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Gaza, colpita parrocchia cattolica: morti e feriti nell’attacco

Ferito il parroco durante un raid nel complesso della Sacra Famiglia a Gaza; il Vaticano denuncia la violazione del diritto internazionale
Credit © emad el byed

Nuova escalation di violenza nella Striscia di Gaza. Un bombardamento ha colpito il complesso parrocchiale della Chiesa della Sacra Famiglia, lʼunica chiesa cattolica del territorio, provocando la morte di diverse persone e il ferimento di altre. Tra i feriti, anche il parroco del luogo, un sacerdote da anni punto di riferimento per la comunità cristiana locale. La notizia, confermata da fonti della Chiesa, ha suscitato una forte ondata di indignazione a livello internazionale.

Secondo quanto riferito, il bombardamento ha danneggiato lʼarea dove si rifugiavano numerosi civili. Le dinamiche dellʼattacco restano ancora poco chiare, ma testimoni presenti sul posto hanno parlato di unʼesplosione improvvisa che ha lasciato macerie e dispersi. Il Vaticano, tramite la Pontificia Commissione per la Giustizia e la Pace, ha diffuso una nota in cui esprime “profondo dolore per quanto accaduto” e ribadisce lʼimportanza della protezione dei luoghi di culto e dei civili nelle zone di guerra, in osservanza del diritto internazionale umanitario.

La parrocchia della Sacra Famiglia non è solo un luogo di preghiera ma anche un centro di accoglienza per chi cerca rifugio dai bombardamenti continui. Fonti locali indicano che al momento dellʼattacco nel complesso si trovavano diversi sfollati, tra cui donne e bambini. Nelle ore successive al raid, operatori umanitari e membri del clero locale hanno lavorato per estrarre i feriti e portare soccorsi, nonostante la difficoltà di accesso alle aree bombardate.

Lʼattacco alla parrocchia si inserisce in un contesto di altissima tensione, dove la popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto. Lʼuso della forza nei pressi di strutture religiose, già condannato in passato dalle istituzioni internazionali, solleva nuovi interrogativi sulle regole di ingaggio e sulla tutela delle minoranze in aree di conflitto. Nelle prossime ore si attendono sviluppi diplomatici, mentre cresce la pressione dellʼopinione pubblica perché venga garantita la sicurezza degli edifici religiosi e dei luoghi destinati allʼassistenza umanitaria. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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