Scarica l'App NewsRoom.
Non perderti le ULTIME notizie e le ALLERTA METEO in tempo reale.

Scarica GRATIS

Incidente Air India, il comandante avrebbe spento gli interruttori del carburante

Nuovi elementi dell’inchiesta sull’incidente aereo pongono sotto accusa il comportamento del pilota senior

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’incidente aereo del volo Air India, precipitato lo scorso mese nei pressi dello stato del Maharashtra, stanno facendo luce su una possibile causa scatenante della tragedia che ha scioccato il Paese. Secondo quanto riportato da fonti investigative interne all’autorità per l’aviazione civile indiana, il pilota senior alla guida dell’aereo avrebbe manualmente spento gli interruttori del carburante, provocando così il cedimento simultaneo dei motori.

La rivelazione è emersa dall’analisi dei dati recuperati dalla scatola nera e dal cockpit voice recorder. Le autorità, pur mantenendo il massimo riserbo sull’identità dei piloti coinvolti, confermano che gli investigatori stanno ora lavorando sull’ipotesi di un errore umano grave, che potrebbe configurarsi come atto intenzionale o negligenza professionale.

Il volo, un Boeing 737, era decollato regolarmente ma ha segnalato problemi tecnici pochi minuti dopo. Il contatto radio è stato perso poco prima dell’impatto con una zona collinare. Le manovre compiute nei momenti precedenti alla caduta sono ora oggetto di ricostruzione dettagliata, con particolare attenzione all’interazione tra i due piloti – uno dei quali, il comandante, risulta avere una lunga esperienza nei cieli nazionali ed esteri.

Dalla documentazione interna e dai log di comunicazione con la torre di controllo, emerge come non vi sia stata alcuna richiesta di aiuto o segnalazione di anomalia operativa fino al momento in cui l’aereo ha iniziato la discesa incontrollata. Questo particolare, combinato con l’atto di disattivazione degli interruttori carburante, ha sollevato preoccupazioni e domande tra esperti dell’aviazione, che ora attendono anche una perizia psicologica approfondita sui piloti.

Intanto, le famiglie delle vittime chiedono trasparenza e giustizia. «Vogliamo sapere la verità, qualunque essa sia. Se qualcuno ha sbagliato, deve renderne conto», ha dichiarato Ravi Malhotra, parente di una delle vittime. L’incidente ha causato la morte di 89 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, ed è già stato classificato come uno dei più gravi nella storia recente della compagnia.

Air India ha fatto sapere di collaborare pienamente con l’inchiesta e ha sospeso preventivamente altri tre piloti appartenenti allo stesso reparto del comandante coinvolto. La compagnia, sotto la nuova direzione di Tata Group, è attualmente al centro di un programma di ristrutturazione mirato a rilanciare la sicurezza operativa e la reputazione internazionale.

L’Autorità per la sicurezza aerea indiana ha annunciato che renderà pubblici i risultati preliminari entro due settimane. Intanto, cresce l’attenzione pubblica e mediatica su una vicenda che potrebbe avere serie ripercussioni sulla regolamentazione del trasporto aereo civile nel subcontinente. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

Add a comment

Lascia un commento