Charles James Kirk, noto come Charlie, trentunenne attivista politico conservatore statunitense e cofondatore dell’organizzazione Turning Point USA, è morto il 10 settembre 2025 dopo essere stato colpito da un proiettile al collo durante un evento universitario presso la Utah Valley University di Orem, nello stato dello Utah. Il giovane leader conservatore stava tenendo una presentazione nell’ambito del tour American Comeback Tour quando è stato raggiunto dal colpo fatale sparato da circa duecento metri di distanza.
Nato il 14 ottobre 1993 ad Arlington Heights, nell’Illinois, Kirk crebbe nei sobborghi di Chicago da una famiglia della classe media: la madre lavorava come consulente per la salute mentale, mentre il padre era architetto. Durante l’adolescenza dimostrò un precoce interesse per la politica, distinguendosi nel 2010 come volontario nella campagna senatoriale del repubblicano Mark Kirk, del quale non era parente nonostante l’omonimia. Al liceo si impegnò in diverse attività extracurriculari, raggiungendo il grado di Eagle Scout nei Boy Scouts d’America e militando nella squadra di basket della Wheeling High School.
Il percorso politico di Kirk iniziò a delinearsi durante gli anni del liceo, quando nel 2012 scrisse a Breitbart News denunciando presunti contenuti di orientamento progressista nei libri di testo scolastici. L’articolo, intitolato “Liberal Bias Starts in High School Economics Textbooks”, gli valse una prima apparizione televisiva su Fox Business, segnando l’inizio della sua carriera mediatica. Dopo il diploma nel 2012, Kirk si iscrisse al Harper College vicino a Chicago, ma abbandonò presto gli studi senza conseguire una laurea per dedicarsi completamente all’attivismo politico.
L’incontro che cambiò la sua vita avvenne durante un evento della Benedictine University, dove conobbe Bill Montgomery, un imprenditore in pensione e attivista del Tea Party di oltre cinquant’anni più anziano. Montgomery, impressionato dalle capacità oratorie del diciottenne, lo incoraggiò a non frequentare l’università e a impegnarsi a tempo pieno nell’attivismo conservatore. Da questo sodalizio nacque nel giugno 2012 Turning Point USA, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata il giorno dopo la sua diploma di scuola superiore con l’obiettivo di promuovere i valori conservatori nei campus universitari tradizionalmente orientati verso posizioni progressiste.
Il successo di Turning Point USA fu rapido e impressionante grazie anche all’incontro fortuito di Kirk con Foster Friess, un influente donatore repubblicano, durante la Convention Nazionale Repubblicana del 2012. Friess accettò di finanziare l’organizzazione, permettendole di espandersi rapidamente fino a raggiungere oltre 850 sedi universitarie in tutto il territorio statunitense. L’organizzazione sviluppò iniziative controverse come la Professor Watchlist e la School Board Watchlist, strumenti volti a identificare e denunciare pubblicamente docenti e amministratori scolastici considerati di orientamento progressista.
Nel corso degli anni, Kirk ampliò la sua rete di influenza creando diverse organizzazioni satellite: Turning Point Action nel 2019, focalizzata sull’advocacy politica e sul sostegno elettorale ai candidati conservatori, Turning Point Faith per mobilitare le comunità religiose cristiane, e Turning Point Academy per offrire percorsi educativi basati su valori tradizionali. Il fatturato complessivo dell’impero mediatico di Kirk raggiunse dimensioni considerevoli, con Turning Point USA che registrò entrate per 79,2 milioni di dollari nel 2022, mentre il salario personale di Kirk superò i 325.000 dollari annui.
La svolta nella carriera di Kirk avvenne con l’ascesa politica di Donald Trump. Inizialmente scettico nei confronti del magnate newyorkese, Kirk divenne progressivamente uno dei suoi più fedeli alleati, trasformando Turning Point USA in una componente centrale del movimento Make America Great Again. Durante la campagna presidenziale del 2016, Kirk lavorò come assistente personale di Donald Trump Jr., instaurando un rapporto di amicizia che si sarebbe mantenuto nel tempo. La sua lealtà verso Trump lo portò a parlare alla Convention Nazionale Repubblicana del 2016 e a essere ricevuto alla Casa Bianca più di cento volte durante la presidenza Trump.
Il ruolo di Kirk nel tentativo di contestare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 fu significativo e controverso. Immediatamente dopo la sconfitta elettorale di Trump, Kirk promosse attivamente le false affermazioni riguardanti presunte frodi elettorali, guidando il 5 novembre 2020 una protesta Stop the Steal presso il Maricopa Tabulation Center di Phoenix. Il 5 gennaio 2021, il giorno precedente l’assalto al Campidoglio, Kirk annunciò sui social media che Turning Point Action e Students for Trump stavano inviando più di ottanta autobus di sostenitori nella capitale federale, anche se successivamente si scoprì che furono organizzati soltanto sette autobus con trecentocinquanta studenti a bordo.
Durante gli eventi del 6 gennaio 2021, Kirk mantenne una posizione ambigua, sostenendo successivamente che gli atti violenti al Campidoglio non costituissero un’insurrezione e non rappresentassero i comuni sostenitori di Trump. Convocato davanti alla Commissione Speciale della Camera sull’Assalto del 6 gennaio, Kirk si avvalse del privilegio del Quinto Emendamento contro l’autoincriminazione, pur fornendo alla commissione ottomila pagine di documenti in risposta alle richieste investigative.
