Dopo un avvio di ottobre segnato da piogge intense, freddo precoce e venti sostenuti, lo scenario meteorologico sull’Italia è destinato a mutare temporaneamente per effetto di un tentativo di rimonta dell’Alta Pressione sul bacino del Mediterraneo. A partire da martedì 7 ottobre, infatti, l’allontanamento del vortice ciclonico verso la Grecia e la Turchia favorirà un progressivo miglioramento delle condizioni atmosferiche, con un ritorno del sole su gran parte del territorio nazionale e un rialzo termico, specie sulle regioni centro-settentrionali dove le temperature massime torneranno a superare i 20°C in diverse località.
Tuttavia, questo miglioramento non sarà immediato. Lunedì 6 ottobre è atteso un nuovo impulso di aria fredda proveniente dai Balcani, che determinerà un nuovo calo delle temperature, riportando i valori nuovamente al di sotto della media del periodo, soprattutto lungo il versante adriatico e al Sud. I venti di Maestrale si intensificheranno sul medio e basso Adriatico, con mareggiate lungo le coste esposte e condizioni del mare molto agitato. Sul fronte delle precipitazioni, il passaggio sarà relativamente asciutto: qualche rovescio localizzato interesserà Puglia e Calabria, mentre sul resto della Penisola prevarranno condizioni di cielo poco nuvoloso o parzialmente soleggiato.

Con l’avanzare della settimana, il campo anticiclonico tenderà a consolidarsi, garantendo condizioni meteorologiche più stabili e tipicamente autunnali: cieli sereni o poco nuvolosi, clima asciutto e temperature in rialzo, specie nei valori diurni, con massime che localmente si porteranno anche oltre i 22-24°C. Tuttavia, le inversioni termiche nelle valli e nelle zone interne favoriranno minime piuttosto fresche, con valori anche sotto i 10°C durante le ore notturne.
Questa fase più mite e stabile, comunemente chiamata “ottobrata”, sembrerebbe però destinata a durare poco. Le ultime proiezioni modellistiche confermano infatti un possibile nuovo affondo artico a partire dal 14-15 ottobre, con la discesa di una massa d’aria molto fredda verso l’Europa centro-meridionale. Le anomalie termiche previste a circa 850 hPa (circa 1500 metri di quota) potranno raggiungere valori compresi tra -8°C e -10°C rispetto alle medie del periodo, un segnale inequivocabile che l’autunno è pronto a mostrare la sua natura più rigida. Questo peggioramento potrebbe rappresentare una svolta stagionale marcata, capace di traghettare rapidamente il Paese verso scenari tardo-autunnali, se non addirittura localmente invernali, soprattutto al Nord e nelle aree interne del Centro.

Siamo dunque alle porte di un periodo di relativa tregua meteorologica, ma con il chiaro sentore che l’autunno, quello vero, sia ormai pronto a prendersi la scena con irruenze tipiche della seconda metà di ottobre.Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!