L’anticiclone subtropicale africano si appresta a dispensare le temperature più elevate di questa stagione estiva durante la giornata di oggi, giovedì 3, e domani venerdì 4 luglio, trasformando l’Italia in un autentico “forno a cielo aperto”. Le masse d’aria di origine sahariana, che da diversi giorni stanno interessando la penisola, raggiungeranno l’apice della loro intensità con valori termici che si porteranno ben oltre le soglie di guardia su gran parte del territorio nazionale.
La configurazione meteorologica attuale vede l’anticiclone africano in espansione verso l’Europa meridionale, con il suo baricentro posizionato stabilmente sull’area del Mediterraneo centrale. Questa particolare dinamica atmosferica favorisce la risalita di masse d’aria roventi dall’interno del deserto del Sahara, le quali investono direttamente l’Italia con un carico termico eccezionale per il mese di luglio.
Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, giovedì 3 luglio si registreranno temperature massime comprese tra i 37 e i 38°C sulle pianure del Nord, mentre le zone interne delle regioni centrali toccheranno punte di 39°C nelle aree di Roma e Firenze. Particolare attenzione meritano le due isole maggiori, dove i termometri potrebbero superare la soglia critica dei 41°C nelle zone più interne e riparate dalla brezza marina.

La situazione subirà un’ulteriore escalation nella giornata di venerdì 4 luglio, quando l’ondata di calore raggiungerà il suo momento di massima intensità. Le previsioni indicano che diverse città del Centro-Nord potrebbero registrare valori record per il mese di luglio, con Milano che potrebbe toccare i 37-38°C per cinque giorni consecutivi, evento senza precedenti nella storia climatica della metropoli lombarda.

La distribuzione geografica del calore vedrà le regioni centro-settentrionali particolarmente colpite, con valori che in molte località supereranno quelli tipici del Nord Africa costiero. Le città come Bologna, Brescia, Firenze, Perugia e Torino figurano nell’elenco delle diciotto aree metropolitane per le quali il Ministero della Salute ha diramato il bollino rosso, il massimo livello di allerta per le ondate di calore.
La persistenza dell’anticiclone africano rappresenta un fenomeno sempre più ricorrente nel panorama climatico italiano. Questa configurazione atmosferica, che ha sostituito il più mite anticiclone delle Azzorre, porta con sé masse d’aria caratterizzate da elevata temperatura e basso contenuto di umidità, creando condizioni di stabilità atmosferica che favoriscono l’accumulo di calore negli strati bassi dell’atmosfera.
Il meccanismo fisico che governa questa ondata di calore è riconducibile alla subsidenza atmosferica, processo mediante il quale l’aria calda proveniente dal deserto del Sahara si comprime negli strati inferiori dell’atmosfera, generando un ulteriore riscaldamento per compressione adiabatica. Questo fenomeno, combinato con la persistenza dell’alta pressione, crea una vera e propria cupola di calore che impedisce il ricambio atmosferico e favorisce l’accumulo di energia termica.
La situazione meteorologica è destinata a subire una significativa evoluzione nel corso del weekend, quando un fronte temporalesco in discesa dal Nord Europa darà inizio a una fase di instabilità atmosferica che interesserà principalmente le regioni settentrionali. L’aria più fresca proveniente da un ciclone posizionato tra le Isole Britanniche e la Scandinavia interagirà con le masse d’aria roventi preesistenti, creando le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche intense.
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Questo contrasto termico, tipico dei periodi di transizione meteorologica, favorirà la formazione di fenomeni convettivi violenti caratterizzati da precipitazioni intense, grandinate e possibili raffiche di vento. Le regioni del Nord Italia saranno le prime a sperimentare questo cambiamento, con temperature che potranno subire un calo anche di 10°C nel giro di poche ore a causa del passaggio dei sistemi temporaleschi.
La fase di maltempo prevista per il weekend del 6-7 luglio interesserà principalmente Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con fenomeni che potranno assumere carattere di particolare intensità. Le previsioni indicano possibili accumuli pluviometrici superiori ai 50 millimetri in un’ora, con elevato rischio di grandinate e formazione di downburst, fenomeni caratterizzati da raffiche di vento discendenti che possono raggiungere velocità prossime ai 100 chilometri orari.
Sul resto del territorio italiano, l’influenza dell’alta pressione continuerà a garantire condizioni di stabilità atmosferica anche oltre il weekend, con sole prevalente e temperature che si manterranno su valori elevati, seppur leggermente inferiori rispetto ai picchi previsti per giovedì e venerdì. Le regioni centro-meridionali e le isole maggiori vedranno persistere condizioni di caldo intenso, con massime che si attesteranno tra i 33 e i 37°C.
La configurazione meteorologica di questi giorni si inserisce in un contesto climatico più ampio che vede l’estate 2025 caratterizzata da temperature costantemente superiori alle medie stagionali. I dati rilevati nei primi mesi dell’anno confermano un’anomalia termica positiva di circa 1,58°C rispetto alla media climatologica del periodo 1991-2020, rendendo il 2025 uno degli anni più caldi mai registrati sul territorio nazionale.