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Meteo, le Regioni dove Aumenteranno Temporali e Supercelle: la Mappa Aggiornata

Secondo uno studio pubblicato su Science Advances, i temporali a supercella aumenteranno sensibilmente in Italia, con effetti sempre più intensi legati al riscaldamento globale.

Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science Advances ha delineato con precisione senza precedenti le aree della Penisola italiana dove si prevede un aumento significativo dei temporali a supercella, fenomeni meteorologici tra i più violenti e distruttivi che la natura possa scatenare

La ricerca, condotta dall’Università di Berna e dal Politecnico Federale di Zurigo sotto la direzione di Monika Feldmann del Mobiliar Lab for Natural Risks, ha utilizzato il modello regionale COSMO ad alta risoluzione per simulare con precisione mai raggiunta prima la frequenza e distribuzione di questi fenomeni estremi in Europa. L’analisi, basata su undici anni di dati (2011-2021) e validata attraverso osservazioni radar svizzere, ha rivelato scenari preoccupanti per il futuro climatico delle regioni settentrionali italiane.

Le regioni del Nord Italia emergeranno come le aree più colpite dall’intensificazione di questi fenomeni estremi, con incrementi particolarmente marcati lungo l’arco alpino centrale e orientale. In particolare, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia-Giulia registreranno gli aumenti più significativi, seguiti da incrementi considerevoli anche in Piemonte e Veneto. Le proiezioni evidenziano l’intensificazione di questi eventi lungo il versante alpino, al confine tra Italia, Svizzera e Austria, in uno scenario di riscaldamento globale di +3 °C rispetto ai livelli preindustriali.

I temporali a supercella rappresentano una categoria particolare di fenomeni convettivi, caratterizzati dalla presenza di correnti ascensionali rotanti denominate mesocicloni. Queste strutture atmosferiche altamente organizzate si distinguono dai temporali ordinari per la capacità di autoalimentarsi e persistere per diverse ore, mantenendo una potenza distruttiva costante. I mesocicloni, colonne d’aria rotanti che possono estendersi per diversi chilometri in altezza, conferiscono alle supercelle una stabilità strutturale che permette la generazione di fenomeni estremi come grandine di grosse dimensioni, con chicchi che possono raggiungere diametri superiori agli otto centimetri, raffiche di vento che superano i 100 chilometri orari, nubifragi torrenziali e, nei casi più estremi, tornado distruttivi.

Credit © Science Advances

Le zone geografiche identificate dalla mappa dello studio come più critiche, evidenziate in colore viola nelle rappresentazioni cartografiche, interessano prevalentemente l’Alto Adige orientale, le Dolomiti settentrionali e ampie porzioni del Friuli Venezia-Giulia, con estensioni significative verso le aree settentrionali di Piemonte, Veneto e Lombardia. Queste regioni mostrano proiezioni di aumento della frequenza di temporali a supercella che possono superare il 36% in uno scenario di riscaldamento climatico di 3 °C, traducendosi in un incremento da una media attuale di 61 eventi annuali a potenziali 82 eventi annuali, rappresentando circa il 10% di tutti i temporali a supercella che si verificheranno in futuro in Europa.

Il versante alpino settentrionale registrerà incrementi altrettanto significativi, con aumenti stimati fino al 52%, comportando un passaggio da una media di 38 eventi annuali a quasi 60. Questa intensificazione riflette le dinamiche climatiche complesse che caratterizzano la regione alpina, dove l’orografia montuosa interagisce con le masse d’aria in riscaldamento creando condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli allo sviluppo di supercelle temporalesche.

La Pianura Padana emerge come un vero e proprio teatro naturale per lo sviluppo di questi fenomeni estremi, particolarmente durante i mesi compresi tra maggio e agosto. La conformazione geografica “a conca” della pianura, protetta dalle Alpi a nord e dagli Appennini a sud, crea condizioni atmosferiche uniche che favoriscono l’accumulo di calore e umidità nei bassi strati. Quando impulsi di aria fresca valicano l’arco alpino e si riversano sulla pianura riscaldata, si innesca un meccanismo fisico preciso: l’aria fredda agisce come un cuneo, sollevando forzatamente la massa d’aria calda e umida sottostante, dando origine a cumulonembi di straordinario sviluppo verticale.

