Maltempo Estremo sull’Italia, previste Piogge Record: l’equivalente di due mesi in 48 ore

L’Italia si prepara ad affrontare un’ondata di maltempo eccezionale tra il 16 e 17 aprile 2025, con precipitazioni che in alcune zone del Nord potrebbero far cadere in appena 48 ore l’equivalente di pioggia normalmente distribuita nell’arco di due mesi.

L’Italia si prepara ad affrontare un’ondata di maltempo eccezionale nei prossimi giorni, con precipitazioni che in alcune zone potrebbero far cadere in appena 48 ore l’equivalente di pioggia normalmente distribuita nell’arco di due mesi. Il bacino del Mediterraneo resterà intrappolato in un’ampia circolazione ciclonica, destinata ad approfondirsi ulteriormente tra mercoledì 16 e giovedì 17 aprile, momento che rappresenterà il culmine di questa intensa fase perturbata. Le regioni settentrionali e parte del Centro Italia saranno le più colpite, con il Nordovest che subirà l’impatto maggiore, mentre il Sud, almeno inizialmente, risulterà relativamente risparmiato dai fenomeni più intensi. La configurazione meteorologica delinea uno scenario preoccupante, con potenziali criticità idrogeologiche in diverse aree già provate dalle precipitazioni degli ultimi giorni.

Secondo le ultime previsioni le piogge più intense nella giornata di martedì 15 aprile si concentreranno sul Friuli Venezia Giulia, con accumuli fino a 100 litri per metro quadrato a Udine, mentre a Belluno si prevedono fino a 60 mm in 24 ore. Significative precipitazioni interesseranno anche la Toscana, con oltre 40 mm tra Firenze e Pistoia. Il maltempo colpirà diffusamente tutto il Triveneto, estendendosi anche su Toscana, Umbria, Lazio e generalmente sul resto del Centro-Nord, mentre al Sud le precipitazioni risulteranno scarse o del tutto assenti.

La fase critica tra mercoledì e giovedì

La situazione meteorologica subirà un ulteriore peggioramento nella giornata di mercoledì 16 aprile, quando l’intensità dei fenomeni raggiungerà livelli preoccupanti soprattutto nel Nordovest. Le previsioni indicano che la provincia di Biella sarà particolarmente colpita, con accumuli previsti fino a 111 mm, seguita da Verbania con 90 mm, mentre ad Aosta e Varese si attendono circa 70 mm di pioggia. Precipitazioni significative interesseranno anche Milano con 55 mm, Torino con 45 mm e Genova con 40 mm. In sostanza, nell’arco di 24 ore si prevede una quantità di pioggia che normalmente si distribuisce nell’arco di almeno due settimane durante il mese di aprile. In questo contesto di forte maltempo nel Nord, il Sud Italia vivrà una situazione diametralmente opposta, con temperature che potranno toccare i 27°C.

L’apice dell’ondata di maltempo si verificherà tra la notte di mercoledì e la giornata di giovedì 17 aprile, quando il minimo ciclonico si sposterà lentamente dalla Sardegna verso la Corsica e il settore tirrenico centrale. In questa fase, i venti di burrasca soffieranno su tutta la penisola, accompagnati da precipitazioni abbondanti e nevicate copiose sulle Alpi. Ancora una volta, la provincia di Biella risulterà la più colpita, con ulteriori 110 mm di pioggia previsti, seguita da Aosta con 85 mm, Torino con 65 mm, mentre Belluno e Pordenone riceveranno tra i 50 e i 60 mm di precipitazioni.

Le regioni più a rischio e l’eccezionalità del fenomeno

Le aree che destano maggiore preoccupazione sono quelle del Nordovest italiano, in particolare Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, dove gli accumuli pluviometrici potrebbero risultare eccezionali. In queste zone si temono fino a 200-250 mm di pioggia in sole 48 ore, l’equivalente di 200-250 litri d’acqua per metro quadrato, una quantità che normalmente si registra nell’arco di due o tre mesi. Questa concentrazione di precipitazioni in un intervallo temporale così ristretto aumenta notevolmente il rischio di criticità idrogeologiche, con possibili allagamenti, smottamenti e innalzamenti repentini dei corsi d’acqua.

Anche la Sardegna sarà investita da fenomeni temporaleschi via via più diffusi e intensi, mentre il Triveneto, specialmente il Friuli Venezia Giulia, continuerà a ricevere precipitazioni significative. Le regioni tirreniche, dalla Toscana al Lazio, fino a Campania e Calabria, saranno interessate da precipitazioni che localmente potranno assumere carattere temporalesco, persistendo anche in serata e nella notte successiva.

Il quadro meteorologico è ulteriormente complicato dai venti di Scirocco, previsti in netto rinforzo tra mercoledì e giovedì. Le raffiche, in particolare lungo le coste tirreniche, potranno superare i 100 km/h, specialmente in Sicilia. Questi venti intensi contribuiranno ad aumentare il rischio di mareggiate lungo le coste esposte e potrebbero causare disagi alla navigazione e ai trasporti.

Le nevicate sulle Alpi e il rischio idrogeologico

Parallel amente alle intense precipitazioni piovose, sono attese abbondanti nevicate sui rilievi alpini. In particolare, i rilievi valdostani e le zone orientali della Lombardia vedranno accumuli nevosi significativi oltre i 1700-1800 metri di quota durante la giornata di mercoledì. Giovedì, la quota neve potrebbe abbassarsi leggermente, attestandosi intorno ai 1500-1600 metri, interessando in modo particolare tutto l’arco alpino e prealpino, con nevicate che contribuiranno ad un importante rinnovoInnamorato del manto nevoso in quota.

La combinazione di piogge intense, terreni già saturi d’acqua per le precipitazioni dei giorni precedenti e lo scioglimento della neve in quota rappresenta un fattore di rischio significativo per possibili situazioni di dissesto idrogeologico. Le autorità locali e la Protezione Civile stanno monitorando attentamente l’evolversi della situazione, predisponendo le necessarie misure preventive nelle aree considerate maggiormente a rischio.

Prospettive per il weekend di Pasqua

Dopo questa intensa fase di maltempo, le previsioni indicano un graduale miglioramento a partire da venerdì 18 aprile, con una progressiva attenuazione delle precipitazioni. Tuttavia, rovesci localizzati continueranno a interessare alcune zone, in particolare il Friuli Venezia Giulia, dove a Udine sono previsti ancora 50 mm di pioggia, e il Lazio, con circa 30 mm attesi a Roma. Per sabato 19 aprile si prospetta una breve tregua, con condizioni più stabili sull’intero territorio nazionale, ma già dalla domenica di Pasqua e per il lunedì dell’Angelo sono attesi nuovi rovesci, ancora una volta concentrati principalmente nelle regioni del Nordovest.

Secondo le previsioni del colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e direttore operativo di meteogiuliacci.it, le prospettive meteorologiche per la settimana di Pasqua non sono favorevoli. Contrariamente alle aspettative di bel tempo primaverile, si prevede una Pasqua all’insegna del maltempo, con piogge che caratterizzeranno quasi tutte le giornate della settimana santa e che su alcune regioni risulteranno particolarmente abbondanti, compromettendo i piani di coloro che avevano programmato gite fuori porta per le festività pasquali.