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Storm Shadow, Francia e Regno Unito riavvino la produzione del missile simbolo della Guerra Fredda

Francia e Regno Unito riavviano la produzione dei missili Storm Shadow dopo 15 anni, spinti dall’efficacia dimostrata in Ucraina e dalla necessità di rifornire arsenali europei esauriti dal conflitto.
Credit © Wikipedia

Francia e Regno Unito hanno annunciato il ritorno alla produzione dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP dopo quindici anni di inattività delle catene di montaggio, segnando una svolta strategica nell’industria della difesa europea in risposta alle nuove minacce geopolitiche e all’efficacia dimostrata dal sistema d’arma nel conflitto russo-ucraino.

La decisione, annunciata il 9 luglio 2025 durante la visita di Stato del presidente francese Emmanuel Macron nel Regno Unito, rappresenta un capitolo significativo nella cooperazione difensiva europea e nell’evoluzione di un’arma che affonda le sue radici nella strategia militare della Guerra Fredda.

Le origini nella Guerra Fredda

Lo Storm Shadow rappresenta l’evoluzione di un concetto strategico nato durante la Guerra Fredda, quando le potenze occidentali sviluppavano sistemi d’arma capaci di penetrare le difese aeree sovietiche per colpire obiettivi strategici in profondità. Il missile deriva direttamente dal programma Apache, sviluppato negli anni Ottanta dalla francese Matra e dalla tedesca LFK come sistema antipista, prima che la Germania si ritirasse dal progetto nel 1988.

Il progetto Storm Shadow prese forma definitiva a metà degli anni Novanta, quando Matra e British Aerospace furono selezionate nel luglio 1996 come contraenti principali per il Conventionally Armed Standoff Missile (CASOM), battendo la concorrenza di colossi come McDonnell Douglas e Hughes. Il contratto di sviluppo e produzione venne firmato nel febbraio 1997, coincidendo con la fusione delle divisioni missilistiche di Matra e BAe nella nascente Matra BAe Dynamics.

L’evoluzione del progetto dalla Guerra Fredda ai giorni nostri testimonia la continuità strategica europea nella ricerca di capacità d’attacco autonome, indipendenti dai sistemi americani, capaci di garantire la deterrenza convenzionale attraverso la possibilità di colpire obiettivi nemici ben oltre la portata dell’artiglieria tradizionale.

La cooperazione industriale europea

Il missile Storm Shadow/SCALP rappresenta oggi uno degli esempi più riusciti di cooperazione industriale europea nel settore della difesa, prodotto dal consorzio MBDA che riunisce le competenze di Francia, Regno Unito, Italia e Germania. MBDA, nata nel 2001 dalla fusione di Matra BAe Dynamics, Aérospatiale-Matra Missiles e Alenia Marconi Systems, è controllata da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).

La produzione del missile coinvolge stabilimenti in tutta Europa, con le principali linee di assemblaggio presso MBDA a Stevenage nel Regno Unito e a Bourges in Francia. Il sito francese di Bourges, che ha ricevuto un investimento di 1 miliardo di euro per la modernizzazione e l’ampliamento delle capacità produttive, rappresenta il cuore della rinascita industriale del missile.

L’Italia contribuisce significativamente al programma attraverso Leonardo, che fornisce tecnologie avanzate per i sistemi di guida elettro-ottici e a infrarossi, componenti cruciali per la precisione terminale del missile. Gli stabilimenti italiani di Leonardo a Fusaro, in Campania, sono specializzati nella produzione di seeker a radiofrequenza e sensori avanzati che equipaggiano anche lo Storm Shadow.

Caratteristiche tecniche e capacità operative

Lo Storm Shadow è un missile da crociera subsonico a lungo raggio, lungo 5,1 metri con un’apertura alare di 3 metri e una massa di 1.300 chilogrammi. Spinto da un motore turbogetto Turbomeca Microturbo TRI 60-30 da 5,4 kN di spinta, raggiunge una velocità massima di Mach 0,8-0,95 con una gittata dichiarata superiore a 250 km nella versione export, mentre quella per uso nazionale francese e britannico può arrivare fino a 560 km.

Il missile è dotato di una testata BROACH (Bomb Royal Ordnance Augmented Charge) da 450 kg, progettata per penetrare bunker e strutture fortificate attraverso un sistema a due stadi che combina una carica cava per la penetrazione iniziale e una carica principale con spoletta ritardata. La sua capacità di volo a bassa quota, tra 30 e 50 metri dal suolo, combinata con le caratteristiche stealth che ne riducono la sezione radar, lo rende estremamente difficile da intercettare.

