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Cardinale Pizzaballa: “La Flotilla non porta nulla alla gente di Gaza, avrei evitato confronto così diretto”

Pizzaballa: “La Flotilla non cambia Gaza. Serve meno retorica e più attenzione concreta a chi vive sotto assedio ogni giorno”.
Credit © Vatican News

In un momento storico segnato da tensioni crescenti e gesti simbolici sempre più forti, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, lancia un appello alla riflessione e alla misura. Intervistato da Mario Calabresi per il podcast Vivavoce, il cardinale ha espresso perplessità sulla scelta di organizzare una Flotilla verso Gaza, sottolineando come “non porta nulla alla gente di Gaza, ecco non cambia la situazione a Gaza decisamente”. Parole che si distinguono per chiarezza e realismo, in un contesto in cui la polarizzazione del dibattito sembra prevalere sulla ricerca concreta di soluzioni.

Pizzaballa non mette in discussione le intenzioni degli attivisti, ai quali riconosce “buone intenzioni” e manifesta “il dovuto rispetto”, ma ribadisce con fermezza che il focus dovrebbe tornare su ciò che accade quotidianamente nella Striscia. “Avrei evitato un confronto così diretto, soprattutto pensando alla gente di Gaza”, afferma, invitando a non disperdere l’attenzione in gesti eclatanti che rischiano di alimentare tensioni senza incidere realmente sulla condizione umanitaria della popolazione palestinese.

Il porporato, guida della Chiesa cattolica latina in Terra Santa, non si limita alla critica, ma propone un’alternativa fatta di partecipazione costruttiva, auspicando “che tutto si concluda nel modo più pacifico possibile” e che la mobilitazione internazionale possa assumere toni “meno contro” e “più positivi”. “Vedo tanta partecipazione che è una cosa positiva”, osserva, ma invita a trasformare l’indignazione in proposta, e la protesta in impegno tangibile per chi vive ogni giorno sotto assedio.

Nel suo intervento, il cardinale mette in luce una questione centrale nel dibattito contemporaneo: la necessità di superare la retorica per abbracciare la responsabilità. Di fronte a una tragedia umanitaria che si consuma nell’indifferenza generale, serve una voce che non alzi solo il tono, ma anche la qualità del discorso pubblico.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!