Donald Trump, il presidente americano di 79 anni, ha ricevuto durante la visita medica di venerdì presso il Walter Reed National Military Medical Center la vaccinazione antinfluenzale annuale e il richiamo aggiornato del vaccino contro il Covid-19. La decisione, specificata nel bollettino medico ufficiale, è stata presa “in preparazione ai viaggi internazionali”, mentre il quadro clinico del presidente risulta “eccellente” secondo il medico personale capitano Sean Barbabella, che ha dichiarato come l’età cardiaca del leader risulti “di circa 14 anni più giovane della sua età cronologica”.
Il controllo medico, il secondo del 2025 dopo quello di aprile, ha evidenziato “solide performance cardiovascolari, polmonari, neurologiche e fisiche”, confermando le condizioni di salute sostanzialmente stabili nonostante l’insufficienza venosa cronica diagnosticata a luglio, patologia benigna che causa i frequenti lividi alle mani del presidente. Trump aveva dichiarato ai giornalisti prima della visita di sentirsi “fisicamente e mentalmente molto bene”, vantando anche un “punteggio perfetto” nell’esame cognitivo effettuato.
La scelta del presidente di sottoporsi alla vaccinazione assume particolare rilevanza considerando le politiche restrittive implementate dal suo segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., noto attivista no-vax che ha sistematicamente limitato l’accesso ai vaccini contro il Covid-19. Kennedy ha infatti rimosso dalle raccomandazioni ufficiali del Centers for Disease Control and Prevention il vaccino anti-Covid per bambini sani e donne in gravidanza, decisione che ha scavalcato il normale iter di valutazione scientifica dell’agenzia regolatoria FDA. Inoltre, il segretario ha tagliato 500 milioni di dollari dai finanziamenti per la distribuzione dei vaccini a mRNA e ha ristretto i richiami anti-Covid ai soli over 65 e alle persone con patologie croniche.
Le misure adottate da Kennedy hanno provocato reazioni bipartisan al Congresso, con i senatori democratici che ne hanno chiesto le dimissioni e diversi repubblicani che hanno espresso preoccupazione. Il senatore Mark Warner ha chiesto al segretario quanti decessi siano stati evitati grazie ai vaccini, ricevendo una risposta evasiva in cui Kennedy ha addossato la responsabilità del “caos informativo” all’amministrazione Biden. Anche i medici repubblicani del Senato, come Bill Cassidy della Louisiana, hanno contestato le nuove raccomandazioni accusando Kennedy di “negare l’accesso ai vaccini a una parte della popolazione”.
Particolarmente significativo appare il contrasto tra la scelta personale di Trump di vaccinarsi e le politiche pubbliche promosse dalla sua amministrazione. Mentre il presidente riceve le sue dosi “nel silenzio ovattato della Casa Bianca”, milioni di americani si trovano con accesso limitato ai vaccini a causa delle restrizioni imposte dal dipartimento della Salute. Kennedy ha licenziato oltre 600 dipendenti del CDC, inclusa la direttrice Susan Monarez, e ha sostituito tutti i 17 esperti dell’agenzia federale che fornisce le linee guida sui vaccini con otto nuovi membri, tra cui diverse figure controverse apprezzate negli ambienti no-vax.
La situazione ha generato una spaccatura istituzionale senza precedenti, con Oregon, California e Washington che hanno annunciato un piano di “alleanza sanitaria” per fornire raccomandazioni vaccinali indipendenti ai propri residenti, mentre la Florida si prepara a diventare il primo Stato americano ad abolire completamente l’obbligo vaccinale. Le decisioni di Kennedy sono state criticate anche dalla sua stessa famiglia, con la sorella Kerry Kennedy e il nipote Joe Kennedy III che hanno pubblicamente chiesto le sue dimissioni definendolo “una minaccia per la salute e il benessere di ogni americano”.
Il paradosso della politica sanitaria trumpiana emerge chiaramente dalle contraddizioni del presidente stesso, che durante la campagna elettorale del 2024 aveva corteggiato i movimenti anti-vaccino per conquistare la base più radicale del suo elettorato, promettendo di “rivedere” le linee guida federali sui vaccini. Tuttavia, quando si tratta della propria salute personale, Trump sceglie “la via della medicina consolidata”, confermando quanto osservato durante la pandemia quando, dopo essersi ammalato di Covid nel 2020, aveva comunque promosso trattamenti pseudo-miracolosi come l’idrossiclorochina per il pubblico.
Le conseguenze di questa gestione contradditoria si stanno già manifestando sul territorio americano, dove gli Stati Uniti stanno affrontando la peggiore epidemia di morbillo degli ultimi decenni, con 1.491 casi registrati in prevalenza tra persone non immunizzate e tre morti, inclusi due bambini precedentemente sani. Nonostante l’emergenza sanitaria, Kennedy ha dichiarato che il governo federale avrebbe fornito vitamina A al Texas come alternativa ai vaccini, trattamento che gli esperti definiscono inefficace come sostituto dell’immunizzazione e potenzialmente pericoloso se assunto in dosi eccessive.
Il clima di tensione ha raggiunto il culmine il 8 agosto scorso, quando un uomo che attribuiva i propri problemi mentali ai vaccini anti-Covid ha sparato centinaia di colpi contro gli uffici del CDC ad Atlanta, uccidendo un poliziotto prima di togliersi la vita. L’episodio ha accentuato la rabbia tra i dipendenti dell’agenzia contro Kennedy, che in passato ha falsamente descritto il vaccino anti-Covid come “il più letale mai creato” e ha accusato di corruzione i CDC. Centinaia di funzionari hanno successivamente firmato una lettera aperta chiedendo a Kennedy di smettere di diffondere “informazioni inaccurate” sui vaccini.
La gestione sanitaria dell’amministrazione Trump continua quindi a oscillare tra il pragmatismo privato del presidente, che si affida alla scienza quando riguarda la propria salute, e il populismo pubblico che alimenta la sfiducia nelle istituzioni mediche per compiacere la base elettorale no-vax. Questa duplicità, definita dagli osservatori come “la perfetta sintesi del trumpismo”, rischia di compromettere ulteriormente la fiducia pubblica nei vaccini e nella sanità pubblica americana, mentre il presidente di 79 anni continua a godere di “ottima salute” grazie proprio a quelle misure preventive che la sua amministrazione limita per il resto della popolazione. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!