Eurovision 2025, la scaletta della finale e l’ordine di uscita dei paesi

Rivelato l’ordine di esibizione dei 26 paesi finalisti: l’Italia con Lucio Corsi al 14° posto, San Marino con Gabry Ponte al 25°. Sabato 17 maggio la serata conclusiva da Basilea.
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L’attesa è ormai agli sgoccioli per la finalissima dell’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà domani sera alla St. Jakobshalle di Basilea. Nelle scorse ore, gli organizzatori hanno rivelato la scaletta ufficiale con l’ordine di uscita dei 26 paesi finalisti, una decisione strategica che potrebbe influenzare notevolmente l’esito della competizione. L’Italia, rappresentata da Lucio Corsi con “Volevo Essere Un Duro”, si esibirà a metà serata al 14° posto, mentre Gabry Ponte porterà sul palco “Tutta l’Italia” per San Marino nella fase finale dello show, precisamente al 25° posto, una posizione considerata privilegiata per lasciare un’impressione duratura nella memoria degli spettatori.

La serata di sabato 17 maggio vedrà sul prestigioso palco svizzero una parata di artisti provenienti da tutta Europa, con uno spettacolo che inizierà alle 21:00 CEST e sarà commentato per il pubblico italiano da Gabriele Corsi e BigMama su Rai 1. Ad aprire le danze sarà la Norvegia con Kyle Alessandro e il suo brano “Lighter”, seguito dal Lussemburgo con Laura Thorn che presenterà “La Poupée Monte Le Son”. L’Estonia occuperà il terzo slot con l’eccentrico Tommy Cash e il suo “Espresso Macchiato”, già qualificatosi nella prima semifinale e diventato uno dei personaggi più discussi di questa edizione per le sue performance provocatorie.

Israele, che ha superato la seconda semifinale nonostante le polemiche che hanno accompagnato la partecipazione del paese alla manifestazione, si esibirà al quarto posto con Yuval Raphael e il brano “New Day Will Rise”. Seguiranno la Lituania con i Katarsis (“Tavo Akys”), la Spagna con Melody (“ESA DIVA”) e l’Ucraina con Ziferblat (“Bird of Pray”), quest’ultima considerata tra le favorite per la vittoria finale secondo i bookmakers. L’ottava esibizione sarà quella del Regno Unito con Remember Monday e “What The Hell Just Happened?”, seguita dall’Austria con JJ e “Wasted Love”, altro artista dato tra i possibili vincitori.

La prima parte della serata vedrà ancora protagonisti l’Islanda con i VÆB (“RÓA”), la Lettonia con le Tautumeitas (“Bur Man Laimi”) e i Paesi Bassi con Claude (“C’est La Vie”), prima dell’esibizione della Finlandia con Erika Vikman e la sua “ICH KOMME”, che precederà direttamente il nostro rappresentante. Lucio Corsi avrà dunque il compito di portare in alto i colori italiani con la sua “Volevo Essere Un Duro”, un brano che dopo la vittoria al Festival di Sanremo ha conquistato l’apprezzamento della critica internazionale per la sua originalità e per la profondità del testo, pur mantenendo l’inconfondibile stile cantautorale italiano.

Dopo l’Italia sarà il turno della Polonia con Justyna Steczkowska (“GAJA”), seguita dalla Germania con il duo Abor & Tynna (“Baller”) e dalla Grecia con Klavdia (“Asteromáta”). L’Armenia si esibirà al 18° posto con i PARG (“SURVIVOR”), mentre la Svizzera, paese ospitante, ha già estratto la sua posizione e si esibirà al 19° posto con Zoë Më e il brano “Voyage”. Malta con Miriana Conte (“SERVING”) e il Portogallo con i NAPA (“Deslocado”) occuperanno rispettivamente il 20° e il 21° posto della scaletta.

Il finale della competizione vedrà protagonisti la Danimarca con Sissal (“Hallucination”), la Svezia con KAJ (“Bara Bada Bastu”) e la Francia con Louane (“maman”), prima dell’atteso momento di Gabry Ponte per San Marino. Il DJ e producer italiano, figura di spicco della dance mondiale, presenterà “Tutta L’Italia”, un brano che rappresenta un omaggio alla cultura musicale del nostro paese e che potrebbe regalare a San Marino un risultato storico. A chiudere la serata sarà l’Albania con gli Shkodra Elektronike e il loro brano “Zjerm”.

L’ordine di uscita dei paesi, stabilito dai produttori del contest e approvato dall’EBU tramite il supervisore esecutivo Martin Österdahl, rappresenta un elemento cruciale nella strategia di ogni partecipante. Fino al 2024, i paesi qualificati per la finale estraevano casualmente la loro collocazione nella prima o nella seconda metà dello show, ma dallo scorso anno è stata introdotta una terza opzione chiamata “Producer’s Choice”, che consente ai produttori di posizionare liberamente alcune esibizioni secondo le loro valutazioni artistiche e tecniche.

Il sistema di votazione per la finale prevede tre modalità di espressione delle preferenze da parte del pubblico: attraverso l’App ufficiale dell’Eurovision (con video di ringraziamento dell’artista votato), tramite SMS o chiamata al numero che sarà mostrato durante la diretta (fino a 20 voti per artista) o mediante la piattaforma online esc.vote. Come da regolamento, non è possibile votare per il proprio paese, e nella serata finale sarà determinante anche il voto delle giurie nazionali di esperti, che contribuirà alla classifica definitiva con un peso equivalente a quello del televoto.

I 26 finalisti sono il risultato di un percorso di selezione che ha visto 10 paesi qualificarsi nella prima semifinale del 13 maggio (Norvegia, Albania, Svezia, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Estonia, Portogallo, Ucraina), altri 10 nella seconda semifinale del 15 maggio (Lituania, Israele, Armenia, Danimarca, Austria, Lussemburgo, Finlandia, Lettonia, Malta, Grecia), ai quali si aggiungono automaticamente i cinque paesi del gruppo “Big Five” (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito) e la Svizzera in quanto nazione ospitante.

Le aspettative per questa finale sono altissime, con diversi artisti che si contendono il ruolo di favorito. Tra questi spiccano i nomi di KAJ per la Svezia, JJ per l’Austria e Ziferblat per l’Ucraina, ma le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo, come spesso accade nella storia dell’Eurovision. L’Italia, che ha trionfato nel 2021 con i Måneskin, si presenta con un brano che si discosta notevolmente dalle sonorità tipicamente premiate nella manifestazione, ma proprio questa originalità potrebbe rappresentare un punto di forza per Lucio Corsi.