Il sistema di guida rappresenta una delle tecnologie più avanzate del missile, utilizzando un triplo sistema che combina navigazione inerziale, GPS e navigazione di riferimento del terreno (TERPROM), con guida terminale fornita da un sistema di imaging a infrarossi che confronta le immagini rilevate con quelle memorizzate per garantire la massima precisione.

L’efficacia nel conflitto ucraino

La ripresa della produzione è direttamente collegata all’efficacia dimostrata dai missili Storm Shadow/SCALP nel conflitto russo-ucraino, dove hanno inflitto danni significativi alle forze russe colpendo obiettivi strategici come il quartier generale della Flotta del Mar Nero a Sebastopoli e installazioni militari in profondità. Il ministro francese delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, ha sottolineato come l’analisi dell’efficacia di questi sistemi d’arma durante il conflitto abbia dimostrato il loro valore continuativo per gli eserciti europei.

L’Ucraina ha ricevuto i primi missili Storm Shadow dal Regno Unito nel maggio 2023, seguiti dalle forniture francesi di SCALP EG. I missili sono stati adattati per l’uso sui bombardieri ucraini Su-24, utilizzando adattatori derivati dai Tornado GR4 della RAF ritirati dal servizio. Secondo le fonti militari ucraine, i missili hanno registrato un tasso di successo del 100% nei primi impieghi, colpendo obiettivi strategici come depositi di munizioni, centri di comando e infrastrutture logistiche.

L’impiego intensivo in Ucraina ha tuttavia esaurito le scorte francesi, stimate in meno di 400 unità secondo Defence et Sécurité Internationale, e ha significativamente ridotto gli arsenali britannici, spingendo entrambi i paesi a riavviare la produzione per rifornire le proprie forze armate e continuare il supporto all’Ucraina.

Investimenti e capacità produttive

La ripresa della produzione rappresenta un investimento strategico di vaste proporzioni per l’industria europea della difesa. La Francia ha stanziato 2 miliardi di euro nel 2025 per rifornire gli arsenali di missili SCALP, Aster e MICA, nell’ambito di un bilancio della difesa di 16 miliardi di euro fino al 2030. Parallelamente, MBDA ha pianificato investimenti per 2,4 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per espandere le capacità produttive in tutta Europa.

L’obiettivo è raddoppiare la produzione di missili entro il 2025 rispetto ai livelli del 2023, con l’assunzione di 2.600 nuovi dipendenti nel 2025 dopo le 2.500 assunzioni del 2024. Il consorzio MBDA, che ha registrato ricavi per 4,9 miliardi di euro nel 2024 con un portafoglio ordini di 37 miliardi di euro, si prepara a sostenere una domanda crescente di sistemi missilistici in un contesto geopolitico sempre più instabile.

L’Italia partecipa attivamente a questa espansione con investimenti significativi negli stabilimenti di Roma e Napoli, dove sono previste l’apertura di nuove linee produttive e l’assunzione di 300 nuovi dipendenti. Il managing director di MBDA Italia, Giovanni Soccodato, ha evidenziato come l’azienda italiana punti a consolidare un backlog di 1 miliardo di euro di ordini per il 2025.

Implicazioni strategiche per l’Europa

La ripresa della produzione Storm Shadow/SCALP si inserisce in un contesto più ampio di riarmo e rafforzamento dell’autonomia strategica europea, accelerato dalle lezioni apprese dal conflitto ucraino e dall’incertezza sulla continuità dell’impegno americano nella sicurezza europea. L’accordo franco-britannico del luglio 2025, definito “Entente Industrielle” in richiamo all’Entente Cordiale del 1904, rappresenta un tentativo di costruire una capacità difensiva europea indipendente.

Il missile Storm Shadow/SCALP, insieme al futuro sistema FC/ASW (Future Cruise/Anti-Ship Weapon) in sviluppo congiunto tra Francia, Regno Unito e Italia, rappresenta la spina dorsale della capacità di attacco profondo europea. Questi sistemi d’arma sono progettati per garantire all’Europa una capacità di deterrenza credibile e una risposta militare efficace alle minacce contemporanee, senza dipendere esclusivamente dai sistemi americani.

La rinascita industriale di Storm Shadow simboleggia quindi il ritorno di un’arma concepita durante la Guerra Fredda per affrontare le sfide del XXI secolo, dimostrando come le intuizioni strategiche del passato possano trovare nuova vita nelle crisi contemporanee, quando l’Europa si trova nuovamente a dover garantire la propria sicurezza in un mondo sempre più instabile e imprevedibile. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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