Jannik Sinner raggiunge la finale degli US Open 2025 dopo una semifinale drammatica contro Felix Auger-Aliassime, vinta con il punteggio di 6-1 3-6 6-3 6-4 nonostante un problema fisico che ha condizionato l’andamento del match per oltre un’ora di gioco. L’altoatesino, numero uno del ranking mondiale, ha dovuto affrontare un fastidio addominale che si è manifestato durante il secondo set, costringendolo a richiedere un medical time-out e a uscire dal campo accompagnato dal fisioterapista per ricevere un trattamento negli spogliatoi.
Il problema si è presentato quando Sinner si trovava sotto 4-3 nel secondo parziale, dopo aver dominato il primo set con un perentorio 6-1 in quarantatré minuti. L’azzurro ha iniziato a toccarsi ripetutamente la zona addominale, mostrando evidenti segni di disagio fisico che hanno immediatamente allarmato il pubblico presente all’Arthur Ashe Stadium. La situazione si è aggravata al termine della frazione, persa per 6-3, quando Sinner ha chiamato l’intervento del fisioterapista ed è uscito dal campo per sottoporsi a un trattamento di circa tre minuti negli spogliatoi.
Le ripercussioni del fastidio addominale sono state evidenti nell’andamento tecnico del match, con la velocità media del servizio di Sinner che è calata drasticamente rispetto ai valori del primo set. Dai 201 chilometri orari di media registrati nella frazione d’apertura, la prima di servizio è scesa a 188 chilometri orari nel terzo parziale, mentre la seconda è diminuita da 159 a 156 chilometri orari. Questa riduzione della potenza al servizio ha permesso ad Auger-Aliassime di acquisire maggiore fiducia e di mettere sotto pressione il campione in carica, che ha dovuto modificare completamente il proprio approccio tattico per compensare le limitazioni fisiche.
Nonostante le difficoltà fisiche evidenti, Sinner ha dimostrato carattere e determinazione straordinari nel gestire la situazione critica. Al rientro in campo dopo il medical time-out, l’azzurro è apparso più concentrato e determinato, riuscendo a tenere il primo turno di servizio del terzo set senza concedere punti all’avversario. La sua capacità di mascherare il dolore e di adattare il proprio gioco alle condizioni fisiche precarie ha rappresentato un aspetto fondamentale per ribaltare l’inerzia del match, che sembrava essersi spostata decisamente a favore del canadese.
Il numero uno del mondo ha mostrato una maturità tattica impressionante, modificando le rotazioni al servizio e alzando la percentuale di prime palle per limitare l’impatto del problema fisico. Nel terzo set, nonostante le limitazioni evidenti, è riuscito a vincere il novanta percento dei punti con la prima di servizio e il settantatré percento con la seconda, dimostrando una capacità di adattamento che distingue i campioni dai semplici giocatori di talento. La conquista del terzo parziale con il punteggio di 6-3 ha rappresentato un momento di svolta cruciale per l’economia dell’incontro.
Il quarto set si è rivelato il più combattuto dell’intero match, con Sinner costretto ad annullare cinque palle break nei primi due turni di battuta, dimostrando una resistenza mentale e fisica straordinaria. Una di queste occasioni è stata cancellata con un rovescio in controbalzo stretto di rara bellezza tecnica, che ha galvanizzato il pubblico e segnato il momento di massima tensione della serata. Il break decisivo è arrivato nel quinto gioco, quando l’azzurro è riuscito a strappare il servizio al canadese e a mantenere il vantaggio fino alla conclusione del match.
Nel post-partita, Sinner si è affrettato a rassicurare sulle proprie condizioni fisiche, spiegando che il fastidio si era manifestato improvvisamente durante il secondo set. “Nel secondo set dopo un servizio ho sentito qualcosina e mi sono preoccupato. Poi dopo il trattamento mi sono sentito meglio. Non è niente di grave, sono tornato a servire meglio verso fine partita”, ha dichiarato l’azzurro durante l’intervista in campo, cercando di minimizzare l’accaduto in vista della finale di domenica contro Carlos Alcaraz.
