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Meteo, nevicate Giovedì 20 novembre: le regioni dove ci sarà la NEVE anche a quote basse

Un impulso di aria artica tra mercoledì 19 e giovedì 20 novembre porta nevicate a bassa quota su Alpi e Appennino, con fiocchi tra 500 e 600 metri in Trentino e Friuli, oltre 900 metri in Lombardia e sopra 1200 metri sull’Appennino tosco-emiliano.
Credit © Meteo Valle d'Aosta

Un’irruzione di aria fredda di origine artico-marittima sta investendo l’Italia tra mercoledì 19 e giovedì 20 novembre, determinando un netto cambio di scenario meteorologico con il ritorno della neve sui principali rilievi del Paese e un marcato abbassamento delle temperature. Il fenomeno interessa principalmente le regioni settentrionali e centrali, dove le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a quote relativamente basse per il periodo.

Sulle Alpi centrali e orientali la quota neve si attesterà su valori particolarmente bassi. In Trentino Alto Adige i fiocchi sono attesi tra i 500 e i 600 metri di altitudine, con accumuli che nella notte tra mercoledì e giovedì potranno raggiungere i 10-15 centimetri oltre tali quote. Le previsioni indicano che il passaggio perturbato inizierà in serata, con precipitazioni tra Giudicarie e Ledro, per poi estendersi durante le ore notturne a tutto il territorio provinciale. La zona della Val di Non risulta tra le più esposte, con possibilità di neve fino a 500 metri.

Anche il Veneto settentrionale e il Friuli Venezia Giulia saranno interessati da nevicate a bassa quota. Sul nord Veneto il limite delle precipitazioni nevose oscillerà tra i 500 e gli 800 metri, mentre in Friuli la situazione risulterà analoga sui settori settentrionali della regione. Le Dolomiti in particolare vedranno nevicate abbondanti, con accumuli significativi previsti nelle vallate più esposte alle correnti nord-occidentali che stanno attraversando l’arco alpino.

Per quanto riguarda la Lombardia, l’alta fascia della regione vedrà la comparsa dei fiocchi bianchi oltre i 900 metri. Le aree della Valtellina, del Bergamasco e del Bresciano saranno le prime a essere raggiunte dalle precipitazioni nevose, che assumeranno carattere moderato sui rilievi prealpini. Nella parte orientale della regione gli accumuli potranno superare i 20 centimetri sopra i 1500 metri, con fiocchi che si spingeranno a bassa quota nelle zone confinali. Attorno alla mezzanotte sono previste nevicate anche sull’est della Lombardia oltre i 400 metri, fenomeno che rappresenta un anticipo significativo della stagione invernale.

La Val d’Aosta registrerà deboli nevicate sui settori di confine, in particolare nelle aree di Gressoney e della zona del Monte Rosa. Le precipitazioni risulteranno tuttavia meno intense rispetto al Trentino Alto Adige e al Friuli, con fenomeni intermittenti e accumuli limitati. Anche la zona dell’Ossola vedrà la presenza di fiocchi nelle ore notturne e mattutine.

Spostando l’attenzione verso l’Appennino, il settore tosco-emiliano sarà caratterizzato da deboli nevicate oltre i 1200 metri. Le zone più esposte risultano quelle del Monte Cimone e del comprensorio dell’Abetone, dove già nelle scorse ore erano caduti i primi fiocchi stagionali fin sotto i 1300 metri. Le precipitazioni sull’Appennino emiliano risulteranno nella norma per il periodo, con quota neve inizialmente elevata ma in progressivo abbassamento nel corso della giornata di giovedì.

Sull’Appennino centrale la quota neve si manterrà su valori più elevati, attestandosi oltre i 1600 metri. Le regioni interessate comprendono Marche, Abruzzo e Molise, dove le precipitazioni nevose risulteranno comunque deboli e intermittenti. Il limite delle nevicate potrà localmente scendere fino ai 1300-1500 metri nelle ore più fredde, ma senza accumuli significativi. La dorsale appenninica centrale vedrà dunque fenomeni meno intensi rispetto a quella settentrionale, complice la minore esposizione alle correnti fredde provenienti da nord-ovest.

L’impulso freddo determinerà anche un netto calo delle temperature su tutto il territorio nazionale. Al Nord i valori diurni faticheranno a superare i 9-10 gradi in pianura, mentre in montagna si registreranno temperature sottozero già a quote medio-basse. In Trentino Alto Adige la scorsa notte è stata la più fredda dell’autunno, con valori scesi sotto lo zero anche nel capoluogo altoatesino. Lo zero termico si attesterà attorno agli 800-900 metri sulle Alpi, mentre in Appennino oscillerà tra i 1300 e i 1500 metri.

La situazione meteorologica rientra in un contesto più ampio di cambiamento stagionale, dopo settimane caratterizzate da temperature sopra la media e condizioni di tempo stabile. L’ingresso dell’aria artica rappresenta il primo vero episodio invernale della stagione, destinato a protrarsi anche nei giorni successivi con ulteriori apporti nevosi sui rilievi e temperature in ulteriore calo. La formazione di un vortice ciclonico sul Mediterraneo manterrà infatti condizioni di instabilità almeno fino al fine settimana, con possibilità di nevicate ancora più copiose nelle giornate di venerdì e sabato.

Le previsioni per i giorni seguenti confermano la persistenza di condizioni instabili. Venerdì 21 novembre è atteso un ulteriore peggioramento, con nevicate che potranno scendere fino a 350-450 metri sul Nord-Est e precipitazioni anche intense sulle regioni centro-meridionali. La quota neve sull’Appennino tosco-emiliano dovrebbe abbassarsi ulteriormente, portandosi sotto i 1000 metri, mentre sull’Appennino centrale i fiocchi potranno comparire anche sotto i 1000 metri nel corso di sabato. La fase di maltempo si accompagnerà a venti forti, con raffiche che potranno superare i 100 chilometri orari sulle zone esposte, e a mari agitati o molto agitati su tutti i bacini.

Le previsioni meteo vengono elaborate a partire dai dati forniti dai modelli internazionali ECMWF e GFS, successivamente verificati e interpretati dalla redazione di www.newsroomitalia.it - Per restare sempre aggiornato scarica GRATIS la nostra App!