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Meteo, Irruzione Fredda sull’Europa: Cambia la previsione per l’Italia

Una saccatura fredda lambirà l’Italia tra il 15 e il 16 ottobre: atteso un calo termico al Nord e sull’Adriatico, ma l’evoluzione resta incerta e non si escludono sorprese.

Tra il 15 e il 16 ottobre una massa d’aria decisamente fredda, di matrice artica-continentale, irromperà sull’Europa orientale, determinando un crollo termico significativo su vaste aree comprese tra la Russia europea, l’Ucraina, la Bielorussia e i Balcani settentrionali. Secondo l’ultima emissione del modello ECMWF, l’onda fredda potrebbe marginalmente interessare anche l’Italia, seppur in misura molto attenuata rispetto alle proiezioni delle precedenti 24 ore. In particolare, è previsto un modesto sfondamento della saccatura fredda sul Nord Italia, con un calo delle temperature compreso tra i 4 e i 5°C a tutte le quote, valori che verranno avvertiti soprattutto tra il Nord-Est e il medio versante adriatico.

La termica a 850 hPa (circa 1500 metri di quota) potrebbe raggiungere valori fino a +5°C sul medio Adriatico, accompagnata da una ventilazione sostenuta dai quadranti nord-orientali, con venti di Grecale e Tramontana. Il raffreddamento sarà invece molto più contenuto sul resto del territorio nazionale, dove l’irruzione fredda si tradurrà, al più, in un calo termico di 1-2°C, senza particolari conseguenze né sul piano termico né su quello della ventilazione.

Tuttavia, l’attuale scenario resta soggetto a forte incertezza. Il nocciolo gelido che porterà termiche prossime ai -5°C a 1500m sull’Est europeo resta un potenziale elemento di disturbo per la configurazione barica sull’Europa centro-meridionale. Non è escluso, dunque, che nelle prossime emissioni modellistiche l’asse della saccatura possa spostarsi più a ovest, favorendo un interessamento più diretto della nostra Penisola.

Tutto dipenderà dall’assetto della corrente a getto – il jet stream – che scorre a circa 10 km di quota e che governa l’evoluzione sinottica alle medie latitudini. La sua eventuale ondulazione o accelerazione, unitamente al posizionamento dell’anticiclone atlantico (o del suo ramo subtropicale), rappresentano variabili determinanti per capire se l’aria fredda riuscirà a guadagnare ulteriore terreno verso l’Italia.

Siamo dunque di fronte a una dinamica in continua evoluzione, dove piccoli aggiustamenti nei parametri atmosferici possono determinare scenari anche molto differenti nel breve-medio termine. L’attendibilità previsionale resta per ora moderata, ma non si possono escludere sorprese, soprattutto per il Nord Italia e le regioni adriatiche. Fondamentale, come sempre in questi casi, monitorare le prossime emissioni dei principali modelli numerici.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!