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Meteo, Allerta Grandine per le Prossime Ore: Ecco le Aree a Rischio

Allerta gialla della Protezione Civile per temporali e grandine in nove regioni italiane nella giornata di giovedì 14 agosto, con fenomeni previsti nel pomeriggio.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un avviso di condizioni meteorologiche avverse che interesserà nove regioni italiane nella giornata di giovedì 14 agosto 2025, con Allerta Meteo GIALLA per rischio temporali e possibili grandinate che potrebbero colpire ampie porzioni del territorio nazionale durante le ore pomeridiane.

La configurazione atmosferica attuale, caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone africano Caronte, non esclude paradossalmente lo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi, particolarmente nelle ore più calde della giornata quando il contrasto termico tra l’aria rovente degli strati bassi e quella più fresca in quota innesca i cosiddetti temporali termoconvettivi. Questa dinamica meteorologica, tipica dei periodi di forte caldo estivo, crea le condizioni ideali per la formazione di celle temporalesche capaci di scaricare improvvisamente grandine, venti forti e precipitazioni intense.

L’Abruzzo risulta tra le regioni maggiormente interessate dall’allerta, con particolare riferimento al Bacino dell’Aterno, area che comprende L’Aquila e i territori circostanti, alla Marsica nella provincia aquilana e al Bacino Alto del Sangro che include i comuni montani della provincia di L’Aquila. La configurazione orografica di questa regione, caratterizzata dalla presenza dei rilievi appenninici, favorisce il sollevamento orografico delle masse d’aria calda, amplificando l’instabilità atmosferica e creando condizioni propizie per lo sviluppo di cumulonembi torreggianti.

La Basilicata presenta un quadro di allertamento esteso che coinvolge praticamente l’intero territorio regionale attraverso le zone identificate con le sigle Basi-A2, Basi-A1, Basi-E2, Basi-D, Basi-E1, Basi-C e Basi-B, una copertura geografica che include sia le aree ioniche che quelle tirreniche della regione, dai rilievi del Pollino fino alle zone costiere. La particolare morfologia della Basilicata, caratterizzata da un territorio prevalentemente collinare e montuoso, contribuisce ad intensificare i fenomeni convettivi durante le ore pomeridiane quando il riscaldamento diurno raggiunge il suo apice.

La situazione in Calabria appare particolarmente complessa data l’estensione dell’allerta che riguarda entrambi i versanti regionali, dal Versante Jonico Centro-settentrionale e Centro-meridionale fino al Versante Tirrenico nelle sue diverse articolazioni geografiche, includendo le sezioni Settentrionale, Centro-settentrionale, Centro-meridionale e Meridionale, oltre ai settori Jonico Settentrionale e Meridionale. La Calabria presenta inoltre un’allerta gialla per rischio idrogeologico che si sovrappone a quella per temporali, evidenziando la possibilità di effetti al suolo particolarmente significativi.

Il Lazio vede interessate dall’allerta alcune delle zone più sensibili dal punto di vista idrogeologico, tra cui l’Appennino di Rieti dove la combinazione tra rilievi montuosi e temperature elevate può favorire lo sviluppo di temporali intensi, il Bacino Medio Tevere che comprende la capitale e i territori limitrofi, il Bacino del Liri nella provincia di Frosinone e l’area dell’Aniene che attraversa diversi comuni della provincia romana. La presenza di Roma all’interno dell’area di allerta assume particolare rilevanza considerando l’alta densità abitativa e la vulnerabilità delle infrastrutture urbane ai fenomeni meteorologici intensi.

La Lombardia presenta un quadro di allerta che si concentra principalmente sulle zone alpine e prealpine, includendo la Bassa pianura centro-occidentale e centro-orientale, l’Alta pianura orientale, la Pianura centrale con il cruciale Nodo Idraulico di Milano, la Valchiavenna e la Media-bassa Valtellina, le zone dei Laghi e Prealpi Varesine, la Valcamonica, i Laghi e Prealpi orientali, l’Appennino pavese, il Lario e Prealpi occidentali, le Orobie bergamasche, la Bassa pianura orientale e occidentale, e l’Alta Valtellina. Il Centro Operativo Comunale della Protezione civile è stato attivato per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e per coordinare gli eventuali interventi nella città di Milano.

Il Molise risulta interessato dall’allerta nelle zone denominate Frentani-Sannio-Matese e Alto Volturno-Medio Sangro, aree che comprendono i rilievi montuosi della regione dove l’orografia favorisce l’innesco di fenomeni temporaleschi durante le ore pomeridiane. La particolare conformazione geografica del Molise, caratterizzata dalla presenza di rilievi che si estendono dall’Appennino centrale verso l’Adriatico, crea corridoi naturali che possono convogliare e intensificare i fenomeni meteorologici.

