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Rai 2 sospende “Ore 14” di Milo Infante e , Ecco cosa andrà in onda al suo posto

Rai 2 sospende Milo Infante e Pierlugi Diaco, fermati Ore 14 e Bella Ma’. Ecco cosa andrà in onda al loro posto.

Dopo una sola settimana di messa in onda della nuova stagione, il primo pomeriggio di Rai 2 ha dovuto rinunciare alla presenza abituale di «Ore 14», il talk di cronaca e approfondimento condotto da Milo Infante, che da ieri non figura nel palinsesto per lasciare spazio alla diretta integrale dei Campionati mondiali di atletica leggera in corso a Tokyo, scelta che ha colto di sorpresa parte del pubblico ma che rientra nella strategia editoriale adottata dalla tv di Stato ogni volta che eventi sportivi di portata globale coincidono con la fascia oraria di maggiore interesse per gli spettatori italiani, orientati a seguire in tempo reale finali e batterie decisive.

La decisione di lasciare libero il segmento al confine tra il Tg2 delle 13 e il day time generalista trova la propria ratio nel fuso orario giapponese, che spinge gli appuntamenti clou del medagliere alla soglia delle 14 italiane, rendendo impossibile qualunque differita senza pregiudicare il senso di partecipazione collettiva che caratterizza ogni competizione mondiale; di conseguenza, la direzione palinsesto ha optato per una diretta continua, affiancando la redazione di Rai Sport ai telecronisti inviati allo stadio Olimpico di Tokyo e spostando temporaneamente l’approfondimento di cronaca nera e giudiziaria in prima serata, dove lo stesso Milo Infante potrà disporre di tempi più distesi e di una platea potenzialmente più ampia.

Non si tratta di un episodio isolato: nelle passate stagioni la rete ha ripetutamente sacrificato produzioni del daytime, dal contenitore «Detto Fatto» agli spazi per ragazzi, quando l’attenzione dell’opinione pubblica gravitava su rassegne sportive di simile rilievo, a conferma di come il mandato di servizio pubblico contempli l’obbligo di garantire la copertura integrale di eventi che valorizzano l’immagine del Paese e promuovono la pratica sportiva, un dossier che vede Rai impegnata a fronteggiare la concorrenza delle piattaforme digitali attraverso la forza della diretta e della narrazione a più voci offerta dal secondo canale.

Il calendario delle gare, serrato e ricco di finali con atleti italiani in corsa per il podio, rende la finestra pomeridiana particolarmente appetibile per completare il racconto in tempo reale delle imprese di Gianmarco Tamberi, di Marcell Jacobs o della staffetta mista, e si intreccia con la volontà di spingere l’utenza più giovane verso la visione lineare, indicatore che negli ultimi anni ha evidenziato un costante calo proprio nella fascia 15–34, compensato tuttavia da picchi puntuali quando la programmazione include discipline olimpiche trasmesse senza interruzioni pubblicitarie invasive.

Al flusso in arrivo da Tokyo si aggiunge la seconda fase dei Mondiali di pallavolo maschile, con l’Italia campione in carica impegnata martedì 16 contro il Belgio e giovedì 18 contro l’Ucraina: due match che, per tempi tecnici e studi pre e post partita, assorbiranno l’intero pomeriggio, determinando la cancellazione anche di «BellaMa’», il people show di Pierluigi Diaco, sostituito da studi live dedicati alla nazionale azzurra e arricchiti da analisi tattiche, collegamenti dagli spogliatoi e contributi dei social, in un quadro produttivo che vede la sinergia tra Rai Sport e Rai 2 spingersi fino all’utilizzo condiviso di troupe e regia mobile.

In virtù di questi incastri, l’unica presenza confermata di Milo Infante nella settimana compresa tra il 15 e il 19 settembre resta «Ore 14 Sera», spin‑off lanciato sette giorni fa con un esordio a quota 6,7 per cento di share medio e oltre un milione di spettatori, risultato considerato soddisfacente dalla direzione Approfondimenti che ha deciso di replicare l’esperimento nella prima serata di giovedì 18, puntando su inchieste a lungo respiro e sulla possibilità di articolare i temi di maggiore impatto sociale – dalla violenza di genere alle frodi digitali – senza la contingenza del clock televisivo diurno.

Le redazioni dei due programmi, benché ferme nella messa in onda, restano operative presso il centro di produzione di Milano, dove prosegue la fase di ricerca e verifica delle notizie in vista della ripresa regolare prevista per lunedì 22 settembre; secondo fonti interne, il team di autori starebbe approfittando della pausa forzata per consolidare la formula multimediale inaugurata quest’anno, che integra i dibattiti in studio con data visualization e contributi in realtà aumentata, elementi che la regia intende valorizzare per rendere ancora più riconoscibile la proposta informativa di fascia post‑prandiale.

La parentesi sportiva, pur generando un cambiamento nelle abitudini del pubblico affezionato all’appuntamento quotidiano con Milo Infante, rappresenta per Rai 2 l’occasione di ribadire la vocazione di canale di servizio e di testare la propria elasticità organizzativa, dimostrando come la crescita degli ascolti possa derivare dalla capacità di modulare la griglia in base all’agenda internazionale, senza disperdere l’identità dei programmi di punta, i quali, una volta tornati in onda, potranno avvalersi di un traino potenziato dall’attenzione mediatica accumulata durante i mondiali.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!