Nella mattinata di oggi, mercoledì 14 maggio 2025, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, su mandato della Procura di Pavia, hanno eseguito una serie di perquisizioni mirate nelle abitazioni di Andrea Sempio, il 37enne nuovamente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Il blitz, iniziato all’alba, ha interessato sia l’appartamento di Sempio a Voghera sia la casa dei genitori a Garlasco, dove l’indagato viveva all’epoca dei fatti.
L’operazione, coordinata dal procuratore Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, rientra nell’ambito della riapertura delle indagini sul caso che ha portato alla condanna definitiva di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, attualmente in regime di semilibertà dopo aver scontato gran parte della pena di 16 anni inflittagli nel dicembre 2015 dalla Corte di Cassazione.
Durante le perquisizioni, i militari dell’Arma hanno proceduto al sequestro di diversi dispositivi elettronici, tra cui telefoni cellulari, computer e supporti informatici. Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad approfondite analisi forensi con l’obiettivo di acquisire elementi utili alle indagini in corso, attraverso l’esame dei contenuti digitali che potrebbero fornire nuovi spunti investigativi sulla vicenda delittuosa che ha sconvolto l’Italia quasi diciotto anni fa.
Il blitz non ha interessato solo le abitazioni di Sempio e dei suoi genitori, ma si è esteso anche alle case di due amici dell’indagato, Roberto Freddi e Mattia Capra, entrambi parte del circuito di amicizie che gravitava attorno al fratello della vittima, Marco Poggi. Gli investigatori intendono verificare l’esistenza di eventuali comunicazioni o scambi di informazioni rilevanti tra i soggetti coinvolti nelle indagini, nel tentativo di ricostruire con maggiore precisione quanto accaduto la mattina del delitto.
Parallele alle perquisizioni domiciliari, le attività investigative si sono concentrate anche su un terreno agricolo situato a Tromello, nelle vicinanze di una vecchia casa di corte poco distante da Garlasco. In quest’area, gli inquirenti stanno effettuando ricerche approfondite con l’obiettivo di individuare l’arma del delitto, mai ritrovata in tutti questi anni. Si tratterebbe di uno degli elementi mancanti di maggior rilievo nell’intera vicenda processuale, considerato che le modalità dell’omicidio sono state ricostruite ipotizzando l’utilizzo di un oggetto contundente, forse un martello o un’arma simile, con cui la vittima venne colpita ripetutamente.
Il nome di Andrea Sempio non è nuovo alle cronache giudiziarie legate al delitto di Garlasco. Classe 1988, grande amico di Marco Poggi, era già stato al centro di indagini tra il 2016 e il 2017, quando i legali di Stasi avevano sollevato dubbi sulla presenza di tracce genetiche compatibili con il suo DNA ritrovate sotto le unghie di Chiara Poggi. Quelle accuse furono poi archiviate dall’allora procura di Pavia, ma la recente riapertura del caso ha riportato l’attenzione proprio su quelle tracce biologiche, analizzate con metodi e tecniche di ultima generazione che avrebbero fornito nuovi elementi a carico dell’indagato.
La posizione di Sempio è tornata sotto i riflettori anche a seguito di approfondimenti investigativi sui tabulati telefonici, che avrebbero evidenziato incongruenze rispetto all’alibi fornito dal giovane all’epoca dei fatti. Il 37enne aveva infatti dichiarato di trovarsi a Vigevano la mattina dell’omicidio, circostanza che secondo alcune ricostruzioni sarebbe stata contraddetta dalle celle telefoniche agganciate dal suo cellulare, che lo collocavano invece nei pressi di Garlasco. Anche la posizione dei suoi amici, Freddi e Capra, sarebbe oggetto di verifiche per quanto riguarda i loro spostamenti nella mattinata del 13 agosto 2007.
Nelle scorse settimane, la madre di Sempio era stata convocata dai carabinieri di via della Moscova, ma si era avvalsa della facoltà di non rispondere, accusando successivamente un malore in seguito a una domanda riguardante la sua conoscenza di un vigile del fuoco in servizio a Vigevano all’epoca dell’omicidio. Un episodio che ha alimentato ulteriori interrogativi negli inquirenti, determinati ad approfondire ogni possibile connessione tra i soggetti coinvolti nella vicenda.
Venerdì 16 maggio è prevista un’udienza cruciale per un incidente probatorio durante il quale verranno analizzati reperti biologici rinvenuti sul luogo del delitto, con particolare attenzione al materiale genetico riconducibile ad Andrea Sempio. L’incidente probatorio, richiesto dalla Procura di Pavia, rappresenta un passaggio fondamentale nell’ambito delle nuove indagini, poiché permetterà di cristallizzare elementi probatori potenzialmente decisivi per il futuro sviluppo del procedimento.
I legali di Sempio, Angela Taccia e Massimo Lovati, continuano a ribadire la totale estraneità del loro assistito ai fatti, sottolineando come la sua frequentazione della casa della famiglia Poggi fosse normale in quanto amico del fratello della vittima. Dal canto loro, i familiari di Chiara si sono sempre detti sicuri dell’innocenza di Sempio, confermando la propria convinzione sulla colpevolezza di Stasi.
L’operazione odierna segna un ulteriore sviluppo in un caso giudiziario che, a distanza di quasi due decenni, continua a presentare zone d’ombra e aspetti controversi. Le nuove indagini, avviate dopo due precedenti archiviazioni a carico di Sempio, intendono fare piena luce su eventuali responsabilità rimaste finora nell’ombra, attraverso un riesame approfondito degli elementi probatori già acquisiti e la ricerca di nuovi riscontri, grazie anche all’evoluzione delle tecniche investigative e forensi disponibili rispetto all’epoca dei primi accertamenti.