La Sicilia presenta un’articolazione complessa dell’allerta che copre l’intero territorio regionale attraverso diverse zone, dal Sud-Orientale versante ionico al Nord-Orientale versante tirrenico e isole Eolie, dal Centro-Settentrionale versante tirrenico al Nord-Occidentale e isole Egadi e Ustica, dal Sud-Occidentale e isola di Pantelleria al Centro-Meridionale e isole Pelagie, includendo anche il Sud-Orientale versante Stretto di Sicilia, il Bacino del Fiume Simeto e il Nord-Orientale versante ionico. La vastità dell’allerta siciliana evidenzia come l’intera isola sia esposta al rischio di fenomeni temporaleschi intensi, con particolare attenzione alle zone interne dove il contrasto termico risulta più marcato.

Il Trentino Alto Adige vede coinvolta nella allerta la Provincia Autonoma di Bolzano, territorio particolarmente esposto ai fenomeni temporaleschi alpini dove l’orografia montagnosa favorisce lo sviluppo di celle convettive intense durante le ore più calde della giornata. La zona alpina rappresenta tradizionalmente un’area di particolare vigilanza durante i periodi di instabilità atmosferica estiva, quando i temporali di calore possono assumere caratteristiche di particolare violenza.

L’Umbria conclude il panorama delle regioni interessate dall’allerta con le zone Chiani-Paglia, Nera-Corno, Trasimeno-Nestore, Chiascio-Topino, Medio Tevere e Alto Tevere, una copertura che include praticamente l’intero territorio regionale dai rilievi appenninici alle valli interne. La configurazione geografica dell’Umbria, caratterizzata dalla presenza di rilievi montuosi che si alternano a valli e conche interne, crea microclimi favorevoli allo sviluppo di fenomeni temporaleschi localizzati ma potenzialmente intensi.

Le previsioni meteorologiche indicano che i fenomeni temporaleschi si svilupperanno prevalentemente durante le ore pomeridiane di giovedì 14 agosto, quando il riscaldamento diurno raggiungerà il suo apice e l’energia convettiva disponibile per l’innesco dei temporali risulterà massima. Le analisi di Nesroom Italia sottolineano come questi temporali termoconvettivi, pur essendo tipicamente brevi e localizzati, possano produrre effetti significativi in termini di precipitazioni intense, grandine di medie dimensioni, raffiche di vento improvvise e attività elettrica sostenuta.

La configurazione sinottica attuale vede la presenza di una circolazione depressionaria in quota che avvolge parzialmente le regioni meridionali italiane, creando condizioni di instabilità che si sovrappongono al dominio dell’anticiclone africano. Questa particolare situazione meteorologica favorisce lo sviluppo di temporali capaci di “bucare” la cupola anticiclonica, permettendo lo sfogo dell’energia accumulata negli strati bassi dell’atmosfera attraverso fenomeni convettivi intensi ma generalmente di breve durata.

I temporali previsti per la giornata di giovedì 14 agosto si inquadrano nel contesto della quarta ondata di calore dell’estate 2025, caratterizzata da temperature eccezionalmente elevate che nelle pianure del Nord Italia raggiungono i 37-38°C e nelle aree interne del Centro-Sud possono toccare i 39-40°C. Il contrasto termico tra queste temperature elevate al suolo e l’aria più fresca presente negli strati superiori dell’atmosfera fornisce l’energia necessaria per alimentare i processi convettivi che porteranno alla formazione dei temporali pomeridiani.

La localizzazione geografica dei fenomeni temporaleschi si concentrerà prevalentemente sui rilievi montuosi e collinari, dove l’effetto orografico amplifica il sollevamento delle masse d’aria calda, ma non escludono possibili estensioni verso le aree di pianura limitrofe, specialmente durante le ore serali quando la convergenza dei venti termici può favorire la propagazione delle celle temporalesche verso quote più basse.

Le autorità di protezione civile raccomandano particolare attenzione durante lo svolgimento di attività all’aperto nelle aree interessate dall’allerta, con particolare riferimento alle escursioni in montagna, alle grigliate e ai pic-nic che potrebbero essere compromessi dal rapido deterioramento delle condizioni meteorologiche durante le ore pomeridiane. La natura improvvisa e localizzata di questi fenomeni richiede un monitoraggio costante dell’evoluzione delle condizioni atmosferiche, specialmente considerando che i temporali estivi possono svilupparsi rapidamente passando da condizioni di cielo sereno a rovesci intensi nell’arco di poche decine di minuti.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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