Nelle farmacie di Roma e provincia prosegue per tutto il mese di novembre la distribuzione gratuita di kit rapidi per il rilevamento di sostanze stupefacenti versate nelle bevande, fenomeno noto come drink spiking. L’iniziativa, intitolata “Il consenso non si scioglie in un drink”, è promossa da Federfarma Roma in collaborazione con Farmaciste Insieme e numerose associazioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere, tra cui Telefono Rosa, Differenza Donna, PonteDonna, Casa delle Donne Lucha y Siesta, Centro Donna Lisa, Cooperativa Be Free e GenerAct. L’operazione si inserisce nel quadro delle iniziative legate alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre e ha già riscosso un notevole successo, con 720 kit ritirati su 1.500 disponibili in pochi giorni.
Il drink spiking consiste nell’aggiunta di sostanze stupefacenti o sedative nelle bevande all’insaputa della vittima, con l’obiettivo di stordirla e renderla incapace di difendersi, facilitando così aggressioni sessuali. Secondo i dati del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sono state identificate 79 nuove sostanze psicoattive che possono essere impiegate in questi casi. Si tratta di sedativi, narcotici come il GBL e il GHB, oppiacei, stimolanti, cannabinoidi e allucinogeni, sostanze spesso inodori e insapori che causano perdita di coscienza, amnesia e incapacità di difendersi.
“Il consenso è la base di ogni relazione e non può essere aggirato”, ha dichiarato Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma. “Con questa iniziativa mettiamo a disposizione delle donne, e di chiunque voglia sentirsi più sicuro, uno strumento semplice e immediato come un test per l’individuazione di sostanze stupefacenti all’interno di un cocktail. La prevenzione del drink spiking è un tassello importante nella lotta alla violenza di genere: informazione, ascolto e strumenti utili possono salvare una serata e, talvolta, la vita”.
Il kit CYD (Check Your Drink) permette un controllo rapido e discreto della bevanda. All’interno sono presenti strisce reattive con due colorazioni, una gialla e una rosa. Giorgio Damiani, titolare della Farmacia Po di Roma, spiega che “la persona a cui è stato offerto un drink, o che ha un sospetto rispetto a una bevanda, potrà con un dito toccare il drink e poi le strisce. Se si colorano vuol dire che c’è una sostanza psicoattiva che può essere cocaina, scopolamina, benzodiazepina, o altre che servono ai malintenzionati per far perdere i sensi e stordire una persona”. Il kit è stato progettato per riconoscere un’ampia gamma di sostanze, con un’accuratezza fino al 98% per ketamina, GHB, cocaina e scopolamina, quest’ultima nota anche come “droga dello stupro”. Ogni confezione contiene otto stick monouso.
Tuttavia, come precisa lo stesso Damiani, è importante essere consapevoli dei limiti dello strumento. “Sostanze colorate di rosso possono dare dei falsi positivi, se c’è il lime o il limone possono dare dei falsi negativi. L’iniziativa vuole essere di sensibilizzazione soprattutto ai giovani: state attenti a ciò che accade nei locali e in alcune situazioni a rischio. Il kit è un aiuto, ma non è una soluzione”. È possibile ritirare gratuitamente il kit CYD consultando il calendario con le farmacie aderenti e le date di distribuzione sul sito e sui social di Federfarma Roma. Tra le farmacie che hanno partecipato all’iniziativa figurano la Farmacia Mazzei in Viale Angelico, la Farmacia Po in Via Po, la Farmacia Murino in Via Fonteiana, la Farmacia Totino in Via Gustavo Cacini, la Farmacia dei Quiriti in Piazza dei Quiriti, la Farmacia Casilina in Via Casilina e la Famasa-Farmacia Comunale di Vermicino in Via Tuscolana Vecchia. L’iniziativa è stata estesa anche ad altre località della provincia, tra cui Ladispoli e Cerveteri.
Valeria Bertoni, volontaria del Centro Antiviolenza Donna Lisa, sottolinea che “il valore dell’iniziativa è informativo. È un nuovo metodo per approcciarci alle persone e combattere le droghe dello stupro. Cerchiamo di fare formazione, di sensibilizzare e di coinvolgere le fasce d’età più basse”. L’iniziativa si inserisce in un quadro nazionale ancora drammatico per quanto riguarda la violenza di genere. Nel 2025 si contano già 78 femminicidi accertati, oltre a 67 tentati femminicidi riportati nelle cronache. Secondo i dati Istat, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, pari a 6 milioni e 788 mila donne, ha subito nel corso della vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale; il 21% ha subito una violenza sessuale e il 5,4% uno stupro o tentato stupro.
La violenza sessuale facilitata da droghe rappresenta una forma particolarmente insidiosa di aggressione, poiché le sostanze impiegate sono spesso difficili da rilevare e causano amnesia, rendendo complessa la denuncia e la raccolta di prove. Come evidenziato dall’associazione Lucha y Siesta, “il fenomeno del drink spiking è sempre più diffuso. Fondamentale continuare a lavorare per una cultura del consenso”. L’abuso facilitato da droghe sfrutta sostanze come GHB e ketamina, facilmente occultabili perché inodori e insapori, che possono causare perdita di coscienza, amnesia e incapacità di difendersi. Per questo motivo, strumenti di prevenzione come il kit CYD rappresentano un’arma importante, pur non essendo una soluzione definitiva al problema, che richiede un cambiamento culturale profondo e un’educazione al rispetto e al consenso fin dalla giovane età. Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!
