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Sallusti lascia il Giornale, Tommaso Cerno nuovo direttore: cosa è successo

Alessandro Sallusti lascia la direzione de il Giornale rifiutando il ruolo di direttore editoriale. Dal primo dicembre Tommaso Cerno lo sostituisce, innescando un valzer di nomine nel gruppo Angelucci.

Alessandro Sallusti lascia la direzione responsabile de il Giornale e abbandona definitivamente il polo editoriale della famiglia Angelucci. Dal primo dicembre 2025 alla guida del quotidiano milanese fondato nel 1974 da Indro Montanelli subentrerà Tommaso Cerno, attualmente direttore de il Tempo. La decisione, anticipata dal quotidiano economico ItaliaOggi, segna un passaggio cruciale nella riorganizzazione delle testate del gruppo editoriale guidato dall’imprenditore e parlamentare della Lega Antonio Angelucci.

Secondo quanto emerso dalle fonti, a Sallusti sarebbe stato proposto di rimanere nel gruppo assumendo il ruolo di direttore editoriale de il Giornale, incarico attualmente ricoperto da Vittorio Feltri. Il giornalista comasco, tuttavia, avrebbe declinato l’offerta, considerandola una diminuzione di prestigio rispetto alla direzione responsabile che ricopre dal settembre 2023. Sallusti preferisce dedicarsi ad altri progetti, in particolare nel campo televisivo, dove è già ospite fisso di talk show e programmi di approfondimento sulle reti Mediaset, da È Sempre Carta Bianca condotto da Bianca Berlinguer su Rete4 a Dritto e rovescio di Paolo Del Debbio, oltre a Quarta Repubblica con Nicola Porro.

Alessandro Sallusti, nato a Como il 2 febbraio 1957, ha costruito una carriera giornalistica di primo piano nel panorama italiano. Diventato giornalista professionista nel 1981, dopo una breve esperienza come perito chimico-tessile, la sua svolta arriva nel 1987 quando inizia a collaborare con il Giornale di Indro Montanelli. Successivamente lavora per il Messaggero, Avvenire e il Corriere della Sera, dove sotto la direzione di Paolo Mieli diventa caporedattore centrale, carica che ricopre fino al 1996.

Nel 2000 affianca Vittorio Feltri alla condirezione di Giorno, Carlino e Nazione, per poi assumere nel 2001 la direzione responsabile di Libero, quotidiano di cui è cofondatore. Dal 2009 torna al Giornale come condirettore insieme a Feltri, diventando direttore responsabile nel dicembre 2010. Nel maggio 2021 lascia il Giornale dopo undici anni per tornare alla guida di Libero, sostituendo Pietro Senaldi. Il secondo ritorno al Giornale avviene il 7 settembre 2023, quando riprende la direzione responsabile in sostituzione di Augusto Minzolini.

Sallusti è autore di numerosi libri di denuncia e inchiesta. Nel 2021 pubblica con l’ex magistrato Luca Palamara il volume Il sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana, un’opera che svela i meccanismi del potere giudiziario. Nel 2023 esce La versione di Giorgia, libro-intervista con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in cui la premier racconta la sua visione politica e i progetti di governo. Questa collaborazione ha consolidato il suo profilo di giornalista vicino alla maggioranza di centrodestra.

Tommaso Cerno, nato a Udine il 28 gennaio 1975, rappresenta una figura particolare nel panorama giornalistico italiano per il suo percorso professionale e politico. Giornalista professionista dal 2004, inizia la carriera al Messaggero Veneto, dove lavora fino al 2009, per poi passare a L’Espresso come caposervizio dell’attualità. Nel 2014 torna al Messaggero Veneto come direttore, prima di assumere nel 2016 la direzione del settimanale L’Espresso. Dal 2017 al 2018 è condirettore del quotidiano la Repubblica.

Nel 2018 viene eletto senatore della Repubblica nelle file del Partito Democratico nel collegio di Milano-Centro. Durante il mandato parlamentare, che si conclude nel 2022, si distingue per le sue posizioni progressiste sui diritti civili, essendo stato dirigente nazionale dell’Arcigay e promotore del Gay Pride di Venezia. Il 28 dicembre 2022 si unisce civilmente a Stefano Balloch, ex sindaco di Cividale del Friuli, in una cerimonia celebrata da Franco Grillini, storico attivista per i diritti civili. Tuttavia, nel corso degli anni Cerno intraprende una netta transizione editoriale verso posizioni conservatrici, culminata nel marzo 2024 con l’assunzione della direzione de il Tempo.

L’uscita di Sallusti dal Giornale innesca un effetto domino nelle testate del gruppo Angelucci, che controlla oltre al Giornale anche Libero e il Tempo. Daniele Capezzone, attualmente direttore editoriale di Libero, dovrebbe assumere la direzione responsabile de il Tempo, lasciata vacante dal passaggio di Cerno al Giornale. Capezzone, giornalista e politico nato a Roma l’8 settembre 1972, vanta un passato da segretario dei Radicali Italiani e da portavoce della prima Forza Italia e del Popolo della Libertà, prima di dedicarsi al giornalismo a tempo pieno.

Vittorio Feltri resta confermato alla direzione editoriale del Giornale, ruolo che ricopre dal settembre 2023, mentre Mario Sechi rimane direttore responsabile di Libero. Sechi, giornalista sardo nato a Cabras il 29 gennaio 1968, ha diretto in passato L’Unione Sarda, il Tempo e l’agenzia AGI, oltre ad aver ricoperto nel 2023 il ruolo di capo dell’ufficio stampa della presidenza del Consiglio sotto il governo Meloni. Resta al momento vacante la casella di direttore editoriale di Libero.

Il futuro di Alessandro Sallusti

Per Alessandro Sallusti si prospetta un futuro principalmente televisivo. Il giornalista continuerà a partecipare come ospite a talk show e trasmissioni di approfondimento su Mediaset, dove è già un volto noto e apprezzato. Secondo alcune indiscrezioni, Sallusti potrebbe valutare l’ipotesi di dare vita a un progetto mediatico con Nicola Porro, giornalista e conduttore di Quarta Repubblica su Rete4, con cui ha lavorato a lungo al Giornale. Non sono escluse collaborazioni con altri giornali, anche se al momento il giornalista comasco non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sui suoi programmi futuri.

La transizione sarà definita formalmente nelle prossime settimane con la casa editrice, in vista dell’avvio effettivo del valzer dei direttori fissato per il primo dicembre. L’operazione rappresenta uno dei più significativi rimescolamenti degli assetti editoriali dell’area conservatrice italiana degli ultimi anni, segnando la fine di un ciclo professionale per Sallusti e l’inizio di una nuova fase per il Giornale sotto la guida di Tommaso Cerno. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!