L’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania-Fontanarossa ha registrato nella mattinata di giovedì 3 luglio 2025 una sospensione totale delle attività di volo, causando notevoli disagi a centinaia di passeggeri e decine di compagnie aeree. La SAC, società di gestione dell’aeroporto etneo e di quello di Comiso, ha comunicato ufficialmente l’interruzione di tutti i voli in partenza e in arrivo a partire dalle prime ore del mattino, inizialmente fino alle ore 9.00 locali.
La causa del blocco è stata identificata nella presenza di una gru rimasta bloccata nel cantiere ferroviario situato esternamente allo scalo aeroportuale, ma posizionata in modo tale da interferire con le direttrici di atterraggio e decollo poste a ovest della pista principale. Il macchinario, utilizzato per i lavori di interramento della linea ferroviaria Catania-Siracusa nell’ambito del progetto di ampliamento aeroportuale finanziato dal PNRR, ha subito un guasto che ha impedito la sua movimentazione in altezza e il suo spostamento.
Secondo le comunicazioni ufficiali della SAC, la decisione di sospendere completamente le operazioni aeree è stata presa per l’assenza di condizioni di sicurezza per la navigazione aerea, in quanto la presenza dell’ostacolo lungo le direttrici di volo rappresentava un rischio concreto per la sicurezza degli aeromobili durante le delicate fasi di atterraggio e decollo. La società ha sottolineato che la sospensione è stata l’unica soluzione possibile per evitare potenziali incidenti.
I disagi si sono manifestati immediatamente con il dirottamento di numerosi voli verso altri scali siciliani e nazionali. Il primo aeromobile interessato è stato il volo proveniente da Malta della compagnia KM Malta Airlines, che ha dovuto fare ritorno al punto di partenza. Successivamente, diversi altri voli sono stati dirottati: il collegamento New York-Catania della Delta Air Lines è stato deviato su Roma, mentre il volo da Malta è stato costretto a tornare indietro. L’aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino ha accolto la maggior parte dei voli dirottati, inclusi i collegamenti Ryanair da Pisa, Roma e Bergamo, oltre al volo easyJet da Ginevra.
Anche l’aeroporto di Comiso è stato utilizzato come scalo alternativo, accogliendo il volo Wizz Air da Katowice e quello ITA Airways da Linafe. Questa redistribuzione del traffico aereo ha comportato un impegno straordinario da parte degli altri scali siciliani per gestire l’afflusso inatteso di passeggeri e bagagli.
La SAC ha invitato tutti i passeggeri interessati a verificare lo stato del proprio volo direttamente con le compagnie aeree prima di recarsi in aeroporto, al fine di evitare ulteriori congestionamenti nello scalo e ridurre i disagi. La società ha assicurato un monitoraggio costante dell’evoluzione della situazione, promettendo aggiornamenti tempestivi sugli sviluppi delle operazioni di rimozione dell’ostacolo.
L’incidente si inserisce nel più ampio contesto dei lavori di potenziamento dell’aeroporto di Catania, che prevedono l’interramento della linea ferroviaria Catania-Siracusa per consentire la realizzazione di una nuova pista di volo di 3.100 metri, rispetto ai 2.436 metri di quella attuale. Questo intervento, del valore di circa 400 milioni di euro e finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Fondo di Sviluppo e Coesione, mira a trasformare lo scalo etneo in un hub strategico per i collegamenti intercontinentali.
I lavori di interramento ferroviario sono gestiti da Rete Ferroviaria Italiana e prevedono la realizzazione di una galleria artificiale per eliminare l’interferenza della linea ferroviaria con le operazioni aeroportuali. Il progetto include anche la costruzione di una nuova stazione merci di Catania Bicocca e il potenziamento della fermata ferroviaria a servizio dell’aeroporto.
L’aeroporto di Fontanarossa rappresenta uno degli scali più importanti del Sud Italia, con un traffico passeggeri che nel 2018 ha superato i 9,9 milioni di viaggiatori. La sua posizione strategica, a soli 4,3 chilometri dal centro di Catania, lo rende un punto di riferimento fondamentale per i collegamenti con la Sicilia orientale e le principali destinazioni europee e intercontinentali.
La chiusura temporanea dello scalo ha evidenziato la delicatezza delle operazioni di cantiere in prossimità delle infrastrutture aeroportuali e la necessità di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nei lavori di potenziamento. L’incidente ha inoltre sottolineato l’importanza della rete aeroportuale siciliana nel garantire la continuità del servizio di trasporto aereo, con gli scali di Palermo e Comiso che hanno dimostrato la loro capacità di gestire situazioni di emergenza.
Le operazioni per la rimozione dell’ostacolo sono state coordinate dalle autorità competenti, con il supporto tecnico delle imprese coinvolte nei lavori ferroviari. La complessità dell’intervento ha richiesto particolare attenzione per garantire la sicurezza delle operazioni e il ripristino delle normali condizioni di sicurezza per la navigazione aerea.
L’episodio rappresenta un caso emblematico delle sfide che caratterizzano la modernizzazione delle infrastrutture aeroportuali in Italia, dove la necessità di ammodernamento e potenziamento deve confrontarsi con la continuità del servizio e la sicurezza delle operazioni. La gestione dell’emergenza ha dimostrato l’efficacia dei protocolli di sicurezza adottati dall’aeroporto e la capacità di reazione del sistema aeroportuale regionale.
La SAC ha confermato che i lavori di potenziamento dell’aeroporto continueranno secondo la programmazione prevista, con l’obiettivo di completare l’intervento nei tempi stabiliti dal cronoprogramma. L’incidente del 3 luglio 2025 rimarrà un episodio isolato nella storia dell’aeroporto etneo, ma servirà da monito per rafforzare ulteriormente i protocolli di sicurezza e coordinamento tra le diverse attività che si svolgono nell’area aeroportuale.