’attività dei vettori si verificano generalmente nel periodo compreso tra giugno e novembre.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la dengue una delle minacce più rilevanti per la salute pubblica a livello globale e ha recentemente istituito un sistema di sorveglianza globale con rapporti mensili in tutte le regioni, disponibile attraverso un dashboard dedicato. Il rischio complessivo a livello mondiale è valutato come elevato, con particolare attenzione alle aree in cui è presente la zanzara vettore.
Nel 2023, sono stati registrati in Italia i primi casi autoctoni di dengue nelle regioni Lazio e Lombardia, evidenziando come i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione stiano favorendo la diffusione della malattia anche in aree precedentemente non endemiche. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente approvato un nuovo vaccino vivo attenuato per la prevenzione di questa patologia, che copre tutti i quattro sierotipi del virus e può essere somministrato a persone dai 4 anni in su, anche senza precedenti esposizioni al virus e senza necessità di test pre-vaccinali.
Oltre alle misure di emergenza adottate in caso di rilevazione di casi, le autorità sanitarie raccomandano ai cittadini di adottare comportamenti preventivi quotidiani, soprattutto nelle stagioni calde, per contrastare la proliferazione delle zanzare. Tra questi, l’utilizzo di repellenti e l’abbigliamento protettivo con maniche e pantaloni lunghi quando si è all’aperto, particolarmente nelle ore di maggiore attività delle zanzare all’alba e al tramonto, l’installazione di zanzariere alle finestre, l’eliminazione di ristagni d’acqua in sottovasi, secchi o altri contenitori nei giardini, e il frequente ricambio dell’acqua nelle ciotole degli animali domestici.
Le autorità sanitarie locali e il sindaco di Capiago Intimiano hanno sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti i cittadini nell’osservare le indicazioni fornite e nel segnalare tempestivamente eventuali sintomi sospetti, ricordando che la prevenzione rappresenta lo strumento più efficace per contenere il rischio di trasmissione di questa malattia infettiva.