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Ilary Blasi, da “Unica” a “Ilary”: quante visualizzazioni hanno fatto le sue serie su Netflix?

Dopo il clamore mediatico per la fine con Totti, la Blasi racconta la sua versione dei fatti e conquista il pubblico in streaming
Credit © Netflix

Dopo il debutto nel 2023 con “Unica”, il documentario che ha segnato l’inizio della sua narrazione personale sulla rottura con Francesco Totti, Ilary Blasi è tornata sotto i riflettori nel 2025 con il seguito intitolato semplicemente “Ilary”. Entrambe le produzioni, distribuite da Netflix, hanno suscitato un forte interesse mediatico e ottenuto riscontri significativi in termini di visualizzazioni, a riprova del fascino che la vicenda privata della conduttrice continua a esercitare sull’opinione pubblica.

“Unica”, uscito a dicembre 2023, ha raggiunto milioni di visualizzazioni nei giorni successivi al lancio, posizionandosi tra i contenuti più visti della piattaforma in Italia per oltre due settimane. Il documentario ha rappresentato una sorta di catarsi pubblica per la Blasi, che per la prima volta ha parlato apertamente del naufragio del suo matrimonio, della pressione mediatica e di come ha vissuto il tradimento di Totti, con cui aveva formato per anni una delle coppie più amate dello showbiz italiano.

Nel 2025 è poi arrivato “Ilary”, seguito ideale che prosegue il racconto della sua rinascita personale e professionale. Anche questo secondo documentario ha debuttato con cifre lusinghiere, figurando tra i titoli più visti su Netflix nel primo weekend di uscita. Pur non essendo stato rilasciato un dato ufficiale da parte della piattaforma, fonti vicine alla produzione parlano di numeri simili se non superiori a quelli di “Unica”. La risposta del pubblico dimostra quanto l’immaginario collettivo italiano sia ancora profondamente interessato a una figura come quella di Ilary Blasi, che trasforma la propria esposizione mediatica in uno strumento di narrazione personale, scegliendo i tempi e i modi del racconto.

Se con il primo documentario Ilary si è tolta più di un sassolino dalle scarpe, sfidando in modo diretto anche alcune pozioni della narrazione di Totti, con il secondo lavoro si è spinta oltre, raccontando la propria voglia di ricominciare, diventando simbolo di autodeterminazione e resilienza. Il pubblico ha premiato questa autenticità percepita, alimentando un fenomeno mediatico che va oltre il gossip e tocca le corde di un’identificazione empatica comune, soprattutto tra il pubblico femminile.

I due documentari, firmati entrambi con un taglio intimo e coinvolgente, hanno ridefinito l’immagine pubblica di Ilary Blasi, tracciando un percorso che unisce confessione personale, narrativa pop e strategia comunicativa. In un panorama audiovisivo sempre più attento alle storie vere e alle emozioni autentiche, il successo di “Unica” e “Ilary” dimostra come anche un personaggio televisivo possa trasformare un dolore privato in una storia pubblica capace di fare numeri e, al tempo stesso, riflettere i cambiamenti nella percezione sociale dei rapporti, delle separazioni e della rinascita personale.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!

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