Parallelamente alla sua attività politica, Kirk sviluppò una presenza mediatica di rilievo attraverso The Charlie Kirk Show, un programma radiofonico quotidiano che attraeva oltre cinquecentomila ascoltatori mensili. I suoi profili sui social media raggiunsero milioni di follower: 5,5 milioni su X, 3,8 milioni su YouTube e 6,9 milioni su Instagram. Kirk era diventato una figura riconoscibile per i suoi frequenti interventi televisivi, specialmente su Fox News, dove aveva assunto occasionalmente il ruolo di co-conduttore di Fox & Friends.
Le posizioni politiche di Kirk spaziavano su diversi temi sensibili del dibattito pubblico americano. Fervente sostenitore del Secondo Emendamento, dichiarò pubblicamente di ritenere accettabile “il costo, purtroppo, di alcune morti per arma da fuoco ogni anno” per preservare il diritto costituzionale al possesso di armi. Si oppose fermamente all’aborto, definendolo “l’Olocausto della nostra epoca”, e criticò aspramente i diritti LGBTQ+, arrivando a citare passi biblici per sostenere le sue posizioni contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le terapie di affermazione di genere per le persone transgender.
Kirk promosse inoltre teorie controverse riguardanti il cambiamento climatico, di cui negava l’origine antropica, e diffuse disinformazione durante la pandemia di COVID-19, mettendo in dubbio l’efficacia dei vaccini e delle misure di contenimento. Le sue dichiarazioni su figure storiche come Martin Luther King Jr. e su eventi contemporanei come la morte di George Floyd gli valsero accuse di razzismo da parte dei critici, mentre i suoi sostenitori lo consideravano un coraggioso difensore dei valori tradizionali americani.
Nel maggio 2021, Kirk sposò Erika Lane Frantzve, ex Miss Arizona 2012 e imprenditrice nel settore immobiliare, durante una cerimonia celebrata a Scottsdale, in Arizona. La coppia ebbe due figli: una bambina nata nell’agosto 2022 e un maschio nato nel maggio 2024. Erika, laureata in Scienze Politiche all’Arizona State University e con un dottorato in Leadership Cristiana, condivideva i valori religiosi del marito e gestiva diverse attività imprenditoriali, tra cui il marchio di abbigliamento religioso Proclaim Streetwear e l’organizzazione no-profit Everyday Heroes Like You.
La vita familiare di Kirk era frequentemente documentata sui social media della moglie, che condivideva con i suoi oltre cinquecentomila follower momenti di intimità domestica e valori cristiani. I coniugi Kirk rappresentavano un modello di famiglia conservatrice americana, combinando successo professionale, fede religiosa e impegno politico in un’immagine pubblica attentamente costruita.
Il contributo di Kirk alla vittoria elettorale di Trump nel 2024 fu ampiamente riconosciuto dall’establishment repubblicano. Attraverso l’iniziativa chase the vote, Turning Point USA aveva investito risorse significative nella mobilitazione degli elettori negli stati chiave, contribuendo alla registrazione di decine di migliaia di nuovi votanti repubblicani. Il tour You’re Being Brainwashed, che Kirk condusse in venticinque campus universitari prima delle elezioni, generò oltre due miliardi di visualizzazioni sui social media e fu considerato cruciale per l’aumento del sostegno di Trump tra i giovani elettori.
L’attentato che è costo la vita a Kirk è avvenuto durante il primo appuntamento dell’American Comeback Tour, una tournée universitaria programmata per quindici date in due mesi attraverso tutto il territorio nazionale. L’evento della Utah Valley University, che doveva essere il primo di una serie di dibattiti aperti con gli studenti universitari secondo il format Prove Me Wrong, fu interrotto tragicamente dopo circa venti minuti dall’inizio della presentazione. Il proiettile che ha colpito Kirk è stato sparato dal tetto del Losee Center, un edificio situato a circa duecento metri di distanza dal gazebo dove si svolgeva l’evento.
Le indagini condotte dall’FBI hanno portato all’arresto di due sospettati inizialmente, successivamente rilasciati quando si è appurato che non avevano collegamenti con la sparatoria. Le autorità hanno diffuso le immagini del presunto assassino, descritto come una persona di età universitaria con occhiali da sole neri, cappellino da baseball, camicia nera a maniche lunghe e jeans, offrendo una ricompensa di centomila dollari per informazioni utili alla sua cattura.
La morte di Kirk ha suscitato reazioni immediate e intense nell’ambiente politico americano. Il presidente Trump ha ordinato che le bandiere americane vengano esposte a mezz’asta fino alla domenica successiva e ha annunciato l’intenzione di conferire a Kirk la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile statunitense. Nel suo messaggio di cordoglio, Trump ha accusato la “sinistra radicale” di aver creato un clima di odio che avrebbe contribuito all’assassinio, definendo Kirk “grande e persino leggendario” e sottolineando che “nessuno ha capito o posseduto il cuore della gioventù negli Stati Uniti d’America meglio di Charlie”.
L’eredità politica di Kirk rimane oggetto di valutazioni contrastanti. I suoi sostenitori lo ricordano come un pioniere del conservatorismo giovanile americano, capace di trasformare un’organizzazione nata in un garage di periferia in un impero mediatico da decine di milioni di dollari. I critici, invece, lo considerano un promotore di divisioni sociali e disinformazione, responsabile di aver radicalizzato una generazione di giovani conservatori attraverso posizioni estremiste su temi sensibili come i diritti civili e la democrazia elettorale.
L’assassinio di Kirk rappresenta un momento di svolta nella crescente polarizzazione della società americana, dove la violenza politica sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. Il suo impatto sul movimento conservatore giovanile e sul futuro di Turning Point USA rimane da valutare, mentre il Paese si interroga sulle conseguenze di un clima politico sempre più radicalizzato e divisivo che ha trovato in questo tragico evento una delle sue manifestazioni più drammatiche.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!