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Kelluu, il dirigibile hi-tech per le operazioni NATO: il progetto finlandese conquista l’Alleanza Atlantica -VIDEO-

Il dirigibile autonomo a idrogeno della startup finlandese Kelluu conquista la NATO con dodici ore di volo silenzioso e capacità di sorveglianza persistente al di sotto delle nuvole.
Credit © Kelluu

L’Alleanza Atlantica riscopre le potenzialità strategiche dei dirigibili attraverso una tecnologia d’avanguardia made in Finland. La startup Kelluu di Joensuu ha sviluppato un dirigibile autonomo a idrogeno che sta rivoluzionando le missioni di sorveglianza militare, dimostrando come l’innovazione possa trasformare concetti del passato in strumenti del futuro.

Il sistema aeromobile finlandese, lungo appena dodici metri e alimentato completamente a idrogeno, rappresenta una sintesi perfetta tra sostenibilità ambientale e capacità operative avanzate. Durante l’esercitazione REPMUS 25 (Robotic Experimentation and Prototyping using Maritime Unmanned Systems), la più importante manifestazione dell’Alleanza dedicata ai sistemi senza pilota, il dirigibile di Kelluu ha dimostrato capacità operative che lo distinguono nettamente dai droni tradizionali e dai satelliti. L’aeromobile può rimanere sospeso per oltre dodici ore consecutive, operando silenziosamente al di sotto della coltre nuvolosa dove i satelliti perdono efficacia.

La propulsione a idrogeno garantisce emissioni ridotte del 99,5 per cento rispetto alle piattaforme aeree convenzionali, mentre la capacità di carico utile raggiunge i sei chilogrammi di sensori multispettrali, termici e LiDAR. Il dirigibile può mappare aree di trecento chilometri di diametro in un singolo volo, generando modelli digitali tridimensionali di territori e infrastrutture con precisione millimetrica. Questa versatilità operativa ha già attirato l’attenzione di aziende come la finlandese Terrafame, che lo ha impiegato per mappare un sito industriale di sessanta chilometri quadrati.

La partecipazione alle esercitazioni NATO segna una svolta nella carriera militare dei dirigibili moderni. Durante Atlantic Trident 25, svoltasi in Finlandia nel giugno scorso, Kelluu ha fatto storia diventando il primo dirigibile autonomo a partecipare a un’esercitazione di difesa su larga scala. L’aeromobile ha operato insieme a oltre quaranta velivoli e mille militari, dimostrando come la sua capacità di sorveglianza persistente e silenziosa possa integrare le intelligence tradizionali con dati di precisione a bassa quota.

Il comandante Arlo Abrahamson dell’Allied Maritime Command ha evidenziato come i sistemi unmanned richiedano sperimentazione e integrazione nell’ambiente operativo per garantire il soddisfacimento dei requisiti delle forze alleate. Il dirigibile Kelluu risponde a questa esigenza offrendo una piattaforma complementare che non sostituisce droni o satelliti ma ne amplifica le capacità operative. La capacità di navigazione anche in assenza di segnali GNSS lo rende particolarmente prezioso in scenari di guerra elettronica dove i sistemi di posizionamento tradizionali vengono compromessi.

L’interesse della NATO per questa tecnologia si inserisce nel contesto delle crescenti minacce alle infrastrutture critiche, come dimostrato dalla recente Operazione Baltic Sentry per la protezione dei cavi sottomarini nel Mar Baltico. La capacità di pattugliamento discreto, economico e continuo del dirigibile rappresenta un vantaggio strategico cruciale per il monitoraggio di vaste aree marine e terrestri. Questo potenziale ha spinto diversi paesi, inclusi Cina e Stati Uniti, a investire massicciamente nello sviluppo di piattaforme dirigibili per scopi di intelligence e sorveglianza.

L’inserimento di Kelluu nel programma DIANA della NATO (Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic) conferma il valore strategico della tecnologia finlandese. DIANA è l’acceleratore di innovazione dell’Alleanza dedicato alle tecnologie dual-use, con un budget di settanta milioni di dollari annui per i prossimi quindici anni. Il programma mira a identificare e sviluppare tecnologie emergenti dirompenti in settori strategici come intelligenza artificiale, big data, quantum computing e sistemi autonomi.

La selezione di Kelluu nella fase due di DIANA rappresenta un riconoscimento eccezionale, considerando che solo quindici aziende su oltre duemilaseicento candidature iniziali hanno raggiunto questo livello. L’amministratore delegato Janne Hietala ha definito “persistente, silenzioso, conveniente” il punto di forza della piattaforma, sottolineando come la fase due consenta di testare il dirigibile negli ambienti più impegnativi della NATO e dimostrare il rafforzamento delle capacità ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance).

