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Sciopero Treni 2-3 Ottobre, Trasporti in Tilt: orari e fasce di garanzia

Sciopero generale SI Cobas paralizza trasporti ferroviari dal 2-3 ottobre e scuole il 3 ottobre per protestare contro il conflitto a Gaza, con dodici giornate di agitazioni programmate nel settore trasporti durante tutto il mese.

Il mese di ottobre 2025 si apre con una forte ondata di proteste sindacali che investirà massicciamente il settore dei trasporti e il comparto scolastico nazionale. Dalle ore 21 di giovedì 2 ottobre alle ore 20:59 di venerdì 3 ottobre, il sindacato autonomo SI Cobas ha proclamato uno sciopero generale che interesserà direttamente il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, compresi i lavoratori di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord.

La mobilitazione, che si inserisce nel contesto delle crescenti proteste a sostegno della popolazione palestinese e contro le operazioni militari israeliane a Gaza e in Cisgiordania, rappresenta la prosecuzione ideale dello sciopero generale del 22 settembre scorso, quando oltre 120mila dipendenti del comparto scuola avevano aderito alla protesta, raggiungendo un’adesione superiore all’11 per cento del personale in servizio. Le motivazioni della protesta si concentrano sulla richiesta di cessazione immediata del conflitto nella Striscia di Gaza, la sospensione delle forniture di armamenti e il blocco di ogni forma di collaborazione commerciale, culturale e tecnologica con Israele.

L’impatto sui trasporti ferroviari sarà particolarmente significativo, con possibili cancellazioni e ritardi che interesseranno l’intera rete nazionale. Tuttavia, le aziende ferroviarie hanno confermato il mantenimento delle fasce di garanzia previste dalla normativa sui servizi pubblici essenziali: per i treni regionali di Trenitalia e Trenitalia Tper saranno assicurati i collegamenti dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00 del 3 ottobre. Per quanto riguarda i servizi a media e lunga percorrenza, è stata predisposta una lista specifica di treni garantiti consultabile sui siti ufficiali delle compagnie ferroviarie.

La protesta coinvolgerà contemporaneamente anche il comparto scolastico per l’intera giornata del 3 ottobre. Inizialmente lo sciopero era stato proclamato per tutte le categorie pubbliche e private, ma a seguito di un intervento del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la proclamazione è stata rimodulata mantenendo l’astensione dal lavoro esclusivamente per il settore dell’istruzione. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato ufficialmente che non è possibile garantire il normale svolgimento delle attività scolastiche, coinvolgendo tutto il personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, sia a tempo determinato che indeterminato.

I disagi non si limiteranno alla singola giornata del 3 ottobre. Il calendario degli scioperi per il mese presenta infatti una densità eccezionale di agitazioni, con dodici giornate complessive di astensione dal lavoro programmate nel settore dei trasporti. L’8 ottobre è previsto un ulteriore sciopero di quattro ore nel settore degli appalti ferroviari nel Lazio, che coinvolgerà il personale della società Coopservice operante per Trenitalia. Il 10 ottobre sarà la volta del trasporto pubblico locale della capitale, con ATAC Roma che incrocerà le braccia dalle 8:30 alle 12:30, creando potenziali paralisi per autobus, tram e metropolitane.

La seconda metà del mese non offrirà tregua ai viaggiatori. Il 21 ottobre è programmato uno sciopero nazionale di ventiquattro ore del personale di RFI Impianti Manutenzione Infrastrutture, indetto dall’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Infrastruttura RFI insieme al Cobas Lavoro Privato Coordinamento Ferrovieri. Questa agitazione potrebbe compromettere significativamente la regolare circolazione ferroviaria su tutto il territorio nazionale, interessando le operazioni di manutenzione essenziali per il funzionamento delle infrastrutture.

Anche il trasporto aereo subirà interruzioni durante il mese, con due date particolarmente critiche. Il 13 ottobre il sindacato Fast-Confsal ha organizzato una protesta di quattro ore, dalle 12:00 alle 16:00, che coinvolgerà il personale di ADR Aeroporti negli scali di Roma Fiumicino e Roma Ciampino. Il 29 ottobre rappresenterà una giornata ad alto rischio per il traffico aereo del nord Italia, con lo sciopero nazionale di ventiquattro ore del personale Swissport Italia a Milano Linate e il contemporaneo stop dei lavoratori Consulta negli aeroporti di Pisa e Firenze.

Le regole per i rimborsi in caso di cancellazione dei treni prevedono modalità differenziate secondo la tipologia di servizio. Per i treni Intercity e Frecce, i passeggeri possono richiedere il rimborso integrale fino all’orario di partenza del convoglio prenotato, mentre per i treni regionali la richiesta deve essere presentata entro le ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero. In alternativa al rimborso, è possibile riprogrammare il viaggio mantenendo condizioni di trasporto simili, subordinatamente alla disponibilità dei posti.

Trenord ha predisposto misure compensative specifiche per i collegamenti aeroportuali durante lo sciopero. Nel caso di cancellazione del Malpensa Express e del collegamento S50 per l’aeroporto, saranno istituiti autobus sostitutivi senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto, con partenza degli autobus da via Paleocapa 1, e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale.

La portata delle proteste di ottobre riflette una strategia sindacale coordinata che mira a esercitare pressione politica attraverso il blocco delle filiere economiche strategiche. SI Cobas ha esplicitamente dichiarato l’intenzione di “bloccare davvero le filiere dell’economia di guerra e del traffico di armi dirette a Israele”, collegando le proteste nazionali alle mobilitazioni internazionali e alle iniziative nei porti europei contro il trasporto di materiale bellico.

Le agitazioni si inseriscono in un contesto più ampio di mobilitazione sociale che ha visto intensificarsi le proteste in tutta Europa, con particolare riferimento alle iniziative portuali contro l’imbarco di armamenti destinati al conflitto mediorientale. Il 4 ottobre è prevista una manifestazione nazionale a Roma, organizzata dalle associazioni palestinesi, alla quale il sindacato SI Cobas ha già annunciato la propria adesione, configurando una settimana di mobilitazione continuativa che potrebbe estendersi oltre le date già proclamate.

La gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni scolastiche prevede una riorganizzazione flessibile degli orari, con possibili riduzioni del tempo scuola e dismissioni anticipate delle classi nelle ore terminali quando non sarà possibile garantire la vigilanza. Le famiglie sono state invitate a verificare costantemente le comunicazioni degli istituti scolastici, poiché l’effettiva adesione del personale determinerà l’entità dei disagi e la possibilità di mantenere aperti i servizi educativi.

I precedenti statistici degli scioperi indetti da SI Cobas nel comparto scolastico mostrano oscillazioni significative nell’adesione, con percentuali che variano dallo 0,42% del giugno 2025 al 2,64% del marzo 2024, suggerendo che l’impatto effettivo dipenderà dalla mobilitazione territoriale e dalla sensibilità del personale verso le tematiche della protesta. L’elevata partecipazione registrata nello sciopero del 22 settembre, tuttavia, lascia presagire una possibile intensificazione dell’adesione anche per la mobilitazione di ottobre.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!