Hyper Transfer, il Veneto lancia la sfida alla mobilità ultraveloce: Venezia Milano in soli 15 minuti

Il Veneto presenta Hyper Transfer, sistema di trasporto ultraveloce a levitazione magnetica che promette di collegare Milano-Venezia in 15 minuti attraverso capsule in tubi a bassa pressione.
Credit © NewsGroup

Il futuro della mobilità terrestre ha preso forma concreta durante il salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera, dove la Regione Veneto ha presentato ufficialmente il progetto Hyper Transfer, sistema di trasporto ultraveloce destinato a rivoluzionare le connessioni tra le principali città europee attraverso capsule a levitazione magnetica capaci di raggiungere velocità superiori ai 1000 chilometri orari.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato l’entrata nella fase operativa del progetto, sottolineando come «immaginate di viaggiare da Milano a Venezia in appena 15 minuti, o da Berlino a Venezia in poco più di un’ora, in modalità silenziosa, sostenibile e a zero emissioni». Lo studio di fattibilità, condotto dopo mesi di approfondimenti tecnici da un team multidisciplinare di esperti e ingegneri con esperienze internazionali, si è concluso con esito positivo, confermando la realizzabilità tecnica del sistema attraverso tecnologie già esistenti o testate, pronte per l’industrializzazione.

L’infrastruttura si basa su un sistema a levitazione magnetica che viaggia all’interno di un tubo a bassa pressione, dove le capsule, capaci di trasportare fino a 12 tonnellate di merci o 38 passeggeri, potranno raggiungere una velocità di 630 chilometri all’ora nel tratto sperimentale, con l’ambizione di arrivare fino a 1000 chilometri orari in una futura versione commerciale. Il primo tracciato dimostrativo di circa dieci chilometri verrà realizzato tra Padova e Venezia, rappresentando un passaggio chiave dal concetto alla verifica sul campo in scala 1:1 di tutte le tecnologie impiegate.

Il progetto ha origine dal Protocollo d’Intesa firmato il 16 marzo 2022 tra Regione Veneto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete, con la collaborazione strategica di Italferr del Gruppo Ferrovie dello Stato, Università di Padova, Webuild e Leonardo. Il coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo è affidato a una struttura articolata che comprende un Comitato Tecnico composto dal Ministero delle infrastrutture, dalla Regione Veneto e da CAV, supportato da una Struttura Tecnica che vede coinvolti Italferr e Italcertifer del Gruppo FS, insieme al Program Project Management Office di CAV.

Webuild guida la joint venture con una quota del 96,22%, mentre Leonardo detiene il 3,78%, con Hyperloop Transportation Technologies posizionato come partner fornitore della tecnologia e partner strategico per la progettazione, in collaborazione con la licenziataria Hyperloop Italia. Il consorzio Hyperbuilders, formato da queste aziende leader, ha ottenuto il contratto del valore di 4 milioni di euro per lo studio di fattibilità, propedeutico alla realizzazione del primo prototipo operativo al mondo, stimato complessivamente in 800 milioni di euro.

Dal punto di vista delle prestazioni ambientali, Hyper Transfer promette caratteristiche rivoluzionarie rispetto ai sistemi di trasporto tradizionali, con un consumo energetico inferiore del 60% rispetto al trasporto aereo, abbattimento delle emissioni inquinanti quasi totale e impatti acustici contenuti fino a 70 decibel. Il sistema è progettato per produrre più energia di quanta ne consuma, grazie all’integrazione di pannelli fotovoltaici lungo il tracciato, configurandosi come infrastruttura energeticamente autosufficiente e coerente con gli obiettivi di neutralità climatica e decarbonizzazione della mobilità.

La tecnologia si differenzia dal progetto originario Hyperloop di Elon Musk per l’impostazione ingegneristica e normativa, presentandosi non come concetto astratto ma come infrastruttura sottoposta fin dall’inizio ai criteri di omologazione ferroviaria europea. La modularità del sistema lo rende scalabile anche in contesti urbani o suburbani, aprendo prospettive di diffusione in ambiti regionali o nei Paesi in via di sviluppo, dove il bisogno di reti infrastrutturali moderne si accompagna all’urgenza di sostenibilità e resilienza.

Il tracciato sperimentale tra Padova e Venezia rappresenterà il banco di prova definitivo per verificare l’affidabilità e la sicurezza della tecnologia, testando ogni componente dalle capsule ai sistemi di sicurezza, fino alla gestione dell’energia e all’integrazione dei sottosistemi. Monica Manto, presidente di CAV, ha spiegato che «il progetto Hyper Transfer mira a realizzare un sistema di trasporto sicuro, a zero emissioni ed elevata efficienza energetica che possa integrarsi alle infrastrutture attualmente gestite da CAV».

La fase sperimentale sarà determinante per validare il sistema non solo sotto il profilo tecnico, ma anche in termini di costi, manutenzione, interoperabilità e soprattutto sicurezza, elementi cruciali per l’eventuale sviluppo su scala commerciale. Il consorzio non ha ancora diffuso dati precisi sui tempi previsti per la messa in esercizio del sistema su scala commerciale, ma ha chiarito che l’obiettivo è raggiungere una piena operatività entro il prossimo decennio.

Il progetto si articola in tre fasi consecutive: studio di fattibilità, progettazione e realizzazione del prototipo con sperimentazione. Al termine del buon esito della prima fase, CAV potrà decidere se proseguire con la progettazione vera e propria del prototipo e della linea di test track, mentre la terza fase prevederà la realizzazione, sperimentazione sul campo, collaudo e certificazione finale dell’infrastruttura.

Zaia ha sottolineato l’ambizione globale del progetto, dichiarando che «non stiamo parlando di un’infrastruttura riservata a pochi, ma di una tecnologia che un domani potrà diventare lo standard anche in altri territori, in Italia e all’estero, compresi i Paesi in via di sviluppo». Con questa iniziativa, il Veneto si candida a diventare laboratorio europeo per la mobilità ultraveloce, posizionandosi come punto di riferimento per lo sviluppo infrastrutturale intelligente e confermando il proprio ruolo di regione leader nell’innovazione tecnologica a livello internazionale.