L’Europa centro-occidentale si appresta ad affrontare una delle fasi meteorologiche più complesse e potenzialmente distruttive della stagione autunnale: due profonde depressioni atlantiche, in rapida evoluzione, investiranno il Vecchio Continente tra mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre, con effetti diffusi e violenti tra le Isole Britanniche, la Francia, la Germania e, in misura minore ma significativa, anche l’Italia.
La prima tempesta, in arrivo dal Nord Atlantico, affonderà il proprio minimo barico fino a 973 hPa sulle Isole Britanniche, determinando una drastica intensificazione del campo di vento. Le proiezioni attuali indicano raffiche comprese tra i 120 e i 150 km/h lungo le coste occidentali irlandesi e scozzesi, valori da forza 12 sulla scala Beaufort, equivalenti a venti di tempesta violenta. Il mare reagirà di conseguenza, con onde attese fino a 10 metri d’altezza lungo le coste atlantiche irlandesi, in un contesto che si preannuncia estremamente critico per la sicurezza marittima e le infrastrutture costiere.

Poche ore più tardi, una seconda e ancor più profonda struttura depressionaria (minimo previsto di 971 hPa) si svilupperà sull’area franco-tedesca, determinando condizioni meteorologiche severissime su ampie porzioni dell’Europa centrale. In Francia, in particolare lungo il tratto costiero della Bretagna, dell’Aquitania e nei Paesi Baschi spagnoli, sono attese raffiche superiori ai 140 km/h con rischio elevato di mareggiate distruttive. Precipitazioni intense, a carattere di nubifragio, interesseranno anche la Germania e i Paesi Bassi, aumentando il rischio di alluvioni lampo e disagi diffusi alla mobilità urbana e interregionale. L’evoluzione verso est del sistema ciclonico coinvolgerà anche le aree costiere del Mare del Nord e il Canale della Manica, con venti tempestosi e mare molto agitato.

L’Italia, sebbene non verrà colpita direttamente dal “core” delle due tempeste, subirà effetti secondari di rilevante entità. Il ciclone centrato sulla Francia invierà una vasta perturbazione verso il nostro Paese, che già nella giornata di giovedì 23 ottobre determinerà un peggioramento marcato sul Centro-Nord. In particolare, la formazione di un minimo depressionario secondario sul Mar Ligure — noto in ambito sinottico come “Genoa Low” — darà origine a pericolose convergenze tra correnti di Libeccio e Tramontana, amplificate dalla notevole energia presente nei bassi strati atmosferici (mare ancora caldo e alta umidità relativa).

Il rischio maggiore sarà legato allo sviluppo di temporali autorigeneranti, fenomeni localizzati ma estremamente intensi, capaci di insistere per ore sulle medesime aree e scaricare al suolo quantitativi di pioggia elevatissimi. Le zone più esposte saranno la Liguria centro-orientale e l’alta Toscana, dove il rischio idrogeologico appare concreto, specie nei bacini a rapido risposta. Non si escludono grandinate, colpi di vento e improvvisi allagamenti urbani.
Alla luce dei modelli attuali, la situazione richiede un monitoraggio costante e aggiornato, in considerazione della possibilità di rapide evoluzioni bariche che potrebbero modificare parzialmente la traiettoria e l’intensità dei fenomeni. Tuttavia, la tendenza è ormai consolidata: si va verso una delle più violente ondate di maltempo autunnale degli ultimi anni su scala europea, con potenziali ripercussioni anche sull’Italia settentrionale.
Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!