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Meteo, Crisi Profonda dell’Estate per Molti Giorni: ecco Quando Tornerà l’Anticiclone

Una saccatura nord-atlantica spezza la continuità dell’estate con piogge, temporali e temperature sotto media almeno fino al 10 agosto.

L’irruzione di aria perturbata di matrice nord-atlantica, alimentata da un cavo depressionario con asse tra i Paesi baltici e il Mediterraneo centrale, ha aperto una fase decisamente instabile capace di scardinare la struttura anticiclonica che aveva governato buona parte di luglio, portando rovesci diffusi, temporali talora violenti e locali grandinate su numerosi settori dello Stivale, con accumuli puntuali che nelle aree comprese fra Polesine, Romagna e Marche possono avvicinare e in qualche specifico bacino superare la soglia dei 150–200 mm nel giro di poche ore.

L’energia in gioco deriva dal contrasto termico fra la massa d’aria fresca in discesa dal Mare del Nord e il calore residuo immagazzinato nelle basse troposfere mediterranee; il vortice depressionario, ben strutturato su tutti i livelli, pilota linee di instabilità che, muovendosi da nord-ovest verso sud-est, determinano la formazione di sistemi convettivi organizzati soprattutto lungo la dorsale appenninica centro-settentrionale e sulle pianure adriatiche. Il quadro termico subisce un ridimensionamento marcato: le analisi più recenti indicano anomalie negative comprese tra 2 °C e 7 °C rispetto al trentennio di riferimento 1991-2020, con l’anomalia più accentuata lungo il medio Adriatico, sulle Alpi e nelle aree interne delle Isole Maggiori.

Secondo la tendenza a medio termine, la fase più perturbata rimarrà attiva fino al 30 luglio, mentre fra il 31 e il 1 agosto il minimo principale tenderà ad allontanarsi verso levante consentendo un effimero rialzo barico; tuttavia, l’afflusso di aria relativamente fresca in quota manterrà una certa fioritura di nubi cumuliformi sui rilievi alpini e prealpini, con fenomeni pomeridiani che solo raramente riusciranno a sconfinare nelle adiacenti pianure del Nord-Est. Le temperature, pur recuperando qualche grado, resteranno ancora prossime o leggermente inferiori alle medie del periodo, segnatamente nelle conche interne e nelle valli appenniniche.

Nell’immediato seguito, fra il 2 e il 4 agosto, le simulazioni ensemble del modello ECMWF evidenziano la possibile discesa di un nuovo cavo depressionario atlantico destinato a riattivare condizioni di marcata instabilità su gran parte delle regioni settentrionali, con trasferimento dei nuclei temporaleschi verso le adriatiche centro-settentrionali e relative zone appenniniche; al Sud e sulle due isole maggiori prevarranno invece scenari decisamente più asciutti, pur con valori termici generalmente più miti rispetto alle fiammate di fine giugno.

Il prosieguo della prima decade di agosto si prospetta altrettanto dinamico: ulteriori affondi dal Nord-Atlantico, sostenuti da un vortice polare ricompattato e da un getto occidentale ben teso, potrebbero continuare a lambire l’Italia settentrionale e parte di quella centrale, innescando ripetuti episodi di instabilità convettiva soprattutto a ridosso di Alpi, Prealpi, Friuli, alto Veneto e dorsale tosco-emiliana; contestualmente, il campo termico rimarrebbe contenuto o localmente inferiore alle medie, con massime raramente oltrepassanti 30 °C sulle pianure padane e valori decisamente più gradevoli lungo l’arco alpino.

Soltanto nella seconda decade del mese, in particolare fra il 10 e il 15 agosto, le uscite a lungo termine di diversi centri internazionali lasciano intravedere un possibile cambio di passo: l’anticiclone nord-africano, indebolito ma non estinto, potrebbe tentare una nuova espansione verso il bacino centrale del Mediterraneo, spinto dall’approfondimento di una saccatura in oceano aperto e dal contestuale aumento del geopotenziale sulla fascia subtropicale. In tale scenario, le temperature tornerebbero a portarsi progressivamente su valori pienamente estivi, con punte oltre 35 °C nei settori interni del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, mentre al Nord la stabilità potrebbe risultare più fragile e intervallata da temporali di calore pomeridiani.

Tuttavia l’orizzonte temporale oltre i dieci giorni resta caratterizzato da un margine di incertezza fisiologico: la persistenza del flusso atlantico sul quadrante europeo, la posizione del vortice polare troposferico e la risposta in quota dell’anticiclone subtropicale costituiscono fattori di elevata variabilità, per cui il ritorno del caldo stabile potrebbe rivelarsi meno robusto di quanto indicato nell’ipotesi sinottica principale. Gli operatori economici e turistici, così come le amministrazioni locali preposte alla gestione del rischio idrogeologico e ai servizi di protezione civile, dovranno pertanto continuare a monitorare con attenzione gli aggiornamenti modellistici, specialmente in vista di eventuali criticità idro-pluviometriche che, in contesti orografici complessi come quello italiano, possono manifestarsi anche in presenza di precipitazioni non eccezionali ma concentrate su bacini fluviali vulnerabili.

L’estate italiana sta attraversando una pausa significativa, scandita da temperature sotto media e da una vivace alternanza di rovesci e schiarite che, nelle prossime dieci giornate, non sembra destinata a esaurirsi; solo verso la metà della seconda decade di agosto si profila la concreta possibilità di una ripresa anticiclonica più estesa e duratura, ma la solidità di tale configurazione resta subordinata all’evoluzione delle correnti atlantiche e agli scambi meridiani su scala emisferica, elementi che dovranno essere confermati o smentiti dalle successive corse modellistiche.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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