Maltempo Francia, Savoia sepolta dalla neve: Tignes è in lockdown -VIDEO-

Una violenta tempesta di neve ha costretto le autorità a dichiarare il lockdown nella stazione sciistica di Tignes. Caduti oltre 150 cm di neve, numerosi i collegamenti stradali e ferroviari interrotti tra Francia e Italia. Situazione critica su tutto l’arco alpino occidentale.
Credit © Radio-Tv Val d'Isère

Una violenta ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio la regione della Savoia francese, con il comprensorio sciistico di Tignes completamente isolato e posto in stato di confinamento forzato a causa di eccezionali precipitazioni nevose. Le autorità locali hanno dichiarato il lockdown per l’intera stazione turistica, imponendo ai residenti e ai turisti presenti di rimanere nelle proprie abitazioni, mentre i servizi di emergenza lavorano incessantemente per ripristinare i collegamenti e garantire la sicurezza in una situazione che si fa di ora in ora più critica.

La perturbazione, che ha colpito l’intera catena alpina occidentale a cavallo tra Francia e Italia, ha scaricato oltre 50 centimetri di neve fresca nelle ultime 24 ore sulla sola Val d’Isère, con accumuli che in alcune zone di alta quota hanno raggiunto misure eccezionali. Secondo i dati forniti dalla stazione meteorologica locale, nel comprensorio di Tignes sono caduti fino a 155 centimetri di neve a livello del paese (2.100 metri), mentre in quota la situazione è ancora più critica con un manto nevoso che ha raggiunto i 234 centimetri. Le temperature sono precipitate bruscamente, con valori che oscillano tra i -9°C e i -10°C, mentre raffiche di vento fino a 50 km/h stanno causando pericolosi accumuli e formazione di cornici.

Il sindaco di Tignes, di concerto con la Prefettura della Savoia, ha disposto questa mattina la chiusura totale della stazione sciistica e l’attivazione di misure di sicurezza straordinarie. “Stay at home and stay informed” (restate a casa e tenetevi informati) è l’indicazione perentoria diffusa dalle autorità locali attraverso i canali ufficiali. Il provvedimento riguarda tutti i settori della stazione, da Tignes 2100 a Tignes 1800, fino a Les Brévières a quota 1550. La decisione è stata presa dopo una riunione della commissione di sicurezza, che ha valutato la gravità delle ultime informazioni meteorologiche e l’evoluzione attesa nelle prossime ore.

Il servizio di navette è stato completamente sospeso in attesa che vengano ripristinate condizioni minime di sicurezza sulle strade. Solo in un secondo momento verrà attivato un servizio minimo di emergenza tra la stazione degli autobus e la rotonda di Val-Claret. La strada che collega Séez con le stazioni di Tignes e Val d’Isère è completamente chiusa al traffico a causa di numerosi smottamenti e alberi caduti sulla carreggiata. Le operazioni di pulizia e messa in sicurezza sono rallentate dalle condizioni meteorologiche avverse che continuano a persistere.

La situazione è particolarmente critica anche per quanto riguarda i collegamenti transfrontalieri tra Francia e Italia. Il tunnel autostradale del Frejus è chiuso al traffico a causa della bufera di neve sul lato francese, mentre il traforo del Monte Bianco è stato chiuso ai mezzi pesanti. Il maltempo ha inoltre costretto alla chiusura del traforo del Gran San Bernardo tra l’Italia e la Svizzera, completando così l’isolamento temporaneo dell’Italia nord-occidentale dalla Francia, sia su gomma che su rotaia. Anche i collegamenti ferroviari sulla linea del Frejus, recentemente riattivati dopo la frana dell’agosto 2023, sono stati nuovamente sospesi, interrompendo i treni ad alta velocità sulla tratta Milano-Parigi.

Le condizioni meteorologiche estreme hanno coinvolto non solo Tignes, ma tutta la Savoia francese, dove l’altezza media della neve ha raggiunto il 130% rispetto ai valori normali stagionali. Particolarmente colpito anche il comprensorio di Val Thorens, dove le precipitazioni nevose vengono descritte come “heavy snow just keeps on falling” (la neve pesante continua a cadere incessantemente). Le operazioni di sicurezza nel comprensorio di Tignes proseguiranno anche domani mattina, con particolare attenzione alla stabilizzazione dei pendii e alla valutazione del rischio valanghe, che attualmente non è stato quantificato dalle autorità.

Le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non sono incoraggianti: secondo i bollettini locali, le condizioni di maltempo persisteranno ancora per tutta la giornata di oggi, giovedì 17 aprile, con altre precipitazioni nevose previste in serata e nella notte. Un graduale miglioramento è atteso solo a partire da domani, venerdì 18 aprile, quando è prevista una schiarita con temperature che potrebbero risalire fino a -6°C in alta quota e attenuazione dei venti. La situazione dovrebbe stabilizzarsi ulteriormente nel fine settimana, con cieli prevalentemente poco nuvolosi e assenza di precipitazioni significative fino a domenica.

L’eccezionale ondata di maltempo rappresenta un brusco cambio di rotta rispetto alle condizioni meteorologiche che avevano caratterizzato le settimane precedenti. Ancora il 15 marzo, i report dalla zona parlavano di “condizioni sorprendentemente buone” e “tempo migliore del previsto”, mentre ora la stazione si trova ad affrontare una delle situazioni più critiche degli ultimi anni. La chiusura forzata arriva in un momento particolarmente delicato per la stagione turistica: Tignes, che aveva aperto i battenti il 23 novembre 2024, aveva programmato la chiusura della stagione sciistica per il 4 maggio 2025, e questo evento rischia di compromettere le ultime settimane di attività.

Le autorità locali hanno attivato tutti i protocolli di emergenza e i servizi di protezione civile sono mobilitati per garantire assistenza alla popolazione. La raccomandazione principale resta quella di evitare qualsiasi spostamento non necessario e di seguire scrupolosamente le indicazioni fornite attraverso i canali ufficiali. La situazione a Tignes rappresenta solo uno dei fronti di una più ampia perturbazione che sta interessando diverse aree alpine, con criticità segnalate anche sul versante italiano, in particolare in Piemonte dove l’allerta rossa riguarda un centinaio di comuni, inclusa Torino. In Lombardia l’allerta varia tra gialla e arancione, ma il quadro complessivo resta quello di un sistema viario in crisi sotto la pressione di neve, frane e maltempo diffuso su tutto l’arco alpino occidentale.

Météo-France aveva già diramato ieri un’allerta gialla per pioggia e rischio inondazioni in 19 dipartimenti, principalmente nelle zone montuose o collinari del sud-est del paese, spesso soggette a fenomeni di ruscellamento e piene improvvise in primavera. La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime ore, con l’intensificarsi delle precipitazioni nevose in quota. Gli esperti meteorologi sottolineano come questo tipo di eventi, con nevicate intense in primavera, possa risultare particolarmente problematico per la gestione della viabilità e delle infrastrutture, specialmente in zone ad alta frequentazione turistica come Tignes e la Val d’Isère.

La stazione di Tignes, nota per la possibilità di sciare anche in estate sul ghiacciaio della Grande Motte, dovrà ora fronteggiare una complessa fase di ripristino e messa in sicurezza che potrebbe richiedere giorni, prima di poter tornare a una situazione di normalità. In una stagione già segnata da alti e bassi, con la memoria ancora fresca dei lockdown imposti durante la pandemia che avevano portato alla chiusura degli impianti nelle stagioni passate, questa nuova interruzione forzata rappresenta un’ulteriore sfida per l’economia locale fortemente dipendente dal turismo invernale.