Il magnate statunitense Elon Musk ha scosso il dibattito pubblico italiano con un intervento perentorio sul proprio social network X, rilanciando un contenuto che richiama gli ultimi dati sulla natalità nel Paese e accompagnandolo con una frase destinata a far discutere: “Italy is disappearing”, ovvero “L’Italia sta scomparendo”. Nel messaggio, visualizzato da oltre venti milioni di utenti, compare anche un’immagine che ritrae una bandiera italiana avvolta dalle fiamme, scelta grafica già utilizzata nel post originario condiviso dal patron di Tesla e SpaceX.
Musk ha ripreso un contenuto pubblicato dall’account Doge Designer, che evidenzia il drammatico calo delle nascite registrato dalla penisola e segnala un quadro definito in costante peggioramento. Il profilo, seguito da circa un milione e settecento mila utenti, richiama nel nome il Dipartimento per l’Efficienza governativa che lo stesso Musk ha guidato per circa cinque mesi nell’amministrazione del presidente Donald Trump. L’intervento dell’imprenditore si inserisce nel crescente dibattito pubblico sul tema demografico, argomento che il tecno miliardario richiama frequentemente nei suoi commenti sui social network.
I dati certificati dall’Istituto nazionale di statistica nei giorni scorsi confermano un quadro allarmante per la demografia italiana. Nel 2024 sono state registrate trecentosessantanovemilanovecento quarantaquattro nascite, in calo del due virgola sei per cento rispetto all’anno precedente, una contrazione di quasi diecimila unità. Il numero medio di figli per donna ha raggiunto il minimo storico attestandosi a uno virgola diciotto, in flessione rispetto all’uno virgola venti del 2023. La stima provvisoria relativa ai primi sette mesi del 2025 evidenzia una fecondità ancor più ridotta, pari a uno virgola tredici figli per donna, con circa tredicimila bambini in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, segnando una diminuzione del sei virgola tre per cento.
Il tasso di natalità nel 2024 è sceso a sei virgola tre nati per mille residenti, un valore che si confronta drammaticamente con il nove virgola sette per mille del 2008. L’andamento decrescente delle culle in Italia prosegue senza soste proprio dal 2008, anno nel quale si registrò il numero massimo di nati vivi degli anni Duemila con oltre cinquecentosettantaseimila nascite. Da allora la perdita complessiva è stata di quasi duecentosettemilacinquecento unità, pari a una contrazione del trentacinque virgola otto per cento.
Il contenuto rilanciato da Musk sottolinea come il tasso in Italia sia sceso al minimo storico di uno virgola tredici figli per donna, con solo trecentosettantamila bambini nati l’anno scorso, il dato più basso dal 1861. Gli esperti citati nel post avvertono che questo declino sta peggiorando e non mostra segni di ripresa, creando una seria sfida per la futura popolazione italiana. Il messaggio ha raccolto nel giro di poche ore milioni di visualizzazioni e un intenso dibattito che ha coinvolto analisti, politici e giornalisti italiani, divisi tra chi accusa l’imprenditore di esagerare e chi riconosce che le sue parole, per quanto brutali, fotografano una realtà difficile da negare.
Italy is disappearing https://t.co/qrmODieZhS
— Elon Musk (@elonmusk) November 12, 2025
La discesa delle nascite è causata non solo dalla bassa propensione ad avere figli, ma anche dalla riduzione nel numero dei potenziali genitori, appartenenti alle sempre più esigue generazioni nate a partire dalla metà degli anni Settanta, quando la fecondità ha iniziato a diminuire scendendo da oltre due figli in media per donna al valore di uno virgola diciannove del 1995. Secondo l’Istat, persistono le difficoltà tanto ad avere il primo figlio quanto a passare dal primo al secondo. I fattori che contribuiscono alla contrazione della natalità sono molteplici e comprendono l’allungarsi dei tempi di formazione, le condizioni di precarietà del lavoro giovanile e la difficoltà di accedere al mercato delle abitazioni, elementi che tendono a posticipare l’uscita dal nucleo familiare di origine e possono indurre alla scelta di rinunciare alla genitorialità o di posticiparla.
L’età media al primo figlio continua ad aumentare raggiungendo nel 2024 quasi trentadue anni, pari a trentuno virgola nove, mentre era inferiore ai trenta anni nel 1995 quando si attestava a ventotto virgola uno. L’aumento si osserva sia tra le donne straniere sia tra le italiane, con un’età più alta nel Centro e nel Nord, rispettivamente trentatré e trentadue virgola sette anni, rispetto al Mezzogiorno con trentadue virgola tre anni. Lazio, Basilicata e Sardegna sono le regioni cui spetta il primato della posticipazione con trentatré virgola due anni in tutte e tre le aree. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
