Allerta Meteo, Ciclone Anomalo in Arrivo: si sta formando proprio in queste ore. Le foto dal satellite

Un potente ciclone mediterraneo con caratteristiche simil-tropicali denominato tempesta Ines colpirà il Sud Italia da giovedì 15 maggio con venti oltre 100 km/h e accumuli di pioggia fino a 200 mm in 48 ore. Sicilia e Calabria le regioni più a rischio.

Un potente ciclone mediterraneo con caratteristiche simil-tropicali sta prendendo forma nelle ultime ore nel cuore del Mediterraneo occidentale, minacciando di colpire con violenza il Sud Italia a partire da domani, giovedì 15 maggio. Gli ultimi modelli meteorologici confermano l’arrivo di quella che è stata ufficialmente denominata tempesta Ines, un sistema depressionario dalle caratteristiche eccezionali che porterà condizioni di maltempo estremo su diverse regioni meridionali, con particolare riferimento a Sicilia e Calabria, dove si prevedono accumuli pluviometrici fino a 200 millimetri in 48 ore e raffiche di vento che potrebbero superare i 100 chilometri orari.

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Il fenomeno in fase di formazione appartiene alla categoria dei TLC (Tropical Like Cyclone), comunemente noti come “medicane”, termine che deriva dalla fusione di Mediterranean e hurricane. Si tratta di sistemi depressionari che, pur formandosi alle nostre latitudini, presentano caratteristiche simili ai cicloni tropicali che si sviluppano nei Caraibi o nell’Oceano Pacifico. Secondo quanto mostrano le immagini, il ciclone sta attualmente organizzandosi tra la Sardegna sud-orientale e le acque a largo della Sicilia, alimentato dalle temperature marine già elevate per il periodo e dalle correnti calde provenienti dal Nord Africa. I modelli matematici concordano nell’indicare un rapido approfondimento della struttura ciclonica, con un minimo barico che si concentrerà nello Ionio meridionale nelle prossime 24-36 ore.

Le ultime immagini satellitari fornite da Meteosat mostrano chiaramente la formazione del vortice ciclonico a sud della Sardegna, con un’impressionante struttura nuvolosa in fase di rapida organizzazione. Le rilevazioni effettuate nella giornata di oggi, mercoledì 14 maggio, evidenziano la nascita di un sistema depressionario dal nord dell’Algeria che si sta muovendo progressivamente verso nord-est, alimentato dall’elevato contrasto termico tra le masse d’aria e dalle temperature superficiali del mare particolarmente elevate.

I satelliti meteorologici dell’EUMETSAT stanno monitorando costantemente l’evoluzione del fenomeno, permettendo ai centri di previsione meteorologica di aggiornare i modelli e affinare le previsioni sull’intensità e la traiettoria del ciclone. Le immagini nel canale infrarosso rivelano un progressivo approfondimento della depressione, con temperature delle nubi in cima ai sistemi temporaleschi particolarmente basse, indice di forte attività convettiva e potenziale per precipitazioni intense.

Le previsioni indicano che la tempesta Ines colpirà con particolare intensità le regioni meridionali della penisola italiana. La Sicilia sud-orientale, in particolare tra Ragusa, Siracusa e le aree interne dei Monti Iblei, si troverà direttamente sulla traiettoria del ciclone. Le correnti di scirocco cariche di vapore acqueo incontreranno le prime alture sicule causando piogge torrenziali con accumuli che potrebbero superare i 200 millimetri in 48 ore, equivalenti alle precipitazioni normalmente attese in due mesi concentrate in poche ore.

Analoga situazione si prevede per la Calabria meridionale, soprattutto lungo la fascia ionica tra Reggio Calabria e Catanzaro, dove gli accumuli potrebbero raggiungere valori eccezionali, fino a 220 millimetri complessivi. Precipitazioni significative interesseranno anche la Basilicata e la Puglia, in particolare il Salento, nonché Molise e Abruzzo, che verranno raggiunti dal sistema perturbato con intensità progressivamente minore.

Al di là delle precipitazioni, l’aspetto più preoccupante riguarda la velocità del vento che, secondo le previsioni, potrebbe raggiungere e superare i 100 chilometri orari, con particolare riferimento alle aree costiere. L’intensa circolazione ciclonica genererà un significativo aumento del moto ondoso, con onde che potrebbero raggiungere i 3-4 metri di altezza, specialmente sui settori ionici. Le coste esposte a questi quadranti saranno a elevato rischio di mareggiate significative, con potenziale erosione e danneggiamenti ai litorali.

I modelli idrologici segnalano un elevato rischio di dissesti idrogeologici, frane e alluvioni lampo, in considerazione dell’intensità delle precipitazioni previste e della loro persistenza. Particolarmente vulnerabili risultano essere i bacini idrografici minori e i torrenti a carattere torrentizio tipici delle aree montuose calabresi e siciliane, che potrebbero rispondere con piene improvvise a seguito delle piogge intense.

Secondo le ultime elaborazioni modellistiche, il ciclone mediterraneo prenderà ulteriormente vigore durante la notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 maggio, per poi impattare con la sua massima intensità sulle coste meridionali italiane dalla mattinata di giovedì. La fase più critica del maltempo è prevista tra giovedì pomeriggio e venerdì mattina, quando si attendono i fenomeni più intensi su Sicilia e Calabria.

Un ulteriore elemento di complessità è rappresentato dall’arrivo, quasi in contemporanea, di un fronte freddo in discesa dalla Scandinavia, diretto verso i Balcani, che lambirà le regioni di Nord-Est dell’Italia. Questa seconda perturbazione, nel corso della giornata di venerdì 16, tenderà a raggiungere e a fondersi con il ciclone ancora in azione al Sud, determinando un generale calo termico e un’ulteriore intensificazione dei venti, che ruoteranno dai quadranti settentrionali.

Un graduale miglioramento delle condizioni meteorologiche è previsto a partire da venerdì sera, quando il ciclone inizierà ad allontanarsi verso la Grecia. Nel fine settimana, le condizioni meteo dovrebbero risultare generalmente più stabili e soleggiate, con ancora qualche rovescio sparso fino a metà giornata di sabato in Calabria e marginalmente nell’est della Sicilia.

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Le temperature, dopo il calo determinato dal passaggio della perturbazione, tenderanno a risalire, pur mantenendosi ancora su valori leggermente inferiori alla media del periodo in molte regioni. I venti, dopo le burrasche dei giorni precedenti, subiranno una progressiva attenuazione, favorendo anche un graduale ritorno alla normalità dello stato del mare.

La Protezione Civile ha già diramato un’allerta meteo per le regioni meridionali, raccomandando la massima prudenza e invitando la popolazione a seguire con attenzione gli aggiornamenti e ad attenersi alle indicazioni fornite dalle autorità locali nelle aree potenzialmente interessate dai fenomeni più intensi.