L’Italia si prepara ad accogliere un’intensa ondata di calore fuori stagione nei prossimi giorni, con temperature che potrebbero superare i 30°C in diverse regioni meridionali, creando una situazione climatica decisamente anomala per la metà di aprile. Il fenomeno, causato dall’espansione dell’anticiclone africano sul Mediterraneo, interesserà principalmente il Sud e le Isole Maggiori ma si farà sentire anche in alcune zone del Centro, configurando quello che i meteorologi definiscono un vero e proprio anticipo d’estate, particolarmente significativo considerando che solo pochi giorni fa il Paese era nella morsa del gelo.
La prima decade di aprile ha visto l’Italia attraversata da un’improvvisa irruzione di aria gelida di origine artica, che ha causato un crollo termico diffuso con valori ben al di sotto delle medie stagionali. Le temperature sono precipitate in maniera repentina, tanto che nelle notti tra lunedì e mercoledì si sono registrate gelate diffuse fino in pianura, evento decisamente insolito per questo periodo dell’anno. Il fenomeno ha interessato principalmente le regioni settentrionali e adriatiche, dove le correnti fredde provenienti dai Balcani hanno causato un abbassamento termico particolarmente marcato. Il Friuli e il Triveneto hanno vissuto condizioni quasi invernali, con la Bora che ha soffiato con intensità determinando un ulteriore abbassamento della percezione termica
Il clima rigido che ha caratterizzato l’inizio della settimana sta però per diventare rapidamente un ricordo. Le ultime elaborazioni modellistiche confermano infatti un imminente e radicale cambio di scenario a partire da mercoledì 9 aprile, quando l’anticiclone subtropicale inizierà a risalire dal Nord Africa verso il bacino del Mediterraneo, instaurando condizioni di stabilità atmosferica e avviando un progressivo riscaldamento della massa d’aria

Già da giovedì 10 aprile, secondo le previsioni più accreditate, assisteremo a un significativo miglioramento delle condizioni meteorologiche con schiarite sempre più ampie e persistenti, particolarmente evidenti sulle regioni peninsulari. L’aumento della pressione atmosferica garantirà un clima stabile e soleggiato, mentre le temperature inizieranno a risalire in maniera sensibile, soprattutto nei valori massimi diurni. La svolta termica sarà particolarmente evidente a ridosso del weekend, quando il promontorio altopressorio raggiungerà la sua massima espansione sull’Italia meridionale e insulare
Venerdì 11 e sabato 12 aprile rappresenteranno l’inizio della fase più calda, con un forte incremento termico concentrato principalmente nelle regioni meridionali. Le masse d’aria calda in risalita dal Sahara determineranno un aumento considerevole delle temperature massime, che raggiungeranno diffusamente i 25°C in Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Nelle aree interne della Sicilia, in particolare nel Palermitano e nel Catanese, i valori potrebbero spingersi ancora più in alto, sfiorando i 30°C e creando una situazione termica tipica del periodo estivo
Il picco dell’ondata di caldo è atteso tra domenica 13 e lunedì 14 aprile, quando le temperature subiranno un’ulteriore impennata in diverse regioni meridionali. In questo frangente, secondo le proiezioni più affidabili, i termometri potrebbero superare la soglia dei 30°C in Puglia, Calabria e Sicilia, con punte particolarmente elevate nelle zone interne e nelle vallate riparate dai venti. Anche la Sardegna sarà interessata da questo anomalo riscaldamento, con massime che si attesteranno su valori decisamente superiori alle medie stagionali. Il contrasto termico tra l’inizio e la fine della settimana risulterà quindi particolarmente marcato, con un’escursione che in alcune località potrebbe superare i 20°C nell’arco di pochi giorni
L’ondata di calore non si limiterà esclusivamente alle regioni meridionali e insulari, ma influenzerà in maniera significativa anche alcune zone del Centro Italia. In Abruzzo e Molise le temperature massime potranno raggiungere i 25°C, creando condizioni climatiche decisamente gradevoli anche in queste regioni. Complessivamente, saranno almeno sette le regioni italiane a sperimentare un anticipo d’estate: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna, Abruzzo e Molise costituiranno l’epicentro di questa anomala fase di caldo primaverile
Il fenomeno meteorologico che determinerà questa impennata termica è riconducibile all’espansione dell’anticiclone subtropicale africano, una figura barica che negli ultimi anni sta mostrando una crescente tendenza a spingersi verso il bacino del Mediterraneo. Questo sistema di alta pressione, caratterizzato da aria calda di origine sahariana, si sta progressivamente sostituendo all’anticiclone delle Azzorre come principale protagonista delle fasi di stabilità atmosferica nel Mediterraneo centrale. A differenza dell’anticiclone azzorriano, che determina condizioni di caldo secco e sopportabile, quello africano trasporta masse d’aria molto calde e cariche di umidità, creando situazioni di disagio termico particolarmente intenso
La situazione meteorologica attuale rappresenta un esempio significativo della crescente variabilità climatica che caratterizza il periodo primaverile nel bacino del Mediterraneo, con rapidi passaggi da fasi fredde e instabili a periodi caldi e stabili. Questa discontinuità termica e barica è particolarmente evidente nella stagione di transizione, quando il confronto tra masse d’aria di origine diversa può generare contrasti termici particolarmente marcati
Va comunque sottolineato che questa fase di caldo intenso potrebbe non perdurare a lungo. Le proiezioni meteorologiche a medio termine suggeriscono infatti un possibile cambiamento delle condizioni atmosferiche a partire già dalla Domenica delle Palme, quando un sistema perturbato di origine atlantica potrebbe iniziare a influenzare il tempo sulle regioni settentrionali, determinando un graduale cedimento dell’alta pressione e un conseguente abbassamento delle temperature. L’evoluzione di questa seconda fase risulta ancora incerta e necessita di ulteriori conferme modellistiche nei prossimi giorni