Gli episodi recenti documentati nella regione confermano questa tendenza all’intensificazione. Il Friuli Venezia-Giulia ha sperimentato eventi particolarmente significativi nel corso del 2025, con la supercella del 16 settembre che ha attraversato vaste aree della regione, dalla bassa friulana fino alla costa orientale, generando raffiche di vento record di 136 chilometri orari a Visco e causando oltre cento richieste di soccorso ai Vigili del Fuoco. Analogamente, l’11 luglio una supercella ha colpito Pocenia con grandine severa raggiungendo i 5 centimetri di diametro, mentre il 27 luglio la zona di Rivignano-Bertiolo ha registrato una raffica massima di 86 chilometri orari durante il passaggio di un’altra supercella.

La Lombardia ha manifestato episodi analoghi, con la supercella del 28 agosto 2025 che, originatasi a sud di Pavia, si è diretta verso nord-est attraversando il Lodigiano e l’autostrada tra Cremona e Brescia per concludere la sua traiettoria nel Veronese. Questi eventi hanno evidenziato la capacità delle supercelle di mantenere la propria struttura organizzata per diverse ore, spostandosi su distanze considerevoli e interessando multiple province.

L’analisi scientifica rivela che il riscaldamento dell’atmosfera terrestre accelera il processo di evaporazione, incrementando i livelli di umidità nell’aria e fornendo alle tempeste una fonte di energia amplificata. Il vapore acqueo funge da carburante per lo sviluppo e l’intensificazione dei sistemi temporaleschi, mentre l’aumento di energia e umidità nell’atmosfera contribuisce alla formazione di chicchi di grandine più grandi e distruttivi. Le correnti ascensionali all’interno dei temporali, rafforzate dalle maggiori disponibilità energetiche, riescono a trattenere la grandine nel cuore della tempesta per periodi prolungati, permettendole di raggiungere dimensioni eccezionali prima della caduta al suolo.

Il riscaldamento climatico comporta inoltre modificazioni nella circolazione atmosferica, determinando la persistenza delle tempeste su determinate regioni per durate superiori, con conseguenti eventi di precipitazione più prolungati e intensi che amplificano i rischi di alluvioni e frane. La ricerca evidenzia come le differenze regionali illustrino gli effetti diversificati del cambiamento climatico in Europa, con alcune aree che sperimenteranno intensificazioni significative mentre altre, come la Penisola Iberica e il sud-ovest della Francia, registreranno diminuzioni nella frequenza delle supercelle.

Complessivamente, le proiezioni climatiche indicano un aumento dell’11% dei temporali a supercella in tutta Europa, ma con una concentrazione particolare delle intensificazioni nella regione alpina e nelle pianure circostanti. Questo scenario pone sfide crescenti alla società, incrementando i potenziali danni alle infrastrutture, all’agricoltura e alla proprietà privata, oltre ad accrescere i rischi per la popolazione residente nelle aree più esposte.

La comprensione delle condizioni che favoriscono la formazione di questi fenomeni estremi diventa fondamentale per una migliore preparazione delle comunità e delle istituzioni. Gli esperti sottolineano l’importanza di sviluppare sistemi di allerta precoce più efficaci, strategie di protezione civile adeguate alle nuove realtà climatiche e infrastrutture progettate per resistere agli eventi meteorologici estremi che caratterizzeranno sempre più frequentemente il futuro climatico delle regioni settentrionali italiane.

La ricerca rappresenta un contributo scientifico significativo per la comprensione dei cambiamenti climatici in atto e delle loro conseguenze specifiche sui fenomeni meteorologici estremi, offrendo strumenti conoscitivi essenziali per l’adattamento delle società europee alle nuove realtà climatiche che si delineano all’orizzonte.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!