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Aerei, dal 23 settembre si potrà volare con cani di taglia grande in cabina: tutto quello che devi sapere

Dal 23 settembre i cani di taglia grande potranno viaggiare in cabina sugli aerei italiani grazie alla nuova delibera Enac, con il primo volo sperimentale Ita Airways sulla tratta Milano-Roma.

Il 23 settembre rappresenta una data spartiacque per il trasporto aereo nazionale, con l’inaugurazione del primo volo che permetterà ai cani di taglia grande di viaggiare direttamente in cabina, superando definitivamente il limite storico degli 8-10 chilogrammi che li relegava inevitabilmente nella stiva dell’aeromobile.

L’annuncio ufficiale è arrivato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante la seconda edizione dell’Italian Pet Summit, l’evento dedicato alla pet economy organizzato da Il Sole 24 Ore, confermando che il primo viaggio sperimentale si svolgerà sulla tratta Milano-Roma operata da Ita Airways, segnando l’inizio di una nuova era per il trasporto degli animali domestici nel nostro Paese.

Questa innovazione normativa trova le sue radici nella delibera approvata lo scorso 12 maggio dal Consiglio di amministrazione dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che ha formalmente autorizzato il superamento dei limiti previsti dal Regolamento europeo 965/2012, consentendo alle compagnie aeree italiane di sviluppare procedure specifiche per accogliere animali di peso superiore agli 8-10 chilogrammi tradizionalmente imposti dalle normative.

Le nuove linee guida elaborate dall’Enac stabiliscono parametri operativi rigorosi che garantiscono la sicurezza di tutti i passeggeri, richiedendo l’utilizzo di trasportini omologati che possono essere posizionati anche sopra i sedili, purché adeguatamente fissati attraverso le cinture di sicurezza o sistemi di ancoraggio dedicati, senza mai ostacolare l’accesso alle uscite di emergenza o compromettere l’operatività dell’equipaggio di volo.

Il peso complessivo dell’animale e del trasportino, secondo la normativa, può essere superiore ai limiti precedentemente stabiliti, ma deve rimanere entro il peso massimo previsto per un passeggero medio, introducendo un criterio di proporzionalità che apre concrete possibilità anche per animali di taglia considerevole, mantenendo però principi di sicurezza e praticabilità operativa.

La rivoluzione normativa si inserisce in un contesto economico particolarmente favorevole per il settore della pet economy italiana, che secondo le analisi presentate durante l’Italian Pet Summit 2025 ha raggiunto un valore complessivo di 6,8 miliardi di euro annui, con il solo comparto del pet food che registra 3,1 miliardi di euro e una crescita costante del 3,7% rispetto all’anno precedente, evidenziando quanto gli animali domestici siano ormai considerati membri effettivi delle famiglie italiane.

Il mercato del pet travel, segmento specifico legato ai viaggi con animali domestici, rappresenta attualmente circa 2 miliardi di euro a livello europeo, con proiezioni che indicano un potenziale incremento significativo se anche solo l’1% dei proprietari di cani di taglia media e grande decidesse di utilizzare regolarmente i servizi di trasporto aereo, trasformando quella che era una necessità occasionale in una possibilità concreta di viaggio.

Le implicazioni operative della nuova normativa prevedono che le compagnie aeree interessate dovranno presentare all’Enac un piano operativo specifico per ottenere l’autorizzazione, studiato in collaborazione con i servizi di assistenza a terra, includendo misure come l’informazione preventiva all’equipaggio e ai passeggeri coinvolti, la definizione di un numero massimo di animali per volo e la possibilità di creare buffer zone per chi ha allergie o non gradisce la vicinanza con gli animali.

I costi del servizio rimangono variabili secondo le politiche commerciali delle singole compagnie aeree, con tariffe che attualmente oscillano tra i 50 e i 150 euro per animali di piccola taglia e possono raggiungere i 300-400 euro per quelli di dimensioni maggiori, mentre ITA Airways applica attualmente tariffe di 50 euro per i voli nazionali e 80 euro per quelli verso Europa e Nord Africa quando l’animale viaggia in cabina.

L’adesione al nuovo regolamento rimane su base volontaria per le compagnie aeree, che dovranno valutare la sostenibilità operativa ed economica del servizio, considerando che vettori low cost come Ryanair ed EasyJet mantengono politiche restrittive che non prevedono l’accettazione di animali domestici a bordo, fatta eccezione per i cani guida e da assistenza su determinate tratte.

Il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma ha definito questa evoluzione normativa come un cambiamento culturale prima ancora che tecnico, sottolineando come la decisione riconosca il valore della modifica costituzionale del 2022 che ha introdotto all’articolo 9 della Costituzione la tutela degli animali, rispettando l’equilibrio tra benessere del pet, sicurezza e comfort dei passeggeri.

La procedura operativa richiede che il trasportino sia costruito con materiali idonei come plastica rigida, fibra di vetro, metallo o legno, dotato di aperture sicure e ruote bloccabili o rimuovibili, garantendo all’animale la possibilità di stare in piedi, girarsi, sedersi e sdraiarsi naturalmente durante l’intero viaggio, mantenendo standard di benessere elevati anche per tragitti di lunga durata.

Il ministro Salvini ha inoltre anticipato l’intenzione di estendere le politiche pet-friendly anche agli ambienti lavorativi, annunciando un protocollo che permetterà ai dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di essere accompagnati dai propri animali domestici sul posto di lavoro, sebbene abbia sottolineato la necessità del buon senso e del rispetto reciproco per garantire la convivenza tra chi ama gli animali e chi preferisce non averne nelle vicinanze.

L’implementazione della nuova normativa richiederà tempo per diventare operativa su larga scala, poiché le compagnie aeree dovranno adattare le proprie politiche interne, introdurre dispositivi di ancoraggio omologati a bordo dei propri aeromobili e aggiornare le procedure di prenotazione e assegnazione dei posti che coinvolgono animali in cabina, processo che potrebbe richiedere diversi mesi prima di una diffusione capillare del servizio.

La documentazione necessaria per viaggiare con animali domestici rimane invariata, richiedendo il passaporto europeo per animali da compagnia per i viaggi all’interno dell’Unione Europea, con vaccinazioni obbligatorie aggiornate e identificazione tramite microchip elettronico, mentre per destinazioni extra-europee si applicano le normative specifiche dei paesi di destinazione che possono prevedere quarantene o requisiti sanitari aggiuntivi.

Questa rivoluzione nel trasporto aereo degli animali domestici posiziona l’Italia all’avanguardia europea nel settore, potenzialmente influenzando le politiche di altri paesi dell’Unione e delle compagnie aeree internazionali, aprendo scenari inediti per un mercato che dimostra crescente maturità e consapevolezza del ruolo centrale che gli animali domestici rivestono nella società contemporanea.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!