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Maltempo in Emilia-Romagna, danni e allagamenti tra Rimini e Ravenna -VIDEO-

Un violento temporale con raffiche fino a 122 km/h devasta la Romagna: 79mm di pioggia in un’ora, alberi sradicati, stabilimenti balneari danneggiati e 23 passeggeri evacuati da un treno bloccato.
Foto di Antonella Iron Caccavo

Un improvviso e devastante temporale si è abbattuto sulla Romagna nelle prime ore di domenica 24 agosto, provocando danni ingenti e trasformando le strade costiere in fiumi impetuosi. L’evento meteorologico, caratterizzato da raffiche di vento eccezionali che hanno toccato i 122 km/h a Bellaria-Igea Marina, ha colpito con particolare violenza le province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, segnando una delle giornate più critiche dell’estate per la regione.

La perturbazione si è manifestata intorno alle 4:30 del mattino, interessando inizialmente la zona di Ravenna e Cervia per poi concentrarsi con maggiore intensità sulla provincia di Rimini, dove sono stati registrati accumuli pluviometrici di 79 millimetri in circa un’ora. Le precipitazioni torrenziali, accompagnate da grandine di dimensioni considerevoli e da un’attività elettrica particolarmente intensa, hanno trasformato il paesaggio urbano in uno scenario apocalittico, con sottopassi completamente sommersi e veicoli bloccati nelle acque di esondazione.

La situazione più critica si è registrata a Milano Marittima, dove una vera e propria tromba d’aria ha sradicato decine di pini marittimi, abbattendoli su automobili parcheggiate e rendendo impraticabili diverse arterie stradali. L’intensità del fenomeno ha sorpreso anche i meteorologi, che hanno registrato valori di vento straordinari per la stagione: oltre ai già citati 122 km/h di Bellaria-Igea Marina, si sono toccati i 121 km/h a Rimini, i 106 km/h a Gatteo Mare e i 98 km/h a Cervia, configurando un evento di portata eccezionale che ha messo a dura prova le infrastrutture del territorio.

Le conseguenze del maltempo si sono estese ben oltre i danni materiali, coinvolgendo il sistema dei trasporti e creando situazioni di emergenza. Sulla linea ferroviaria Rimini-Ravenna, un treno regionale è rimasto bloccato a causa della caduta di un albero sui binari, rendendo necessaria l’evacuazione di 23 passeggeri da parte dei vigili del fuoco in collaborazione con il personale di Rfi. La circolazione ferroviaria è stata sospesa per diverse ore tra Rimini e Igea Marina, causando significativi disagi ai pendolari e ai turisti.

Gli stabilimenti balneari della riviera romagnola hanno subito danni considerevoli, con lettini e ombrelloni spazzati via dalle raffiche, coperture divelte e strutture temporanee completamente compromesse. Particolarmente colpiti i lidi di Cesenatico, Cervia e Milano Marittima, dove molti operatori sono stati costretti a sospendere le attività per consentire le operazioni di ripristino e messa in sicurezza. La violenza del vento ha trasformato arredi balneari e attrezzature in veri e propri proiettili, creando situazioni di pericolo per residenti e turisti.

Il sistema di emergenza regionale si è attivato immediatamente, con decine di interventi dei vigili del fuoco ancora in corso nelle ore successive al passaggio della perturbazione. Il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, ha lanciato un appello alla cittadinanza raccomandando “la massima attenzione negli spostamenti” e confermando l’attivazione del monitoraggio del territorio. Alcune zone sono rimaste temporaneamente isolate a causa degli alberi caduti, mentre si sono registrate diverse fughe di gas prontamente risolte senza conseguenze per la popolazione.

A Rimini, l’assessore alla Protezione civile Yuri Magrini ha definito l’evento “molto severo”, sottolineando come i 74 millimetri di pioggia caduti in brevissimo tempo abbiano messo a dura prova il sistema di drenaggio urbano. Cinque sottopassi sono stati completamente allagati, uno dei quali con un’automobile rimasta intrappolata, mentre numerosi scantinati e garage interrati sono stati invasi dall’acqua. Il sistema fognario cittadino, già messo sotto pressione da precedenti episodi di maltempo, ha mostrato nuovamente i suoi limiti strutturali di fronte a precipitazioni così intense e concentrate.

Il fenomeno meteorologico rientra nella categoria dei downburst, caratterizzato da correnti discendenti particolarmente violente associate a temporali supercellulari. L’evento è stato preceduto da un’allerta gialla emanata dalla Protezione civile regionale dell’Emilia-Romagna, che aveva previsto “temporali forti con possibili effetti e danni associati” per la giornata di domenica, con particolare concentrazione nelle prime ore del mattino sulla fascia costiera.

Le autorità hanno raccomandato ai cittadini di evitare l’utilizzo di droni o oggetti volanti, in quanto i vigili del fuoco hanno impiegato propri droni per i rilievi dei danni e la valutazione delle criticità territoriali. L’operazione di monitoraggio aereo si è rivelata fondamentale per coordinare gli interventi di soccorso e identificare le aree maggiormente compromesse, consentendo una risposta più efficace dell’apparato emergenziale.

Il settore agricolo romagnolo, già duramente provato dai cambiamenti climatici e dagli eventi meteorologici estremi degli ultimi anni, ha registrato perdite significative. Le coltivazioni orticole della zona hanno subito danni stimati intorno al 50-80% in molte aree, con migliaia di quintali di prodotti compromessi in poche ore. Coldiretti ha sollecitato il riconoscimento dello stato di calamità naturale con ristori straordinari, evidenziando come questi episodi non rappresentino più eventi isolati ma una tendenza climatica preoccupante.

La violenza dell’evento ha evidenziato ancora una volta la vulnerabilità del territorio costiero romagnolo di fronte agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e intensi a causa dei cambiamenti climatici. Le temperature, scese bruscamente di oltre dieci gradi rispetto ai giorni precedenti, hanno contribuito a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di celle temporalesche particolarmente aggressive, in grado di liberare quantità enormi di energia in tempi brevissimi.

Le operazioni di ripristino proseguiranno nelle prossime ore, con particolare attenzione alla rimozione degli alberi caduti e al ripristino della viabilità ordinaria. Il bilancio definitivo dei danni sarà quantificabile solo nei prossimi giorni, ma già dalle prime stime emerge un quadro di devastazione che richiederà investimenti considerevoli per il ritorno alla normalità. L’evento del 24 agosto si inserisce purtroppo in una serie di episodi meteorologici estremi che hanno caratterizzato l’estate romagnola, confermando la necessità di strategie di adattamento climatico sempre più urgenti per un territorio che vive principalmente di turismo e agricoltura.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!