Il mondo del calcio piange la tragica scomparsa di Diogo Jota, attaccante portoghese del Liverpool di 28 anni, morto nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2025 in un devastante incidente stradale in Spagna. L’incidente, che ha coinvolto anche il fratello André Silva, 26 anni e calciatore professionista del Penafiel, si è verificato lungo l’autostrada A-52, nella provincia di Zamora, nei pressi del comune di Palacios de Sanabria.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle autorità spagnole, l’incidente è avvenuto intorno all’una di notte al chilometro 65 dell’autostrada A-52. Il veicolo su cui viaggiavano i due fratelli, che alcune fonti identificano come una Lamborghini, ha improvvisamente sbandato e è uscito fuori strada per cause ancora in fase di accertamento. L’impatto è stato fatale: l’auto ha preso fuoco immediatamente dopo lo schianto, con le fiamme che si sono propagate rapidamente anche alla vegetazione circostante.
I testimoni che hanno assistito alla tragedia hanno immediatamente allertato i servizi di emergenza attraverso il numero 112. Nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei soccorritori, per entrambi i fratelli non c’è stato nulla da fare. Le fiamme che avvolgevano l’abitacolo erano talmente intense da impedire qualsiasi tentativo di salvataggio, trasformando la scena in un vero e proprio inferno.
La tragedia assume contorni ancora più dolorosi considerando che Diogo Jota si era sposato appena dieci giorni prima dell’incidente. Il matrimonio con Rute Cardoso era stato celebrato il 22 giugno 2025 a Porto, coronando una relazione solida e riservata. La coppia aveva già tre figli piccoli di 4, 2 e 1 anno, con la più piccola di soli 6 mesi. In un’intervista rilasciata proprio il giorno prima della tragedia, il calciatore si era definito “l’uomo più fortunato del mondo”.
Diogo José Teixeira da Silva, questo il nome completo del calciatore, era nato a Massarelos, Porto, il 4 dicembre 1996. La sua carriera calcistica era iniziata nel settore giovanile del Gondomar SC, per poi approdare al Paços de Ferreira, dove aveva debuttato tra i professionisti nel 2014. Nel 2015, a soli 18 anni, era diventato il più giovane marcatore nella storia del club in Primeira Liga.
Dopo una breve parentesi all’Atlético Madrid, Jota si era affermato in Inghilterra con il Wolverhampton Wanderers, dove aveva messo in mostra le sue qualità tecniche e realizzative. Nel settembre 2020, il Liverpool lo aveva acquistato per circa 45 milioni di euro, una cifra che rifletteva le grandi aspettative riposte nel talento portoghese.
Con la maglia dei Reds, Jota aveva collezionato 182 presenze, realizzando 65 gol e fornendo 26 assist. Il suo palmarès parlava chiaro: aveva conquistato la Premier League nella stagione 2024-25, la FA Cup nel 2021-22 e due Coppe di Lega inglesi. Le sue prestazioni erano state fondamentali per i successi della squadra guidata da Jürgen Klopp, distinguendosi per la sua versatilità tattica e la capacità di svariare su tutto il fronte offensivo.
Il ruolo naturale di Jota era quello di ala sinistra, ma la sua duttilità gli permetteva di essere utilizzato anche come prima o seconda punta. Nonostante la bassa statura, era un abile colpitore di testa e possedeva una buona tecnica con entrambi i piedi, caratteristiche che lo rendevano un finalizzatore temibile. La sua velocità, unita alla resistenza allo sforzo e alle grandi capacità di inserimento senza palla, lo rendevano particolarmente difficile da marcare negli spazi larghi.
Con la nazionale portoghese, Jota aveva conquistato due UEFA Nations League, nel 2018-19 e nel 2024-25. La sua ultima partita in maglia lusitana era stata proprio la finale di Nations League dell’8 giugno 2025, vinta contro la Spagna ai calci di rigore. In quella competizione aveva disputato 7 partite per un totale di 260 minuti, fornendo 1 assist e totalizzando 10 tiri.
La notizia della tragedia è stata riportata per prima dal quotidiano spagnolo Marca e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo calcistico, provocando uno shock collettivo. Il calciatore si trovava in Spagna in vacanza, probabilmente per trascorrere del tempo con la famiglia dopo le fatiche della stagione appena conclusa.
Le autorità spagnole hanno avviato un’indagine approfondita per chiarire le cause esatte dell’incidente. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella di una sbandata improvvisa, forse dovuta a un colpo di sonno, una distrazione o condizioni stradali avverse. Il tratto dell’autostrada A-52 dove è avvenuto l’incidente è noto per essere particolarmente insidioso, soprattutto nelle ore notturne, a causa delle curve e della scarsa illuminazione.
La morte di Diogo Jota rappresenta una perdita incolmabile per il calcio internazionale. A soli 28 anni, era nel pieno della sua carriera e aveva ancora molti anni davanti a sé per continuare a scrivere pagine importanti della storia del calcio. La sua scomparsa, insieme a quella del fratello André, lascia un vuoto profondo non solo nel mondo dello sport, ma anche in una famiglia che aveva da poco celebrato la gioia di un matrimonio e che ora si trova a dover affrontare un dolore inimmaginabile.