Il sud di Taiwan vive una delle emergenze meteorologiche più drammatiche della sua storia recente, con precipitazioni torrenziali che in una sola settimana hanno raggiunto volumi superiori alla media annuale dell’isola. La catastrofe ha causato quattro vittime, tre dispersi, settantasette feriti e l’evacuazione di oltre cinquemilanovecentobanca residenti, trasformando quello che era considerato uno dei settori agricoli più fertili dell’arcipelago in un’area devastata da inondazioni e smottamenti senza precedenti.
Secondo i dati ufficiali della Central Weather Administration taiwanese, le stazioni meteorologiche delle zone montuose meridionali hanno registrato accumuli pluviometrici superiori ai due metri e sessanta centimetri negli ultimi sette giorni, una quantità che supera la media annuale di Taiwan, attestata intorno ai due metri e dieci centimetri. Questo fenomeno straordinario rappresenta un evento meteorologico mai documentato con simile intensità nella storia recente dell’isola, dove le precipitazioni si sono concentrate principalmente nelle province di Kaohsiung, Pingtung, Tainan e nelle aree montane circostanti.
La genesi di questa emergenza climatica affonda le sue radici nel mese di luglio, quando una vasta depressione atmosferica combinata con persistenti correnti sudoccidentali ha innescato una sequenza di eventi meteorologici estremi che hanno messo in ginocchio il territorio. Il premier taiwanese Cho Jung-tai, durante la sua visita nella città di Tainan, ha sottolineato la gravità eccezionale della situazione dichiarando che raramente il paese aveva affrontato una tempesta di simile intensità e durata. Le sue parole hanno evidenziato come le precipitazioni non abbiano mai cessato di interessare l’area dal passaggio del tifone Danas, avvenuto appena un mese prima, creando una condizione di saturazione idrica del terreno che ha amplificato gli effetti delle successive piogge torrenziali.
L’evacuazione di massa ordinata dalle autorità locali ha assunto proporzioni storiche, tanto che il sindaco di Kaohsiung, Chen Chi-mai, l’ha definita la più imponente degli ultimi dieci anni. Oltre duemila persone rimangono ancora impossibilitate a fare ritorno nelle proprie abitazioni, in particolare nei villaggi montani delle contee di Kaohsiung e Pingtung, dove l’instabilità idrogeologica continua a rappresentare un pericolo concreto per la popolazione civile. Le operazioni di evacuazione hanno coinvolto non solo i centri abitati nelle aree più esposte, ma anche numerose strutture produttive e infrastrutture strategiche che si trovano nelle zone maggiormente colpite dalle inondazioni.
Le squadre di soccorso impegnate nelle operazioni di emergenza stanno lavorando ininterrottamente per ripristinare la viabilità nelle strade interrotte e garantire la distribuzione di beni di prima necessità, cibo e forniture mediche alle popolazioni isolate. Tuttavia, le condizioni del terreno e la persistente instabilità meteorologica continuano a rendere particolarmente complesse le operazioni di soccorso, con numerose arterie stradali ancora impraticabili e diverse aree montane completamente isolate. Il sindaco di Kaohsiung ha ribadito più volte l’appello alla popolazione locale di evitare assolutamente di recarsi nelle zone montane, definendo la situazione estremamente pericolosa a causa dell’elevato rischio di frane e smottamenti.
La risposta istituzionale all’emergenza ha visto il coinvolgimento diretto del premier Cho Jung-tai, che ha annunciato la predisposizione di un bilancio straordinario destinato al finanziamento degli sforzi di soccorso e alla successiva ricostruzione delle aree colpite. Questa misura rappresenta un riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento e della necessità di mobilitare risorse economiche adeguate per far fronte ai danni ingenti subiti dal territorio, dalle infrastrutture e dal tessuto produttivo locale, in particolare nel settore agricolo che costituisce una delle principali fonti di reddito per le comunità rurali del sud dell’isola.
L’attuale situazione di emergenza rappresenta il drammatico epilogo di una catena di eventi meteorologici estremi iniziata con il passaggio del tifone Danas nel mese di luglio precedente. Quel ciclone tropicale aveva già causato danni considerevoli alla costa occidentale di Taiwan, generando venti di intensità record e provocando il crollo di oltre tremila pali dell’illuminazione pubblica, un evento descritto dalle autorità locali come un disastro senza precedenti per l’infrastruttura elettrica dell’isola. La combinazione degli effetti residui di quel primo evento estremo con le successive precipitazioni torrenziali ha creato le condizioni per l’attuale catastrofe idrogeologica.
Repeated bouts of rain and flooding in central and southern Taiwan are testing residents’ patience as they brace for more damage.#Taiwan #Flood
— Taiwan News 247 (@TaiwanNews247) August 3, 2025
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Le previsioni meteorologiche elaborate dalla Central Weather Administration indicano un graduale attenuarsi delle precipitazioni più intense, tuttavia permangono attivi tutti gli avvisi per il rischio di frane e inondazioni nelle zone montuose del sud dell’isola. Gli esperti meteorologi sottolineano come la saturazione idrica dei terreni manterrà elevato il livello di pericolosità anche nelle prossime settimane, richiedendo un monitoraggio costante delle condizioni di stabilità idrogeologica e la prosecuzione delle misure precauzionali per la popolazione civile.
Questo evento meteorologico estremo si inserisce in un contesto più ampio di cambiamenti climatici che stanno interessando l’intera regione del Pacifico occidentale, dove si registra un aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni estremi. Taiwan, per la sua posizione geografica strategica lungo le rotte dei tifoni e per la conformazione orografica caratterizzata da rilievi montani che favoriscono l’intensificazione delle precipitazioni, risulta particolarmente esposta a questi fenomeni che rappresentano una sfida crescente per le politiche di protezione civile e di adattamento climatico dell’isola.
This afternoon: A jaw-dropping storm sweeps the city — seen from the 85th floor of Taipei 101. Nature's drama, sky-high.
— Weather Monitor (@WeatherMonitors) August 2, 2025
📍Taipei, Taiwan. pic.twitter.com/c9LMJdP6dr
La gestione dell’emergenza ha evidenziato l’efficacia del sistema di allerta precoce taiwanese e la capacità di coordinamento tra le diverse autorità locali e nazionali coinvolte nelle operazioni di soccorso. Tuttavia, l’eccezionalità dell’evento ha anche messo in luce la necessità di rafforzare ulteriormente le infrastrutture di protezione idraulica e di migliorare la resilienza del territorio nei confronti di fenomeni meteorologici estremi che, secondo le previsioni climatiche, potrebbero diventare sempre più frequenti negli anni futuri.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!