Una fase meteorologica estremamente instabile sta caratterizzando il territorio italiano in questi giorni, con l’Italia che continua a essere stretta nella morsa del maltempo. La situazione non accenna a migliorare e per mercoledì 7 maggio le previsioni indicano un ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche, con fenomeni che potrebbero risultare particolarmente violenti in diverse aree del Paese.
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali, il nucleo della perturbazione interesserà principalmente il Centro-Nord Italia, dove la presenza di aria fredda in quota e l’elevata energia potenziale in gioco creeranno le condizioni ideali per lo sviluppo di violente supercelle temporalesche. I meteorologi avvertono della possibilità di fenomeni estremi, con nubifragi improvvisi, grandinate con chicchi che potrebbero raggiungere i 3 centimetri di diametro e raffiche di vento superiori ai 60 chilometri orari.

La Protezione Civile, a fronte di questo quadro previsionale caratterizzato da elevata pericolosità, ha diramato un’allerta gialla per temporali in diverse regioni italiane. In particolare, l’allerta riguarda l’Emilia Romagna, con particolare riferimento alle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, ma anche la Lombardia, le Marche, l’Umbria e il Veneto sono interessate dal provvedimento.
Nella giornata di mercoledì, al Nord Italia la situazione meteo sarà decisamente compromessa, con cieli nuvolosi e piogge diffuse, in particolare in Lombardia e Trentino-Alto Adige, dove sono attesi temporali anche di forte intensità. Le temperature in queste zone varieranno tra i 10°C e i 20°C, ben al di sotto delle medie stagionali di inizio maggio. Al contrario, il Sud Italia godrà di condizioni più favorevoli, con cieli sereni o poco nuvolosi e temperature decisamente più miti, che oscilleranno tra i 15°C e i 25°C.
Occhi puntati in particolare tra il pomeriggio e la sera di mercoledì, quando è prevista la formazione di temporali particolarmente violenti sulle pianure di Piemonte e Lombardia, nonché in Toscana, con elevata probabilità di grandinate significative. La configurazione atmosferica che si andrà a creare potrebbe favorire l’innesco di temibili supercelle temporalesche sull’Emilia Romagna, che potrebbero poi spostarsi rapidamente, entro la serata, verso il Veneto e il Friuli Venezia Giulia.

La grandine, uno dei fenomeni più temuti in questo frangente, si forma quando all’interno di una nube temporalesca (cumulonembo) le correnti ascensionali, quelle che soffiano verso l’alto, sono particolarmente intense. Queste correnti mantengono in sospensione piccole particelle d’acqua che, a contatto con l’aria fredda presente in quota, congelano formando i chicchi di grandine. Maggiore è l’intensità delle correnti ascendenti, più a lungo il chicco rimane sospeso in quota, aumentando progressivamente le sue dimensioni, fino a quando le correnti non sono più in grado di sostenerlo e precipita al suolo.
In particolare, i sistemi temporaleschi che potrebbero formarsi mercoledì sono in grado di scaricare al suolo quantità d’acqua eccezionali in pochissimo tempo, fino a 70-80 millimetri di pioggia, equivalenti a quasi due mesi di precipitazioni in sole poche ore. Questo tipo di fenomeni può causare rapidi allagamenti, specialmente nelle aree urbane e nei sottopassi, oltre a provocare smottamenti e frane nelle zone collinari e montane.
In Emilia Romagna, secondo il bollettino emesso dalle autorità competenti, sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali anche di forte intensità, con possibili effetti e danni associati, più probabili sul settore centro-orientale della regione durante le ore centrali della giornata, per poi attenuarsi in serata. Nelle zone montane e collinari interessate dai temporali non si escludono occasionali ruscellamenti e fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, anche a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti.
Anche in Lombardia l’allerta proseguirà per le prossime 24 ore, quindi fino alle ore 14 di mercoledì 7 maggio, con allerta gialla per rischio idrogeologico. La situazione appare più tranquilla, invece, in Sicilia, dove secondo il bollettino della Protezione Civile non sono previste allerte particolari, con tutte le zone classificate in allerta verde (generica vigilanza).
La causa di questa fase di maltempo è da ricercarsi nella presenza di una circolazione ciclonica posizionata poco a ovest della Penisola, alimentata da correnti fredde in arrivo dal Nord Europa. Questo assetto sinottico sta mantenendo il meteo estremamente variabile, con perturbazioni ricorrenti che coinvolgono in modo diretto il Nord Italia e gran parte delle regioni centrali, mentre il Sud gode solo parzialmente di una relativa protezione grazie a una debole area anticiclonica, che però mostra segni di cedimento.
Secondo le previsioni a medio termine, non si intravedono significativi miglioramenti delle condizioni meteorologiche per le regioni centro-settentrionali almeno fino a mercoledì 7 maggio, quando è possibile che si assista a una parziale attenuazione dell’instabilità atmosferica. L’intera prima parte della settimana si preannuncia dunque caratterizzata da condizioni di spiccata variabilità, con frequenti episodi temporaleschi che potrebbero localmente assumere carattere violento, specie nelle ore pomeridiane e serali.
Il monitoraggio della situazione meteorologica proseguirà ininterrottamente nelle prossime ore attraverso la rete di osservazione del Centro Funzionale Centrale della Protezione Civile e dei Centri Funzionali Decentrati regionali, i quali, in caso di evoluzione significativa dei fenomeni, provvederanno ad aggiornare i bollettini e gli avvisi, eventualmente innalzando il livello di allerta nelle aree che dovessero risultare esposte a criticità superiori.