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Allerta Meteo ESTOFEX, oggi Forti temporali con grandine e downburst: ecco dove

ESTOFEX emette allerta livello 1: Nord Italia sotto rischio di grandine fino a 5 cm, forti piogge e downburst; temporali attesi dal pomeriggio, in estensione al centro.
Credit © Unsplash

L’Italia si prepara ad affrontare un’ondata di violenti temporali in questo avvio di luglio. Il Centro ESTOFEX (European Storm Forecast Experiment) ha emesso un’allerta di livello 1, valida dalle 8 di oggi, 2 luglio 2025, fino alle 8 di domani, 3 luglio, che interessa anche il Nord del Paese. Un nuovo peggioramento si profila sulle Alpi e su parte dell’Europa centro-meridionale, con un’allerta di livello 1 diramata per un’area che si estende dalle Alpi fino al sud-est della Francia e all’Italia settentrionale. I principali rischi attesi: grandine, forti raffiche di vento, isolati episodi di downburst e piogge intense, in grado di generare locali criticità idrogeologiche.

Al centro della scena meteorologica troviamo una robusta dorsale di alta pressione di 587 dam (decametri geopotenziali) posizionata sull’Europa centrale. Quest’anticiclone, che negli ultimi giorni ha garantito temperature molto elevate e stabilità diffusa, inizia ora un lento spostamento verso est, trasportato da un flusso ageostrofico che gradualmente vira da orientale a occidentale. Mentre la dorsale si muove verso l’Europa orientale, si assiste a un rafforzamento del flusso zonale (ovvero un flusso occidentale teso in quota) che mantiene attiva la corrente a getto sull’Atlantico nord-orientale. Questo schema favorisce lo sviluppo di un’ondulazione secondaria che, pur perdendo ampiezza con il passare delle ore, porterà un nucleo di vorticità potenziale positiva (PV anomaly) a spingersi verso Norvegia e Svezia meridionale, generando un effetto di “radial influence” capace di condizionare le masse d’aria instabili presenti più a sud.

Particolarmente interessante è la zona di convergenza nei bassi strati (low-level confluence zone) che si svilupperà davanti al fronte freddo in avanzata da ovest. Quest’area, caratterizzata da un canale di pressione al suolo (surface pressure trough), interesserà un’ampia fascia dal nord-est della Francia, attraverso il Benelux, fino alla Germania nord-occidentale. In questa fascia, il sollevamento indotto dalla convergenza di masse d’aria a bassa quota, unito al contributo orografico delle colline e delle prime propaggini alpine, attiverà celle temporalesche a sviluppo diurno. Proprio l’orografia alpina, esaltata da una spiccata instabilità termica (grazie a forti contrasti tra l’aria calda preesistente e l’aria più fresca in quota), giocherà un ruolo cruciale nell’innesco di temporali intensi e localmente autorigeneranti.

Il previsto “heat dome” europeo, ovvero la bolla di aria calda intrappolata tra le ondulazioni della corrente a getto, viene gradualmente circoscritto da un fronte ondulato che dal Golfo di Biscaglia si estende fino alla penisola scandinava. Questa configurazione tenderà a favorire movimenti verticali, aumentando ulteriormente la probabilità di fenomeni intensi in corrispondenza delle Alpi.

Il modello prevede lo sviluppo di temporali lenti e sparsi, ma potenzialmente diffusi, con epicentro sulle zone montuose. Queste celle saranno in grado di scaricare quantità significative di pioggia in poco tempo, causando allagamenti lampo e colate detritiche nelle aree più soggette. La forte instabilità e il raffreddamento in quota favoriranno grandinate anche di medie dimensioni (2-4 cm), mentre il rischio di downburst sarà più marcato nelle aree dove i temporali riusciranno a muoversi fuori dal rilievo verso le pianure pedemontane.

Al contempo, l’assenza di un forte flusso nei bassi e medi strati sull’area d’ingresso delle polveri sahariane (in risalita dal Nord Africa) limiterà la possibilità di innescare tempeste di sabbia miste a temporali: un dettaglio che, se fosse stato diverso, avrebbe potuto amplificare ulteriormente la severità degli eventi.

Le regioni più esposte includono:

  • le Alpi occidentali e centrali (Piemonte, Valle d’Aosta, alta Lombardia, Trentino-Alto Adige),
  • l’area prealpina italiana e francese,
  • alcune zone del sud-est della Francia.

Le autorità locali e la popolazione dovrebbero prestare particolare attenzione alla possibilità di nubifragi e grandinate, evitando spostamenti non necessari in zone montane o vallive durante le ore centrali e pomeridiane, quando i temporali raggiungeranno l’apice della loro intensità.

La giornata del 2 luglio 2025 si preannuncia turbolenta sulle Alpi e nelle aree limitrofe: il mix tra un pattern sinottico complesso, un’alta pressione in ritirata e l’effetto orografico renderà possibili fenomeni violenti su scala locale. La raccomandazione per residenti e turisti è di consultare costantemente gli aggiornamenti meteo e seguire le indicazioni della Protezione Civile.

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