La Cina ha sviluppato un interesse parallelo per le tecnologie dirigibili, con programmi che vanno oltre le attività scientifiche e meteorologiche per abbracciare applicazioni militari. Immagini satellitari hanno rivelato la presenza di un dirigibile lungo circa cento metri in una base remota nel deserto della Cina nord-occidentale, presumibilmente gestita dall’Esercito Popolare di Liberazione. Il complesso include una pista di lancio e un hangar di quasi novecento piedi, suggerendo investimenti significativi in quello che i ricercatori hanno denominato “sottomarino dei cieli”.

La strategia cinese sui dirigibili si inserisce nella competizione tecnologica globale per il controllo dello “spazio vicino”, quella fascia atmosferica dove operano questi aeromobili. L’EPL ha presumibilmente sviluppato dirigibili con capacità di propulsione e navigazione dedicate che permettono soste prolungate su aree specifiche, trasformando questi mezzi in piattaforme di sorveglianza strategica persistente. Università e istituti di ricerca cinesi legati all’esercito hanno contribuito allo sviluppo di tecnologie che potrebbero rappresentare un salto qualitativo nelle capacità di intelligence a lungo raggio.

Le caratteristiche operative del dirigibile Kelluu lo rendono particolarmente adatto alle esigenze NATO di sorveglianza marittima e terrestre. Il decollo e l’atterraggio non richiedono piste specializzate, permettendo operazioni da basi austere e avanzate. La propulsione a idrogeno garantisce un’impronta acustica ed elettromagnetica ridotta, essenziale per missioni di intelligence dove la discrezione rappresenta un requisito fondamentale. La modularità del carico utile consente l’adattamento rapido a diverse tipologie di missione, dal monitoraggio delle infrastrutture critiche alla ricognizione marittima.

Il dirigibile finlandese partecipa anche all’esercitazione Dynamic Messenger 25 e sarà impiegato nel Digital Backbone Experimentation in Lettonia, il più grande esperimento NATO per l’implementazione di veicoli unmanned in ambienti contestati e l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei processi di rilevamento e decision-making. Questi test rappresentano tappe fondamentali nel processo di integrazione della tecnologia dirigibile nelle capacità operative dell’Alleanza.

La capacità di navigazione autonoma del sistema Kelluu include algoritmi avanzati di intelligenza artificiale che permettono l’adattamento dinamico alle condizioni meteorologiche e operative. Il dirigibile può modificare automaticamente la rotta per ottimizzare la raccolta dati o evitare minacce, mantenendo la connettività in tempo reale senza limitazioni di portata radio tradizionali. Questa autonomia operativa riduce significativamente il carico di lavoro per gli operatori e minimizza l’esposizione del personale in scenari ad alto rischio.

L’industria della difesa europea guarda con crescente interesse al modello Kelluu come esempio di innovazione dual-use capace di trasformare tecnologie civili in capacità militari avanzate. La Finlandia, con la sua tradizione di eccellenza tecnologica e la posizione strategica al confine con la Russia, rappresenta un laboratorio ideale per lo sviluppo di soluzioni di difesa innovative. Il successo del dirigibile Kelluu potrebbe stimolare investimenti simili in altri paesi dell’Alleanza, creando una rete di capacità distribuite per la sorveglianza persistente.

La sostenibilità ambientale della piattaforma Kelluu risponde anche agli obiettivi green della NATO, che mira a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni militari senza compromettere l’efficacia operativa. L’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico pulito anticipa le tendenze future della mobilità militare, dove la riduzione delle emissioni diventerà un requisito operativo oltre che una responsabilità ambientale. Il dirigibile dimostra come l’innovazione tecnologica possa conciliare esigenze operative e sostenibilità in un unico sistema integrato.

Le prospettive future per la tecnologia dirigibile nell’ambito NATO dipenderanno dai risultati delle attuali sperimentazioni e dalla capacità di scalare efficacemente la produzione per soddisfare le esigenze operative dell’Alleanza. La crescente complessità dello scenario geopolitico globale richiede strumenti di sorveglianza sempre più sofisticati e persistenti, caratteristiche che i dirigibili autonomi possono offrire con costi operativi significativamente inferiori rispetto alle alternative tradizionali. Il progetto Kelluu rappresenta quindi non solo un’innovazione tecnologica ma un potenziale game-changer nelle capacità di intelligence e sorveglianza dell’Alleanza Atlantica.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!