Meteo, la prossima settimana in tornano Temporali e Grandine: ecco le Regioni a Rischio

Da martedì 20 a venerdì 23 maggio una depressione atlantica porterà temporali e grandine al Centro-Nord, mentre al Sud dominano sole e temperature fino a 30°C. Particolare attenzione su Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

Una nuova perturbazione di origine atlantica si appresta a colpire l’Italia a partire da martedì 20 maggio, portando una fase di marcata instabilità atmosferica che interesserà principalmente le regioni centro-settentrionali. Dopo una breve tregua meteorologica nel fine settimana, l’afflusso di aria più fresca in quota andrà a interagire con masse d’aria più calde e umide, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi anche di forte intensità, con possibilità di grandinate e nubifragi localizzati.

Sarà una depressione proveniente dall’Atlantico a determinare il ritorno del maltempo sulla Penisola. Dopo aver attraversato l’Europa occidentale, questo sistema perturbato raggiungerà rapidamente l’Italia, colpendo in particolare le regioni del Centro-Nord. Il Mar Ligure e l’alto Tirreno saranno i bacini maggiormente coinvolti, dove si svilupperanno i primi fronti temporaleschi pronti a scaricare intense precipitazioni.

I modelli meteorologici indicano che questa nuova fase di maltempo si protrarreà almeno fino a venerdì 23 maggio, con fenomeni temporaleschi che si alterneranno a brevi schiarite. È importante sottolineare che, come spesso accade in questa stagione, le precipitazioni non dureranno per l’intera giornata ma si manifesteranno sotto forma di rovesci improvvisi, generalmente di breve durata ma potenzialmente intensi.

Il deterioramento delle condizioni meteorologiche inizierà nella giornata di martedì 20 maggio, con i primi rovesci temporaleschi che interesseranno principalmente le regioni nord-occidentali. Le aree più esposte saranno la Liguria, il Piemonte, l’Alta Toscana e la Lombardia, dove si registreranno le prime precipitazioni, localmente abbondanti e accompagnate da raffiche di vento e possibili grandinate.

La giornata di mercoledì 21 maggio vedrà un’estensione dei fenomeni a gran parte del Centro-Nord. In questa fase, l’instabilità atmosferica risulterà diffusa e persistente su Emilia-Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige, Umbria, Marche, Toscana e Lazio. I modelli previsionali indicano la possibilità di temporali violenti, con elevato rischio di nubifragi e grandinate in alcune aree particolarmente esposte.

Giovedì 22 maggio non porterà miglioramenti significativi, con una nuova perturbazione che interesserà soprattutto il Nord Italia, la Toscana, l’Umbria e le Marche, mantenendo elevata la probabilità di fenomeni temporaleschi intensi. Le attuali proiezioni indicano che questo ciclo di instabilità proseguirà almeno fino a venerdì 23 maggio, quando potrebbe verificarsi l’arrivo di un’ulteriore perturbazione.

Zona di convergenza e rischio fenomeni estremi

Particolarmente significativa è la formazione di una “zona di convergenza” sul Centro-Nord Italia, un’area dove interagiscono masse d’aria con caratteristiche termiche e dinamiche differenti. In meteorologia, la convergenza indica la confluenza di correnti d’aria in bassa quota, che favorisce i moti ascensionali e, di conseguenza, lo sviluppo di nuvolosità cumuliforme e precipitazioni.

In questo caso specifico, le regioni centro-settentrionali si troveranno “schiacciate” tra l’aria fresca e instabile di origine atlantica e quella più calda e umida presente sul Mediterraneo. Proprio in questa fascia di interazione avvengono i contrasti termici più marcati che, uniti al calore in eccesso accumulato nei giorni precedenti, creano le condizioni ideali per lo sviluppo di fenomeni meteorologici estremi.

Particolare attenzione va posta al rischio di downburst, un fenomeno meteorologico potenzialmente distruttivo che si manifesta durante i temporali più intensi. Quando la corrente discensionale all’interno del temporale è particolarmente forte e raggiunge il suolo, provoca un vero e proprio “scoppio” d’aria che si espande orizzontalmente con raffiche che possono superare i 100 km/h, causando danni significativi su aree estese.

Le regioni più a rischio

Secondo le attuali proiezioni dei modelli meteorologici, le regioni maggiormente esposte a fenomeni di forte intensità saranno Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. In queste aree, il contrasto termico tra masse d’aria diverse potrebbe innescare temporali particolarmente violenti, con accumuli di pioggia localmente elevati in tempi ridotti.

Le precipitazioni più abbondanti sono previste lungo l’arco alpino occidentale, dove i modelli indicano accumuli potenzialmente significativi a ridosso dei rilievi. Anche le zone prealpine e le pianure del Nord Italia risulteranno particolarmente esposte ai fenomeni temporaleschi, con possibilità di grandinate e forti raffiche di vento.

La Toscana, l’Umbria e le Marche rappresentano invece le regioni del Centro Italia maggiormente interessate dal passaggio della perturbazione, con temporali che potrebbero risultare particolarmente intensi nelle aree interne e appenniniche.

L’Italia divisa in due: anticiclone al Sud

Situazione completamente differente per il Sud Italia e le Isole Maggiori, dove l’anticiclone africano continuerà a dominare indisturbato, garantendo condizioni di tempo stabile e soleggiato. Le temperature in queste regioni raggiungeranno valori decisamente elevati per il periodo, con massime che potranno toccare i 28-30°C, configurando un clima già tipicamente estivo.

Questa netta divisione meteorologica tra il Centro-Nord instabile e il Sud baciato dal sole rappresenta un classico esempio della complessità climatica del territorio italiano, spesso teatro di situazioni contrastanti tra diverse aree geografiche. La Penisola si troverà infatti a cavallo tra l’influenza di correnti atlantiche più fresche e instabili e l’espansione dell’anticiclone subtropicale.

Perspettive di fine maggio

Le attuali tendenze a medio termine suggeriscono che questa dinamica di contrasto potrebbe caratterizzare il clima italiano fino alla fine del mese di maggio. Tuttavia, alcuni modelli previsionali indicano che a partire da sabato 24 maggio potrebbe verificarsi un’espansione più decisa dell’anticiclone africano verso il Mediterraneo centrale, con un conseguente miglioramento delle condizioni meteorologiche anche al Centro-Nord.

Questa evoluzione sarebbe legata anche allo spostamento verso nord della Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ), un fenomeno climatico che negli ultimi anni sta influenzando sempre più marcatamente le dinamiche meteorologiche del bacino mediterraneo, favorendo l’arrivo di masse d’aria calda subtropicale anche a latitudini più settentrionali rispetto al passato.

Le previsioni per l’ultima settimana di maggio indicano quindi la possibilità di un aumento generalizzato delle temperature su tutta la Penisola, con valori che potrebbero risultare superiori alle medie stagionali, prefigurando un anticipo dell’estate meteorologica che, secondo gli esperti, potrebbe risultare particolarmente calda nel 2025.