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Meteo, Ottobre ricco di sorprese e molti cambiamenti: ecco la tendenza di come sarà il tempo

Ottobre inizierà sotto l’influenza di un anticiclone anomalo, ma dalla terza decade il Mediterraneo sarà bersaglio di perturbazioni atlantiche e possibili piogge intense.

Le più recenti elaborazioni modellistiche a medio termine delineano un mese di ottobre fortemente bipartito dal punto di vista meteorologico, caratterizzato da un primo segmento dominato da condizioni anticicloniche persistenti, seguito da una probabile irruzione del flusso atlantico che potrebbe riportare instabilità marcata e precipitazioni diffuse sul Mediterraneo centrale.

Nella prima decade e mezza del mese, l’evoluzione sinottica sarà condizionata dalla presenza di un promontorio anticiclonico di matrice subtropicale in espansione sull’Europa occidentale. La struttura di alta pressione, ben radicata tra la penisola iberica, la Francia, il Regno Unito e parzialmente anche l’Italia, sarà sostenuta da una subsidenza atmosferica associata a geopotenziali elevati in quota, con valori superiori alla norma del periodo anche di 10–12 hPa a 500 hPa.

Tale configurazione garantirà condizioni atmosferiche stabili e termicamente anomale per la stagione: le temperature al suolo tenderanno a posizionarsi costantemente oltre le medie climatologiche di riferimento (1981–2010), con anomalie termiche positive fino a +4/+6°C in particolare sulle regioni centro-settentrionali italiane e sulla fascia alpina. L’isoterma di +15°C alla quota di 850 hPa (circa 1500 metri) potrebbe temporaneamente lambire il settentrione e parte del centro, sintomo di una massa d’aria particolarmente mite per la prima metà di ottobre.

Tuttavia, la stabilità atmosferica non sarà uniformemente distribuita. Le regioni settentrionali e l’area adriatica centro-settentrionale potrebbero risentire di infiltrazioni umide atlantiche, che, pur marginali, potrebbero favorire deboli precipitazioni o fenomeni convettivi isolati, specie lungo il confine alpino e prealpino, dove l’azione orografica potrebbe attivare locali moti ascensionali.

Le proiezioni a lungo termine dei principali centri di calcolo (ECMWF, GFS, ICON) convergono su un sensibile cambio di scenario a partire dalla terza decade di ottobre. È previsto un progressivo indebolimento del campo anticiclonico sull’Europa occidentale, associato a una flessione del getto polare e a un abbassamento latitudinale della storm track atlantica, con ingresso più diretto delle saccature depressionarie nel bacino del Mediterraneo.

Questa evoluzione sinottica sarà accompagnata da un’accresciuta instabilità atmosferica, con il possibile sviluppo di ciclogenesi secondarie sul Mar Ligure o sul Tirreno, in grado di determinare episodi di maltempo più strutturato. Le precipitazioni, in tal caso, potrebbero risultare localmente abbondanti e distribuite in modo irregolare, con accumuli significativi soprattutto sulle regioni tirreniche, l’arco alpino e le zone appenniniche centro-meridionali.

Anche il profilo termico è atteso in calo, con il ritorno a valori più prossimi alle medie climatologiche stagionali, e l’isoterma di +10°C a 850 hPa che tenderà a ridiscendere verso le latitudini centro-meridionali, segnando la fine della fase mite iniziale.

L’evoluzione resta comunque soggetta a variabilità intrinseca, tipica della stagione autunnale, ma il trend appare sufficientemente consolidato in direzione di un mese che potrebbe concludersi sotto il segno dell’instabilità, dopo un avvio decisamente fuori norma.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!