Sabato 27 settembre, un’imponente e rara formazione nuvolosa ha catturato l’attenzione degli abitanti del sud della Francia, lasciando letteralmente un “buco” nel cielo. Si tratta di un Cavum — noto in ambito meteorologico come “Buco di Virga” — una struttura ellittica o allungata che si apre all’interno di un banco di nubi medie o alte, manifestando la dinamica complessa e affascinante della fisica dell’atmosfera.
Il fenomeno si è sviluppato nel tardo mattino sopra le regioni dell’Ardèche, del Vaucluse e delle Bouches-du-Rhône, estendendosi per una lunghezza stimata attorno ai 50 chilometri, con margini ben definiti e visibili anche a occhio nudo. La sua genesi è strettamente legata alla presenza di nubi stratiformi contenenti acqua in stato sopraffuso, ovvero goccioline liquide a temperature inferiori allo zero, generalmente comprese tra 0°C e -10°C. In condizioni stabili e senza turbolenze significative, queste goccioline non cristallizzano spontaneamente. Tuttavia, l’ingresso improvviso di una turbolenza — in questo caso provocata con elevata probabilità dal passaggio di un aereo — ha innescato il processo di congelamento.
Il meteorologo Sylvain Galliau di Météo-France, intervistato presso il centro di Aix-en-Provence, ha spiegato: «Il transito di un aeromobile attraverso uno strato di nubi soprafuse può provocare il congelamento istantaneo delle goccioline, con la conseguente formazione di macrocristalli di ghiaccio. Questo processo, di natura esotermica, libera calore e innesca una propagazione rapida della cristallizzazione nell’area circostante».
Il risultato è la formazione di un vuoto semicircolare o allungato nel manto nuvoloso, da cui si dipartono filamenti di ghiaccio visibili in caduta, noti con il termine virga. Queste precipitazioni tuttavia non raggiungono mai il suolo: l’aria sottostante, molto secca, induce la sublimazione dei cristalli prima del contatto con la superficie. Il fenomeno non solo evidenzia un’interazione atmosferica altamente sensibile agli agenti esterni, ma offre anche un raro esempio di come il traffico aereo possa influenzare in maniera tangibile le microstrutture delle nubi.

Nel corso della giornata, il Cavum si è spostato lentamente verso sud-est, accompagnato in alcuni tratti da riflessi iridescenti dovuti alla diffrazione della luce solare sui cristalli di ghiaccio in sospensione. Le immagini raccolte dai cittadini hanno mostrato una netta discontinuità nel cielo, un’apertura ovale circondata da una coltre nuvolosa uniforme, confermando la tipicità della dinamica osservata.
Pur trattandosi di un evento spettacolare e visivamente sorprendente, i buchi di virga non sono pericolosi e rappresentano un campo di studio di notevole interesse per la meteorologia dinamica, in particolare per la comprensione dei processi di transizione di fase e delle turbolenze indotte in atmosfera media.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!