Il mondo cattolico si prepara a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, con i solenni funerali previsti per domani, sabato 26 aprile 2025. Nei giorni di camera ardente, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Sala stampa vaticana, circa 250.000 persone sono entrate nella Basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma del Pontefice argentino
La camera ardente di Bergoglio è rimasta aperta per tre giorni, da mercoledì 23 a venerdì 25 aprile, con orari estesi fino a tarda notte per consentire l’accesso a tutti i fedeli desiderosi di porgere l’ultimo saluto. La basilica è rimasta eccezionalmente aperta fino alle 2:30 nella notte tra mercoledì e giovedì, per poi riaprire già alle 5:40 del mattino seguente, a testimonianza dell’afflusso continuo di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Un flusso costante ma ordinato, con tempi di attesa che hanno raggiunto le 5 ore nei momenti di maggiore affluenza, decisamente inferiori rispetto a quanto registrato in altre occasioni simili.
Per i solenni funerali che si terranno domani in Piazza San Pietro, presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, le autorità prevedono una partecipazione massiccia. Secondo le stime della vigilia, sono attese circa 200.000 persone nella piazza e nelle aree limitrofe, dove saranno allestiti appositi maxischermi. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha però ipotizzato numeri ben più elevati, parlando di “oltre un milione di persone” in arrivo nella Capitale. Per garantire la sicurezza e l’assistenza, è stato predisposto un imponente dispositivo che coinvolgerà circa 4.000 operatori delle forze dell’ordine, oltre a 4.000 volontari della Protezione civile.
Per comprendere la portata dell’evento, risulta interessante confrontare questi dati con quelli registrati in occasione della scomparsa di altri pontefici. I funerali papali sono diventati, soprattutto dalla seconda metà del XX secolo, momenti di straordinaria partecipazione popolare, con numeri crescenti grazie anche alla globalizzazione e alla maggiore facilità negli spostamenti internazionali.
Il caso più eclatante resta quello di Giovanni Paolo II, scomparso nell’aprile 2005 dopo un pontificato di quasi 27 anni. In quell’occasione si registrò un’affluenza senza precedenti: si stima che quasi 4 milioni di persone abbiano visitato la salma durante i cinque giorni di camera ardente. Le file per accedere alla basilica raggiunsero i 5 chilometri di lunghezza, con tempi di attesa che superarono le 20 ore nei giorni di massima affluenza. Il funerale, celebrato l’8 aprile 2005, fu seguito da circa 300.000 persone in piazza San Pietro e da oltre 2 milioni di persone riunite in altre piazze di Roma grazie ai maxischermi. L’evento fu trasmesso in mondovisione e seguito da centinaia di milioni di spettatori in tutto il mondo, con alcune stime che parlano addirittura di 2 miliardi di telespettatori globali.
Più contenuti, ma comunque significativi, i numeri registrati in occasione della morte di Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022. In quel caso, circa 195.000 fedeli resero omaggio alla salma esposta nella Basilica di San Pietro tra il 2 e il 4 gennaio 2023. Una cifra inferiore rispetto a quella di Papa Francesco, ma va considerato che Benedetto XVI era Papa emerito, avendo rinunciato al ministero petrino quasi dieci anni prima. Ai funerali, presieduti da Papa Francesco il 5 gennaio 2023, parteciparono circa 50.000 persone in Piazza San Pietro.
Risalendo nel tempo, particolarmente imponente fu anche la partecipazione popolare per i funerali di Giovanni XXIII, scomparso il 3 giugno 1963. Secondo le stime ufficiali fornite dal Vaticano dell’epoca, circa 3 milioni di persone passarono davanti alla sua salma esposta nella Basilica di San Pietro tra il 3 e l’11 giugno 1963. Fu un evento senza precedenti fino ad allora, che testimoniò l’enorme affetto popolare verso “il Papa buono”, come era stato soprannominato Angelo Roncalli per il suo carattere paterno, il sorriso costante e l’apertura del Concilio Vaticano II.
Per quanto riguarda Paolo VI, scomparso a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978, non esistono dati ufficiali sul numero esatto di fedeli che visitarono la salma. Il funerale si svolse il 10 agosto in Piazza San Pietro alla presenza di circa 100.000 fedeli. Analogamente, per Giovanni Paolo I, che morì improvvisamente la notte tra il 28 e il 29 settembre 1978 dopo soli 33 giorni di pontificato, si registrarono circa 100.000 persone al funerale celebrato il 4 ottobre.
Risalendo ancora più indietro, alla morte di Papa Pio XII, avvenuta il 9 ottobre 1958 dopo un pontificato di oltre 19 anni, la folla in Piazza San Pietro e intorno alle Mura vaticane, nel giorno dell’ultimo addio, era così numerosa che si stimava la presenza di circa 500.000 persone. La salma di Eugenio Pacelli fu esposta su un palco allestito nella navata centrale della Basilica, anziché nella tradizionale cappella del Santissimo Sacramento, come avvenuto per i papi precedenti, inaugurando una nuova prassi che sarebbe stata seguita per tutti i pontefici successivi.
Confrontando questi dati storici con quelli attuali relativi a Papa Francesco, alcuni osservatori hanno notato una partecipazione relativamente contenuta alla camera ardente rispetto ai predecessori più carismatici come Giovanni Paolo II o Giovanni XXIII. Tuttavia, il numero di 250.000 visitatori in tre giorni rappresenta comunque una cifra considerevole, superiore a quella registrata per Benedetto XVI e in linea con la media storica degli ultimi pontefici.
Al di là dei numeri, la partecipazione ai funerali di Papa Francesco rappresenta un momento di straordinaria importanza per la Chiesa cattolica, che dopo il rito funebre di domani si preparerà al Conclave per l’elezione del nuovo pontefice. Le esequie vedranno la partecipazione di circa 160 delegazioni ufficiali da tutto il mondo, guidate da 12 sovrani regnanti, 52 capi di Stato e 14 capi di governo, a testimonianza della rilevanza globale della figura del Papa, ben oltre i confini del mondo cattolico.