L’Italia è spaccata in due da un’estate che si presenta in tutta la sua ferocia, ma con tratti fortemente contrastanti tra Settentrione e Meridione. A dominare la scena resta l’anticiclone africano, che da giorni ha stabilito il suo quartier generale sul bacino del Mediterraneo centrale, proiettando un’ondata di calore senza precedenti soprattutto sulle regioni meridionali e sulle Isole Maggiori. Qui, l’atmosfera è rovente: l’entroterra siciliano si avvicina pericolosamente alla soglia dei 45°C, e non va meglio tra la Calabria, la Puglia e la Sardegna, dove il sole martella ininterrottamente e le temperature restano stabilmente sopra i 40°C.
Tuttavia, il contesto meteorologico sta lentamente cambiando al Nord, dove i primi segnali di cedimento dell’alta pressione cominciano a prendere forma. Già dalla serata di mercoledì 23 luglio, i rilievi alpini e prealpini saranno teatro di una crescente instabilità, con temporali localmente intensi che potranno estendersi nella notte anche alla fascia più settentrionale della pianura padana. È l’inizio di una fase dinamica che nelle 48 ore successive prenderà pieno corpo, accompagnata da un afflusso di aria più fresca e instabile in discesa dalla Francia.
Giovedì 24 luglio si preannuncia infatti come una giornata altamente instabile per le regioni settentrionali. Dopo una mattinata ancora parzialmente soleggiata, le prime ore del pomeriggio vedranno lo sviluppo di celle temporalesche via via più organizzate, che dalle aree alpine si muoveranno verso le pianure occidentali. Lombardia, Piemonte e ovest Emilia saranno le prime a essere coinvolte, ma l’attività temporalesca si estenderà progressivamente anche verso il Nord-Est, con fenomeni localmente forti accompagnati da colpi di vento, grandine e bruschi cali delle temperature.

Il fronte instabile continuerà la sua discesa verso Sud nella giornata di venerdì 25 luglio, espandendo gli effetti anche a parte del Centro Italia. Toscana, settori interni del Lazio e parte della Sardegna saranno interessati da rovesci e temporali, mentre al Nord l’instabilità si intensificherà ulteriormente, specie tra tardo pomeriggio e serata, con precipitazioni diffuse e localmente violente. In questo contesto, le temperature inizieranno a cedere anche sotto la media stagionale, un passaggio netto rispetto al caldo anomalo dei giorni precedenti.
Il culmine di questa fase perturbata è atteso per sabato 26 luglio, quando l’ingresso di masse d’aria più fresche dal Nord Europa intensificherà ulteriormente i contrasti termici, generando condizioni favorevoli a fenomeni intensi. Grandinate, raffiche di vento e nubifragi potranno colpire diverse aree del Nord, in particolare Liguria, Lombardia orientale, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Anche le regioni centrali – Lazio, Marche e Abruzzo – verranno interessate da acquazzoni sparsi, sebbene di intensità più localizzata. Sul fronte termico, si registrerà un vero e proprio tracollo: in molte zone del Nord e del Centro i valori massimi scenderanno al di sotto delle medie stagionali, una circostanza insolita nel cuore dell’estate. Stesso forte calo termico anche le il sud dove le temperature caleranno anche di 10/15°C rispetto a quelle rilevate in queste ore.

Il passaggio repentino dal caldo record a un clima decisamente più fresco e instabile rappresenta un evento meteorologico di rilievo, frutto di un mix esplosivo tra energia termica accumulata e l’arrivo di masse d’aria molto più fredde. Un’estate che, almeno per qualche giorno, abbandona le sue tinte africane per cedere il passo a uno scenario più nordico e movimentato. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!