Le dichiarazioni più dettagliate sono arrivate durante la conferenza stampa successiva, dove Sinner ha fornito ulteriori particolari sull’episodio: “Ho sentito solo un piccolo fastidio dopo un servizio sul 4-3 del secondo set. Dopo il trattamento mi sono sentito subito meglio, fino a non avvertire più nulla. Ho ripreso a servire normalmente, quindi non c’è motivo di preoccuparsi”. Il tennista ha sottolineato di essere uscito dal campo esclusivamente per precauzione e che la situazione era completamente sotto controllo, senza alcun rischio per la finale di domenica.
Anche il coach Simone Vagnozzi ha voluto tranquillizzare l’ambiente, confermando che non ci sono particolari preoccupazioni per le condizioni fisiche del suo assistito: “Nulla di grave, il trattamento fisioterapico è stato efficace”. Il tecnico ha aggiunto che Sinner “arriva in finale con tanta fiducia” e che domenica la squadra sarà completamente pronta per affrontare la sfida contro lo spagnolo, che ha sconfitto Novak Djokovic in tre set nella propria semifinale senza mostrare alcun segno di cedimento fisico.
L’episodio ha inevitabilmente riportato alla memoria alcuni precedenti problemi fisici di Sinner in tornei recenti, alimentando preoccupazioni tra i tifosi dell’azzurro. A Cincinnati, poche settimane prima degli US Open, l’italiano aveva dovuto ritirarsi dalla finale contro lo stesso Alcaraz dopo appena venti minuti di gioco a causa di un virus che lo aveva colpito nelle ore precedenti al match. Anche durante gli Australian Open del 2024, Sinner aveva accusato fastidi addominali che si erano poi rivelati essere problemi intestinali legati all’alimentazione pre-gara.
La finale di domenica 7 settembre alle ore venti italiane contro Carlos Alcaraz rappresenta l’ennesimo capitolo di una rivalità che sta definendo il futuro del tennis mondiale. Per Sinner si tratta della quinta finale Slam consecutiva e della sesta in carriera, un record che lo colloca tra i giocatori più costanti dell’era moderna. Lo spagnolo arriva all’appuntamento senza aver perso nemmeno un set durante tutto il torneo, dopo aver liquidato Djokovic con un convincente 6-4 7-6 6-2 che non ha lasciato spazio a dubbi sulla sua condizione fisica e mentale.
La posta in palio non potrebbe essere più alta: oltre al titolo degli US Open, i due giovani campioni si contenderanno anche la prima posizione del ranking mondiale, con Alcaraz che potrà riconquistare lo scettro di numero uno in caso di vittoria. La rivalità tra l’italiano e lo spagnolo, iniziata proprio agli US Open nel 2022 con una memorabile sfida al quarto turno vinta dal murciano in cinque set, rappresenta oggi il duello più affascinante del panorama tennistico internazionale. I due si sono già affrontati nelle finali di Roland Garros e Wimbledon nel corso di questa stagione, con il bilancio che pende leggermente a favore di Alcaraz.
L’incognita delle condizioni fisiche di Sinner, seppur minimizzata dalle dichiarazioni ufficiali di giocatore e staff tecnico, aggiunge un elemento di imprevedibilità a quello che si preannuncia come uno degli appuntamenti più spettacolari dell’anno tennistico. La capacità dimostrata dall’azzurro di superare il momento di difficoltà contro Auger-Aliassime, gestendo il match con il freno a mano tirato per oltre un’ora di gioco, testimonia la sua maturità e la sua determinazione nei momenti più delicati delle grandi sfide.
Domenica sera, sotto i riflettori dell’Arthur Ashe Stadium e davanti a milioni di spettatori in tutto il mondo, Jannik Sinner avrà l’opportunità di dimostrare ancora una volta che i veri campioni si riconoscono non solo dal talento, ma dalla capacità di superare le avversità e di trovare dentro sé stessi le risorse necessarie per eccellere quando la posta in palio è massima. La finale contro Alcaraz rappresenta molto più di una semplice partita di tennis: è il confronto tra due generazioni di fenomeni che stanno riscrivendo la storia di questo sport.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!