Davanti alla scuola elementare De Amicis di via Neghelli, a Orbetello, si è consumato un episodio che ha acceso il dibattito sulla rigidità nell’applicazione delle norme del codice della strada e sulla gestione degli spazi pubblici davanti agli istituti scolastici. Michele Vilardi, quarantenne gestore di tre distributori di carburante del territorio, ha ricevuto una sanzione di 27 euro dalla polizia municipale per aver sostato a piedi sulle strisce pedonali mentre accompagnava la figlia di sette anni all’ingresso della scuola.
Il fatto è avvenuto nella mattinata di lunedì 22 settembre 2025, in concomitanza con l’orario di ingresso scolastico, in una situazione resa ancora più complessa dalla coincidenza con la giornata di sciopero per Gaza, che aveva richiesto ai genitori di verificare l’effettivo ingresso dei bambini in classe. Vilardi, come ogni mattina, aveva accompagnato la bambina fino al cancello esterno dell’istituto, trovandosi però impossibilitato a posizionarsi sul marciapiede a causa dell’affollamento di altri genitori nella stessa situazione.
La decisione di sostare momentaneamente sulle strisce pedonali non è stata casuale, ma determinata dalle circostanze. Come spiegato dal padre, il marciapiede antistante l’ingresso principale risultava già completamente occupato da altre famiglie, mentre la posizione scelta sulle strisce si trovava tra tre scuolabus già parcheggiati nella zona, senza creare intralcio alla circolazione. “Non davo fastidio a nessuno”, ha dichiarato Vilardi alla stampa locale, sottolineando che la sua presenza non impediva il normale transito dei veicoli.
L’intervento della vigilessa municipale ha dato origine a un acceso confronto quando il genitore ha rifiutato l’intimazione a spostarsi sul marciapiede, spiegando l’impossibilità pratica di tale operazione a causa dello spazio insufficiente. La tensione è aumentata quando Vilardi ha iniziato a riprendere la scena con il proprio cellulare, gesto che ha portato a un secondo intervento degli agenti. Secondo quanto ricostruito dal verbale della polizia municipale, il pedone è stato sanzionato per aver sostato e indugiato sulla carreggiata, rifiutandosi di raggiungere il marciapiede e occupando le strisce senza intenzione di attraversare.
La vicenda ha radici che affondano nella decisione presa dalla dirigente scolastica alla fine dello scorso anno scolastico di vietare l’accesso al cortile interno dell’istituto a tutti i genitori. Tale misura è stata adottata dopo che una bambina si era ferita a causa di materiale presente nel cortile, spingendo la dirigenza a optare per una soluzione di massima precauzione nel rispetto della normativa sulla sicurezza. Questa disposizione ha costretto tutte le famiglie a radunarsi esclusivamente sulla strada pubblica, lungo via De Amicis, dove gli spazi risultano manifestamente inadeguati per accogliere la folla dei momenti di ingresso e uscita.
Il comandante della polizia municipale di Orbetello, Carlo Poggioli, dirigente con una lunga esperienza nel settore e in servizio nel comune dal novembre 2016, ha difeso l’operato dei suoi agenti interpellato dalla stampa locale. Secondo la ricostruzione fornita dal comandante, la presenza della polizia municipale davanti alla scuola ha finalità esclusivamente preventive, orientate a garantire la sicurezza dei bambini e dei genitori stessi, non certo a punire. Poggioli ha ribadito che gli agenti avevano richiesto semplicemente il rispetto del codice della strada e di rimanere sul marciapiede, ma il padre aveva rifiutato, rispondendo in modo poco urbano e rifiutandosi inizialmente di fornire le proprie generalità.
La sanzione amministrativa di 27 euro, riducibile a 18,20 euro se pagata entro cinque giorni, si basa sull’applicazione dell’articolo 190 del codice della strada, che disciplina il comportamento dei pedoni. La norma stabilisce espressamente che è vietato ai pedoni sostare o indugiare sulla carreggiata, salvo i casi di necessità, prevedendo sanzioni che vanno da 26 a 102 euro. Nel caso specifico, l’interpretazione dell’autorità municipale non ha riconosciuto la configurazione di uno stato di necessità, ritenendo invece prevalente l’obbligo di rispetto delle regole della circolazione stradale.
La questione ha rapidamente assunto dimensioni che vanno oltre il singolo episodio, diventando emblematica delle difficoltà quotidiane vissute dalle famiglie che accompagnano i bambini a scuola. Numerosi genitori dell’istituto De Amicis vivono la stessa situazione ogni mattina e ogni pomeriggio, trovandosi costretti a soluzioni di ripiego per la mancanza di spazi adeguati. Il problema si inserisce in un contesto più ampio di gestione della sicurezza stradale davanti agli istituti scolastici, dove spesso le esigenze pratiche delle famiglie si scontrano con l’applicazione rigorosa delle norme del codice della strada.
Il caso di Orbetello ha sollevato interrogativi significativi sul bilanciamento tra sicurezza, rispetto delle regole e buon senso nell’applicazione delle norme. Da un lato vi è l’esigenza legittima delle autorità di garantire la sicurezza stradale e il rispetto del codice della strada, dall’altro la necessità di trovare soluzioni praticabili per i genitori che quotidianamente accompagnano i figli a scuola. La vicenda ha evidenziato come la chiusura del cortile scolastico, pur giustificata da motivi di sicurezza, abbia creato una situazione di fatto in cui diventa difficile rispettare contemporaneamente la normativa stradale e le esigenze pratiche delle famiglie.
Le reazioni sui social media sono state immediate e contrastanti, con alcuni cittadini che sostengono la necessità di un’applicazione uniforme delle regole del codice della strada, mentre altri criticano quella che considerano una rigidità eccessiva in una situazione di evidente disagio logistico. Il dibattito ha coinvolto anche altri genitori che si trovano quotidianamente nella medesima condizione, segnalando la necessità di trovare soluzioni strutturali al problema piuttosto che limitarsi all’applicazione sanzionatoria.
Vilardi ha annunciato l’intenzione di contestare la sanzione, ritenendo che si tratti di una questione di principio più che economica. È stato previsto un incontro con il comandante della polizia municipale per discutere la vicenda e valutare possibili soluzioni alternative. L’episodio potrebbe rappresentare un’occasione per riflettere su modalità più equilibrate di gestione degli spazi davanti alle scuole, contemperando le esigenze di sicurezza stradale con quelle pratiche delle famiglie.
La questione assume particolare rilevanza in un momento in cui la sicurezza davanti alle scuole è diventata una priorità per molte amministrazioni comunali. Il caso di Orbetello evidenzia come le soluzioni puramente regolamentari, pur necessarie, debbano essere accompagnate da interventi strutturali che tengano conto delle esigenze reali degli utenti. La mancanza di spazi adeguati per l’accoglienza dei genitori davanti agli istituti scolastici rappresenta un problema diffuso in molti centri urbani, che richiede approcci integrati tra amministrazioni comunali, dirigenze scolastiche e forze dell’ordine.
L’evoluzione della vicenda sarà seguita con attenzione dalla comunità locale, in quanto potrebbe stabilire un precedente per la gestione di situazioni analoghe in futuro. La multa a Michele Vilardi rappresenta il primo caso documentato di sanzione per sosta pedonale sulle strisce davanti a una scuola nel territorio orbetellano, aprendo interrogativi sulla sostenibilità di tale approccio nella gestione quotidiana dei flussi di genitori e bambini negli orari di ingresso e uscita dagli istituti scolastici.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!