Dopo una breve parentesi di refrigerio garantita da correnti orientali, che nella giornata di giovedì 17 luglio hanno concesso un timido sollievo alle regioni del Nordest e ad alcune aree del Centro, l’Italia si prepara ad affrontare la fase più rovente dell’estate 2025. Le attuali proiezioni meteorologiche, infatti, indicano un rapido e deciso ritorno dell’anticiclone subtropicale africano, che nei prossimi giorni si riorganizzerà con forza sull’intero bacino del Mediterraneo, imponendo condizioni di caldo estremo su larga scala.
Quella in arrivo non sarà una semplice fiammata estiva, ma una vera e propria offensiva atmosferica destinata a stabilizzarsi per diversi giorni. Il meccanismo è ormai noto: l’alta pressione africana agisce come una cupola termica che schiaccia l’aria al suolo, intrappolando calore e umidità. Il risultato è un’atmosfera stagnante, con scarsa ventilazione e temperature in costante ascesa, capaci di esasperare anche le notti, che diventeranno progressivamente più afose e difficili da sopportare.
Il picco dell’ondata di calore si prevede tra domenica 20 e martedì 22 luglio, con valori massimi destinati a superare i 40°C in diverse regioni del Sud. Le aree interne di Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata saranno le più colpite, dove le colonnine di mercurio potrebbero spingersi fin verso i 45°C, rendendo la calura non solo opprimente ma potenzialmente pericolosa per la salute pubblica. Sulla Pianura Padana, intanto, l’afa raggiungerà livelli critici: l’umidità amplificherà sensibilmente la percezione del caldo, con valori effettivi tra i 34 e i 36°C che potranno apparire ben più elevati a causa dell’indice di calore.

Una tregua, seppur temporanea, è attesa a partire dalla serata di giovedì 24 luglio, quando un sistema frontale atlantico in discesa dalla Francia comincerà a lambire il Nord Italia, introducendo venti settentrionali più freschi: il Maestrale spazzerà le coste tirreniche, mentre la Bora si farà sentire lungo l’Adriatico. Il transito del fronte, più marcato tra venerdì 25 e sabato 26 luglio, segnerà l’inizio di una fase di raffreddamento che coinvolgerà progressivamente tutto il Paese, ponendo fine all’ondata di calore anche nelle regioni meridionali.
Il calo termico sarà particolarmente netto sulle Isole Maggiori e lungo il versante tirrenico: le temperature massime potranno scendere anche di 8-10°C nel giro di 48 ore, accompagnate da un sensibile miglioramento della qualità dell’aria e da un calo dell’umidità. Sebbene il clima resterà comunque estivo, si tratterà di condizioni decisamente più tollerabili rispetto al forno atmosferico che dominerà nei giorni precedenti.

Tuttavia, il sollievo potrebbe essere solo parziale e di breve durata: luglio, notoriamente mese stabile e caldo, ha ancora molte carte da giocare, e il rischio di nuove rimonte africane resta concreto. Il monitoraggio continuo dei modelli sarà essenziale per valutare se si tratterà di una vera svolta stagionale o di una semplice pausa prima di un nuovo assalto del caldo. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!