Una violenta perturbazione atlantica attraversa l’Italia nella giornata di martedì 27 maggio 2025, provocando il cedimento dell’anticiclone delle Azzorre e determinando condizioni meteorologiche avverse su gran parte del territorio nazionale. La Protezione Civile ha diramato allerta gialla per rischio temporali e rischio idrogeologico su Lombardia, Abruzzo, Marche e Molise, mentre fenomeni intensi interessano anche Liguria, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Veneto e diverse regioni del Centro-Sud.
Il sistema perturbato, caratterizzato da un rapido transito ma con effetti particolarmente marcati, ha già determinato l’attivazione di temporali intensi durante le prime ore della giornata, concentrati principalmente sui settori lombardi dove si sono verificate precipitazioni accompagnate da grandinate e raffiche di vento. La configurazione meteorologica attuale vede un parziale cedimento dell’anticiclone delle Azzorre che ha consentito l’ingresso di masse d’aria instabile di origine atlantica, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente attive. Il fronte perturbato si caratterizza per la sua velocità di spostamento da nord-ovest verso sud-est, ma la sua intensità rappresenta il principale elemento di criticità per la giornata in corso.

Le regioni settentrionali stanno sperimentando la fase più acuta del maltempo durante le ore mattutine, con piogge e rovesci temporaleschi che interessano in particolare Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto occidentale. Le precipitazioni si presentano con caratteristiche di particolare intensità, assumendo prevalentemente carattere temporalesco e accompagnandosi a colpi di vento che possono raggiungere intensità significativa. La Lombardia, in particolare, risulta la regione maggiormente colpita durante la prima parte della giornata, con temporali già in atto che hanno determinato l’attivazione dell’allerta gialla da parte della Protezione Civile per diverse zone del territorio regionale, incluse la Pianura centrale, i Laghi e le Prealpi Varesine, i Laghi e le Prealpi orientali, il Lario e le Prealpi occidentali, le Orobie bergamasche e il Nodo Idraulico di Milano.
L’evoluzione del sistema perturbato durante il corso della mattinata prevede uno spostamento progressivo del fronte verso est e sud-est, determinando il coinvolgimento di ulteriori regioni che fino alle prime ore della giornata avevano mantenuto condizioni di relativa stabilità. Il Friuli Venezia Giulia rappresenta la prima regione orientale a essere interessata dall’espansione del maltempo, mentre contemporaneamente i rilievi di Toscana, Marche, Lazio e Abruzzo iniziano a sperimentare l’arrivo delle prime precipitazioni. Le caratteristiche di queste precipitazioni mantengono elevati livelli di intensità, con la possibilità concreta di formazione di celle temporalesche particolarmente attive, capaci di scaricare quantità significative di pioggia in tempi ridotti e di generare fenomeni grandinigeni localizzati.
Le previsioni meteorologiche per il pomeriggio indicano una persistenza del carattere instabile dell’atmosfera, con particolare concentrazione dei fenomeni sulle zone del Centro Italia. Le regioni del Nordest dovranno ancora affrontare ultimi rovesci sparsi, rappresentando la fase conclusiva del passaggio del fronte perturbato su queste aree, mentre simultaneamente si assiste allo sviluppo di nuove formazioni temporalesche sulle aree montuose toscane, umbro-marchigiane, laziali e abruzzesi. La configurazione orografica del territorio italiano amplifica significativamente gli effetti della perturbazione, con le zone montuose che fungono da catalizzatore per l’intensificazione dei fenomeni atmosferici, mentre i distretti collinari e pianeggianti immediatamente adiacenti risultano esposti al rischio di temporali improvvisi e localmente forti.
La Protezione Civile ha emanato un bollettino di vigilanza meteorologica che evidenzia diverse tipologie di rischio per la giornata di martedì 27 maggio, distinguendo tra rischio temporali e rischio idrogeologico. L’allerta gialla per rischio temporali interessa specificamente l’Abruzzo nelle zone dei Bacini Tordino Vomano, Bacino dell’Aterno, Marsica, Bacino del Pescara e Bacino Alto del Sangro, la Lombardia nelle aree precedentemente menzionate, l’intero territorio delle Marche e il Molise nelle zone Frentani-Sannio-Matese e Alto Volturno-Medio Sangro. Parallelamente, l’allerta gialla per rischio idrogeologico mantiene la sua validità su diverse zone della Lombardia, evidenziando la persistenza di condizioni critiche legate all’accumulo delle precipitazioni e alla saturazione dei terreni.
Le caratteristiche peculiari di questa perturbazione si inseriscono in un contesto meteorologico più ampio che vede un confronto tra diverse masse d’aria di origine differente. L’arrivo di aria umida e instabile dall’Atlantico attraverso la Francia penetra nella Pianura Padana creando un gradiente termico marcato, ovvero un contrasto significativo tra aria calda e aria più fresca che rappresenta il principale catalizzatore per l’innesco dei temporali più intensi. Questo fenomeno meteorologico si accompagna all’espansione verso nord di un campo di alta pressione africana presente principalmente in quota, determinando una configurazione atmosferica complessa che favorisce lo sviluppo di fenomeni convettivi particolarmente energetici.

Gli effetti al suolo della perturbazione si manifestano attraverso precipitazioni che assumono caratteristiche sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale sui settori pianeggianti del Piemonte orientale, sui settori pianeggianti occidentali e prealpini della Lombardia e sui settori prealpini del Veneto, con quantitativi cumulati generalmente moderati. Le temperature massime subiscono una sensibile diminuzione sulla pianura lombarda e veneta, sull’Emilia-Romagna e sulle Marche settentrionali, mentre i venti si intensificano con direzione nord-occidentale sui settori costieri settentrionali e meridionali della Sardegna, determinando condizioni di mare localmente molto mosso nel Mare di Sardegna e nel Tirreno centrale. Le condizioni di visibilità rimangono generalmente buone, senza fenomeni significativi di riduzione della visibilità che possano compromettere ulteriormente le attività umane già interessate dal maltempo.
Le prospettive per l’evoluzione meteorologica delle prossime ore indicano un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche durante la serata, con i fenomeni temporaleschi che tenderanno a esaurirsi progressivamente su tutte le regioni interessate. Questo miglioramento rappresenta il preludio al ritorno di condizioni anticicloniche più stabili che caratterizzeranno i giorni successivi, con l’anticiclone delle Azzorre destinato a ristabilire la propria influenza sul territorio nazionale prima di lasciare spazio all’espansione dell’anticiclone africano che porterà un significativo rialzo termico nel corso del fine settimana. La transizione meteorologica in corso evidenzia la tipica variabilità del periodo tardo-primaverile, caratterizzato dall’alternanza tra fasi di stabilità anticiclonica e episodi di instabilità legati al passaggio di sistemi perturbati di origine atlantica che mantengono elevata l’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche su scala giornaliera.